36- Una Brutta Idea

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Entro nell'aula e un'insegnante mi indica il tavolo dove è seduto il mio tutor. Mi avvicino e...

"TU!?" mi ritrovo davanti la persona che meno avrei immaginato.

Jack : Ciao bambolina.

"Che ci fai tu qui!?"

"Il caso ha voluto che mi capitasse di fare il tutor di questo corso e a quanto pare sarò il tuo"

E adesso che cazzo faccio? Con questa storia del volontariato, mi sono messa nella merda da sola.

"Io me ne vado" non posso accettare sia lui.

"Torna indietro Sanders. Se non ti presenti al corso ti abbasseranno i voti in condotta"

"Dannazione!" impreco a bassa voce. Torno indietro e mi siedo di fronte a lui.

"Tu pensi che io non sappia, che adesso farai di tutto per calmarmi la media, vero ?"

"Di questo non devi preoccuparti. Non posso permettermelo o finisco in punizione"

"Seh, come se fosse un tuo problema. Cosa c'è sotto, Stetson? Parla"

"Non c'è sotto proprio niente" fa la voce da presuntuoso antipatico, poi continua.

"Ti propongo una tregua. Solo durante il corso" mi porge la mano.

"Ma per favore, non sono nata ieri. Adesso smettila con queste stronzate e comincia a spiegare matematica."

"Non prendo ordini da te, Sanders"

"A discapito tuo Stetson. Allora ho un bel rapportino da fare domani alla prof" raccolgo le mie cose "Ci vediamo domani in classe"

"Torna indietro. Per sta volta hai vinto" sbuffa.

Sapevo che si sarebbe arreso. A nessuno piace finire dalla preside, la odiano tutti. Di importante ha solo il ruolo, perché per il carattere e i modi che ha, dovrebbe fare la bidella, altro che preside. Anche se non credo sia lei a preoccuparlo, staremo a vedere. Comunque, mi risiedo e sfoggio un sorrisino soddisfatto, solo per farlo innervosire. E vedo che ci riesco.

"Riprendi il libro e aprilo a pagina 34 e 35"

Mi metto a sghignazzare a sentire quei numeri. Solo chi ha una mente pervertita può capire. Nel frattempo prendo il libro e cerco le pagine.

"Che hai da ridere?" inarca un sopracciglio.

"Da quant'è che non hai una ragazza, Stetson?"

"Che cazzo te frega? E poi che c'entra?"

"Se ne avresti una, capiresti..." lo sfotto.

Voglio portarlo alle strette il più possibile. Così se lo puniscono, saranno costretti a darmi un altro tutor, mentre è in punizione. E poi voglio anche sfruttare la situazione per sfotterlo un po'.

"Non pensavo avessi una mente perversa. Ti facevo più innocente" sorride.

"Vedo che hai capito..."

"Ti sembro stupido per caso?"

"Lascio a te la risposta"

"Quindi...mi vuoi dire che tu hai un ragazzo, invece ?"

"Nha. Non sono una tipa da relazioni. Non credo nell'amore"

"Allora siamo in due"

"Mi sa..."

"Ti andrebbe una partita ?" mi guarda malizioso.

"Nei tuoi sogni...adesso, passiamo alla matematica."

"D'accordo"

Questo "discorso" sembra aver alleggerito l'atmosfera. Ho dovuto mentire riguardo la parte "amore", per dargli un immagine diversa di me, perché scommetto che se avessi detto la verità avrebbe preso a sfottermi. Passiamo le due ore a fare matematica tranquillamente, come se non ci fosse né odio né niente. Devo ammettere però che è bravo a spiegare.

" Allora, per il prossimo corso ci incontriamo giovedì"

"Va bene, si ci vede" prendo la cartella ed esco di lì.

Rientro in camera e non trovo nessuno. Decido così di darmi una rinfrescata e vado in bagno. Uscita dalla doccia mi ritrovo Shane davanti. Quasi non mi viene un colpo.

"Spero per te che tu non abbia assistito"

"Per mia sfortuna no. Sono appena entrato. E a quanto pare qui qualcuno si è dimenticato di chiudere la porta a chiave"

"Comunque come è andata?"

"Ehhhh...sapessi...."

"Cosa è successo? Racconta"

"Indovina chi è il mio tutor"

"Ehm...non lo so. Dawson?"

"Magari....è Stetson"

"Cosa!?"

"Lo so. E purtroppo non posso cambiarlo"

"E allora? Cosa è successo? Ti ha fatto del male? Devo preoccuparmi?"

"No no, assolutamente. Abbiamo avuto solamente un piccolo battibecco all'inizio, ma poi abbiamo passato le 2 ore tranquillamente a fare matematica"

"Mi raccomando Katelyn, stai attenta, e soprattutto non ti fidare di lui. Per qualsiasi cosa chiamami, puoi contare su di me"

"Lo so. Comunque grazie"

"E di cosa?"

"Ci sei sempre per me" gli sorrido e gli bacio la guancia.

Mi sorride a sua volta e dirigendosi verso la porta mi dice

"Ci sono e ci sarò sempre per te, cadesse il mondo. Adesso ti lascio vestire. Ti amo" detto questo lascia la stanza.

Sorrido come un ebete a sentire le sue parole. Non sarà il ragazzo perfetto, ma è il ragazzo che farebbe di tutto per dimostrarti il suo amore, anche se a modo suo, ed io lo amo.

Mi risveglio dallo stato di trance in cui ero entrata e mi vesto. Riguardo ad oggi, non è affatto andata male come mi aspettavo, dopo aver trovato Jack come tutor. Ma meglio così, speriamo fili tutto liscio...

La mia scommessa - [Revisione In Pausa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora