42 - Gelosie

120 9 0
                                    

Finalmente è giorno. Lui sta ancora dormendo ed io non mi sento più circolare il sangue. Pesa parecchio. Vedo spuntare Jason, mezzo addormentato. Almeno lui ha dormito nel suo letto, quasi quasi lo invidio.

"Scusa se ieri non sono piu venuto, ma mi sono addormentato" mi dice sottovoce.

"Tranquillo...me la sono cavata in qualche modo"

"Ma..." indica il ragazzo che sta sopra di me.

"No, ma che vai a pensare!?" lo rimprovero.

"Ok ok, scusa. Allora? Ti ha detto perché si è ridotto in quel modo?"

"No, l'ho lasciato dormire. Appena si sveglia lo uccido se non mi dà una motivazione valida"

"Sono già le 7. Ti conviene svegliarlo ora, così avrete il tempo di presentarvi a lezione"

"Non credo che oggi ci presenteremo a lezione, soprattutto lui perché non credo ne uscirà vivo"

"Abbi pietà, dai."

"Non ti prometto niente. Comunque l'ora del pisolino è finita". Comincio a scuotere il ragazzo, e dopo un po' si sveglia.

"Ma cosa?...dove sono?"

"Alzati, su". Il ragazzo si mette seduto, e finalmente mi libero. Ho il corpo paralizzato.

"La mia testa..." si lamenta "Posso avere dell'acqua?"

Jason esaudisce la sua richiesta e subito il ragazzo beve. Mi metto subito davanti a lui, bruciandolo con gli occhi. Vedo che ha difficoltà a mettere a fuoco la mia immagine.

"Adesso posso avere delle spiegazioni!? Cosa ti è saltato in mente ieri!? Scompari all'improvviso, non rispondi alle telefonate, ti fai vivo alle 2 di notte, ti metti a parlare l'arabo e ti comporti come uno scemo completo!"

"Ti prego non urlare...mi gira la testa...."

"La testa te la faccio girare io, a forza di sberle! Voglio delle spiegazioni, immediatamente!"

"Dai, fallo riprendere. Vedrai che dopo ti spiegherà tutto" lo difende Jason.

"Bene, allora pensaci tu. Torno tra un'ora esatta, lo voglio trovare pronto, o non avrò tolleranza" e così esco di lì sbattendo la porta.

Io non sono una persona nervosa, ma se non dormo bene, mi alzo con la luna storta, e lì sono guai. Ritorno nella mia stanza, dove non c'è nessuno apparte Jack.

"Dove sei stata?"

"Da un'amica" rispondono distrattamente, mentre sistemo i vestiti da mettere. Ma poi a lui che frega?

"In pigiama?" chiede stranito.

"È una nuova moda, ok?" rispondo scocciata.

"Che caratterino" dice tra sé e sé, ma lo sento.

"Sta zitto" urlo mentre entro in bagno.

"Hai visto Stewart?"

"Ma che cazzo me frega!?"

Mamma mia che impertinente. Da che lo dovevo fare io l'interrogatorio, lo stanno facendo a me. Mi infilo sotto la doccia, e dopo un quarto d'ora circa, esco dal getto d'acqua calda, per vestirmi. Ci voleva proprio. Mi vesto con calma e mi sistemo.

È passata solo mezz'ora, quindi ho ancora tempo. Esco dal bagno e vado a farmi una bella colazione. Mi verso un bicchiere di succo d'arancia, che accompagno con qualche biscotto. Passa anche l'altra mezz'ora ed è ora di andare. Mi sento un po' più calma, quindi non dovrei uccidere l'arabo appena lo vedo. Forse...
Faccio un respiro profondo e torno nell'appartamento delle ragazze.

"Allora?"

"È in bagno"

"Uff..." roteo gli occhi.

"È lì da 10 min"

"Ma cosa sta facendo?" il ragazzo scrolla le spalle.

"Si è chiuso a chiave?"

"No" Irrompo in bagno e lo sento sussultare. Vedo che si è ripreso alla grande. Bene.

"Potevi aspettare, o almeno bussare"

"E ti lamenti pure?"

"No..."

"Bravo...adesso esci di qui immediatamente"

"ok" si lamenta come un bambino.

Andiamo in cucina e Jason ci lascia soli. "Ti ascolto, parla" lo guardo dritto negli occhi.

"Ecco...io ieri ho bevuto. Ho fatto una cazzata, perché ero arrabbiato. So che non avrei dovuto, però..."

"E perché eri arrabbiato? E soprattutto dimmi come hai fatto a procurarti l'alcool"

"Sono scappato dal college e mi sono comprato 2 bottiglie. Mi sono rifugiato nel bosco e ho cominciato a bere. Ho perso il controllo e ho iniziato a buttare tutto in aria. Poi me ne sono andato e correndo, sono caduto per un piccolo dirupo, procurandomi questo... "si leva la felpa e mi mostra un graffio che si estende per tutto il suo braccio destro. Se lo è combinato male.

" Ma perché non rispondevi alle mie chiamate? Avresti potuto parlare con me, che sicuramente è meglio di affogare nell'alcool! "

" Io ero arrabbiato...arrabbiato con te, ma sono stato uno stupido, mi sono fatto prendere dalla gelosia"

"Ma perché, cosa ho fatto? E soprattutto di chi sei geloso!?"

"Ero passato in aula prima, e ti ho vista con Jason, poi con Jack. Ho visto che ha provato a baciarti, non sono cieco!"

"Ma cazzo Shane, io almeno ho rifiutato. Io non ricordo di aver fatto succedere tutto questo casino quando hai baciato Jennifer!"

"Ma quella volta era stato costretto. Lui ci stava letteralmente provando"

"Ma che cazzo devo dire io, cosa!? Spiegamelo!? Ci colpo io!? Eh!? Quante volte ti vedo io, invece, a mensa con in braccio la Jones, che fa la gatta morta!? Dimmi quante!? Mi pare che sto zitta! E ti sembra che io non sia gelosa!? Lo sono e come. Quindi abbassa la cresta con me, che io non l'ho mica baciato! " gli urlo in faccia.

" Io lo faccio per noi, smettila! Sai che non potremmo stare neanche insieme! "

" Allora visto che per te è un peso, tra noi può finire anche qua! "

-continua -






La mia scommessa - [Revisione In Pausa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora