43- È Finita

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" Allora visto che per te è un peso, tra noi può finire anche qua! "

Resta in silenzio dopo questa mia risposta. Sembra stia riflettendo sulla mia "proposta". Nessuno dei due fiata. Spero stia scherzando, e che non stia valutando la situazione. Alla fine è lui che ha sbagliato, non io, quindi non avrebbe motivo di lasciarmi.

"A me dispiace, sul serio." spezza il silenzio "Io non voglio lasciarti. Lo ammetto, sono geloso di quello che è successo con Jack, del tuo rapporto con Jason. A volte sembra proprio che voi abbiate un rapporto migliore di quello nostro, ed è questo il problema. Io ho paura. Paura di poterti perdere. Un giorno potresti anche decidere di non avermi più nella tua vita, perché nessuno ti costringe a stare con me. A quel punto io sarei di nuovo solo. "

Fa una pausa e sospira.

"Io non voglio che succeda di nuovo...soprattutto ora che ho capito cosa si prova ad avere qualcuno accanto. Qualcuno che ti ama, ti cerca, qualcuno a cui interessi, qualcuno per cui potresti dare anche la vita..."

"Dove vuoi arrivare, Shane?"

"Da quando mi hai raccontato quel sogno, ho cominciato a pensare, a torturarmi il cervello. Prima avevo messo momentaneamente in standby questa possibilità. Non ci pensavo più. Ma ora ho cominciato a fare pure sogni del genere. Katelyn io non ho voluto dirti niente per non farti preoccupare, ma credo di aver preso una decisione, e anche se non volevo, credo che tu debba saperlo "

" Su cosa? Cosa hai deciso? "

" Credo sia meglio che io mi consegni prima. Tu vincerai sicuramente la scommessa ed io non dovrò più torturarmi con questi pensieri. "

Quasi gli occhi mi escono dalle orbite.

" Ma sei per caso impazzito!? Posso capire la gelosia e tutto, ma questo assolutamente no! Cosa ti salta in mente!? "gli urlo.

" È l'unica soluzione! O prima o dopo, cosa cambia! Possono pure ammazzarmi nel sonno se arrivassero a scoprire qualcosa. Così invece ne avrei la consapevolezza! "

" Tu fallo e tra noi finisce qui! "

" Non ho paura "

"Allora abbiamo chiuso"

Lo guardo l'ultima volta negli occhi ed esco di lì. Corro in stanza e vado a chiudermi in bagno. Non posso credere a quello che è appena successo. L'ho appena lasciato, e lui non ha fatto niente per impedirlo, anzi, mi ha sfidata a farlo.

Guardo la mia immagine allo specchio. Sono completamente distrutta. Non ho neanche la forza di piangere. Non è possibile. Prima mi dice di amarmi, poi mi lascia andare. Ma lui non può consegnarsi a loro, devo impedire che succeda. Parlerò con Jason e gli chiederò di tenerlo d'occhio.

Forse ho sbagliato io. Sarei dovuta rimanere lì e convincerlo che quel che voleva fare era sbagliato. Ma ho agito di impulso e ho pensato che se avessi minacciato di lasciarlo lui avrebbe reagito diversamente, accantonando quell'idea assurda.

Magari sono ancora in tempo per rimediare. Forse è ancora dalle ragazze.

Esco velocemente di lì, e busso all'appartamento. È Jason ad aprirmi.

"Katelyn, che succede?"

"C'è ancora Shane? Ho bisogno urgentemente di parlare con lui"

"Mi dispiace...se ne è già andato"

"Per caso ti ha detto dove andava?"

"No...e non ho osato chiedergli. Sembrava distrutto, ma anche incazzato nero, quindi ho preferito non dirgli niente e neanche lui ha detto cosa. Non so cosa aveva. "

"Jason...noi abbiamo rotto..."

"Cosa!? Perché?" chiede sorpreso.

"È una lunga storia...e non mi va di raccontarla ora. Magari dopo. Adesso vado a cercarlo, forse sono ancora in tempo per rimediare"

"Va bene. Buona fortuna"

***

L'ho cercato ovunque, non c'è da nessuna parte. Ho perquisito pure il boschetto. Nessuna traccia, sembra sparito. Di nuovo. Forse è scappato ancora. Spero non faccia cazzate sta volta, o non me lo perdonerei. Potrei andare a cercarlo al di fuori di qui, ma se mi beccano mi espellono, meglio evitare.

Ma prometto che qualunque cosa accada, alla fine della scommessa, io me lo riprenderò.

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Narrator's P.O.V.

"Allora abbiamo chiuso" disse la ragazza e se ne andò.

Shane restò spiazzato. Non credeva che lo avrebbe fatto veramente, e non ci credette neanche in quel momento. Avrebbe voluta fermarla, ma non ce la fece. Si lasciò cadere sul divano e con le mani fra i capelli, iniziò a maledirsi in ogni modo.

Lui non voleva questo. Adesso però l'aveva persa. "Forse ho sbagliato. Ma lo sbaglio più grande è stato quello di lasciarla andare. Io non volevo assolutamente farle pensare che la nostra relazione mi pesa o cose del genere. Io la amo, cazzo. Sono stato uno cretino. Sapevo che non avrei dovuto dirle nulla." pensò.

Si alzò dal divano, e ripescando la felpa da terra, se ne andò. Voleva stare solo, lontano da tutti. Scappò nel bosco, dove cercò una via di fuga dal college. Trovò il suo buco nella rete e oltrepassò la recinzione. Corse per le strade di New York e tornò in quel che era ormai, una dimora abbandonata. La sua casa.

Non ci tornava dall'estate scorsa. Tutto era al suo posto, in ordine, esattamente come ricordava di averlo lasciato. Solo un velo di polvere ricopriva ogni superficie.

In quel momento si sentiva come quella casa, vuoto. Non c'era nessuno ad accoglierlo, ma pensava di meritarlo. Salì in camera sua e si sedette sul letto. Prese tra le mani la foto che teneva sul comodino.

"Avevi ragione mamma. Non avrei dovuto dirglielo" disse ripensando alla visione che ebbe in sogno la sera che si ubriacò.

"Anzi, non avrei nemmeno dovuto pensare di farlo. Giuro che mi riprenderò la ragazza che amo. Non voglio deludervi, come non voglio deludere lei. Non è ancora arrivato il momento di raggiungervi..."

Posò la foto e decise che per qualche notte sarebbe rimasto lì.

La mia scommessa - [Revisione In Pausa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora