Epilogo

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𝐌𝐢𝐚

"Mi raccomando, non lasciare sola Jennifer, non è ancora pronta.." mormoro queste parole sapendo che la mia fedele compagna sa bene cosa fare.
"Non preoccuparti" mi rassicura, attaccando subito dopo.

Sospiro. Il mondo è pieno di mostri invisibili che hanno bisogno di essere scoperti e sconfitti.
Per un futuro. Per il loro futuro.

Il rumore della porta mi distoglie dai pensieri.
"Lo so, è mezzanotte passata." Dice togliendosi la giacca, indolenzito. Gli sorrido. "Dopotutto sono felice che ti tenga davvero così occupato. Pensi di meno e ti trovi sempre meglio" mi avvicino a lui.

Lui mi abbraccia e io mi sento finalmente libera da ogni pensiero. "Bryan?" E neanche tempo di pronunciare il suo nome, che il lungo pianto di Bryan risuona in casa nostra.

"Eccolo" ridacchio, mentre lui spalanca gli occhi.
"Lo prendo io" va verso la sua camera e io lo guardo avanzare,dopo sette ore di lavoro, verso la camera di suo figlio di appena due mesi.

E già. Il riultato del test di un'anno fa, appena agli inizi della laurea di Damon, si è rivelato essere un piccolo boy. Da lì in poi sono cambiate molte cose.

Studio ancora per la laurea che dovrei prendere tra qualche mese, ma con un bimbo in braccio e un'associazione da portare avanti.
Il contorno? Una bellissima Seattle, tanto amata e odiata città, illuminata adesso dalle luci della notte.
Era la nostra strada,è la nostra strada e forse fin da subito dovevamo capire che lo sfondo era proprio questo, dove tutto ebbe fine.
Dalla fine siamo ripartiti a quanto pare.

I passi di Damon si avvicinano ed eccolo spuntare dalla soglia con in braccio un bambolotto tutto azzurrino. "Non penso sia un caso il fatto che non dorma come noi.." ridacchia Damon.

"Ciao amore di mamma,papà ti ha svegliato?" gli occhi blu e grandi di Bryan mi osservano curiosi. Dei bellissimi occhi blu. Come quelli del papà,limpidi e senza nessun filtro;della mamma, ma un po' più scuri. Come gli occhi di sua zia.

"Domani arrivano Connor e Shelley.." mi avvisa Damon, mentre annuisco. Che fine hanno fatto? Quei due litigano ancora. Ma si amano e sono rimasti insieme, anzi stanno per diventare quattro con i due bei gemellini che devono arrivare.
"Domani devi andare in centro ?" mi domanda, mentre annuisco ancora. "Jennifer non è ancora stabile, ha gli incubi e non si trova neanche troppo bene in quella stanza. Devo riuscire a farla parlare.." rifletto mentre cullo Bryan.

L'associazione del signor Foster sembra essere di grande aiuto. Dalla sua apertura riceviamo diverse telefonate e nonostante sia passato poco meno di un anno,io e Mora abbiamo già cinque ragazze, tra cui l'ultima arrivata Jennifer. Sembra essere vittima di abusi da parte del padre..una cosa orrenda.  Fortunatamente io e Mora riusciamo a tranquillizzarla, ma dobbiamo riuscire a farle tirare fuori questi mostri.

"Vedrai che ci riuscirete." Mi bacia.
E la mia mente si libera ancora una volta, solo con  lui, capace di farmi sentire libera. Libera da ogni cosa, dal nostro dolore condiviso,dai problemi e dai pensieri. In questa piccola casa, il nostro centro siamo noi, noi tre. E non potevo desiderare una normalità più normale di questa, solo con lui.
Il ragazzo dagli occhi di fuoco che ha bruciato anche se stesso per me.

Veniamo interrotti da un piccolo singhiozzo che  ci fa sorridere, labbra contro labbra.

"Neanche Blair dormiva a casa mia se ci penso.." sussurro facendolo ridere e osservando Bryan fissarsi intorno curioso.
Il suo nome riecheggia fra noi ,nel silenzio e nella luce di questa città che filtra dalla finestra. Senza nessuna paura, senza nessun rancore..solo una grande nostalgia nella nostra piccola felicità e tranquillità.

End.

Ho fatto passare tre lunghi mesi e siamo arrivati ad oggi ,29/05/2021, data in cui IL RAGAZZO DAGLI DI FUOCO si conclude. Vi ho fatto attendere anche troppo, ne sono consapevole, e penso che ricevere queste poche righe vi deluda un po'. La verità? L'epilogo doveva essere diverso, ed era anche più lungo, ma dopo tempo che scrivevo ho cancellato tutto e mi sono detta che non era quello l'epilogo che volevo per Mia e Damon.

Dopo tutto il dolore passato, il dolore nascosto, gli occhi nascosti e il cuore coperto, volevo qualcosa di genuino e semplice. Normale e spontaneo , elementi che con questa pandemia sono venuti a mancare e si sono rivelati essere le cose fondamentali.
Quindi, spero che con queste poche righe abbiate capito la piccola tranquillità dei nostri due personaggi, che nonostante tutto, sono arrivati ad avere un bellissimo bimbo dagli occhi blu e hanno trovato la pace che meritavano, poche persone intorno ma tanta la voglia di cambiare il mondo.

Mi scuso per l'attesa, ma vi ringrazio per tutto. Coloro che sono rimasti.
Coloro che mi seguono da sempre. Coloro che hanno vissuto con me questa storia, tempo dopo tempo,attesa dopo attesa.
Un abbraccio virtuale e grande a tutti voi.
A presto,spero.. Barbara. 💘

Il ragazzo dagli occhi di fuoco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora