Mia
Sento la porta del bar aprirsi per la centesima volta e per la centesima volta non è lui.
Quando ho accettato questa strana, assurda cosa dell' essere amici, non pensavo di starmene così in ansia.Sono le 9:40 e di solito quella in ritardo sono io.
Ma tutta questa storia non mi ha fatto dormire e in più è una settimana che non rispondo alle chiamate di mio padre. Mia madre non mi ha scritto né chiamato più, dovrei essere felice?Sicuramente non tranquilla. Anzi mi mantengo nervosa e agitata e Shelley è di una pazienza infinita con me.
Fatto sta che ho dormito poco stanotte, come tutte le altri notti prima e stamattina ho avuto la calma e la tranquillità di prepararmi.
Finalmente sento di nuovo la porta aprirsi e stavolta fanno l'ingresso un paio di jeans scuri abbinati a delle converse consumate e una maglietta bianca stropicciata e bucherellata.
I capelli spettinati e l'espressione corrucciata che vorrebbe chiedere scusa per il ritardo ma che è troppo beffarda per farlo.
Damon buongiorno a te finalmente.
Mi si avvicina a passo svelto e noto solo adesso, da vicino, i capelli gocciolanti.
"Buongiorno amica" sorride sghembo e sfacciato.
"Buongiorno amico" marco la parola. Ho accettato la sua proposta di amico nonostante tutto questo mi suoni strano.
Perfino la sua spiegazione e la sua premessa di ieri sera suonava strano a lui stesso.Ma ho accettato, forse anche per dimostrare a me stessa che posso essere diversa, che posso cambiare posizione e non stare sempre sulla difensiva.
"La prossima volta ti dò appuntamento mezz'ora prima del previsto, così per l'ora giusta arriverai" alza la mano sfacciata facendo segno al cameriere di venire.
"Ho avuto un problema con la sveglia" cerca di dire con nonchalance, ma ho notato il groppo in gola ingoiato.
Che c'è Damon? Ti intimorisco davvero?
Mi verrebbe da ridere giuro.
"Cosa vi porto?"
"Due caffè,un cornetto alla crema bianca e un pezzo di crostata al cioccolato" prenoto."Sicura che a me piaccia ciò che hai ordinato?" interviene Damon mentre il cameriere annota tutto.
Lo guardo storto. "Non ho ordinato per te" chiarisco.
Lui mi fissa. Il cameriere anche."Scusi signorina, il ragazzo qui accanto ha un altro ordine? Mangia tutto lei questo già annotato?" chiede imbarazzato.
"Si. Perché, ci sono problemi?" domando inviperita.
Non posso neanche mangiare ciò che voglio?"No, no. Ci mancherebbe, solo che sei così magra e bella che è strano che tu mangia così tanto.." dice imbarazzato.
Alzo il sopracciglio stranita e poi scrollo le spalle.
"Un caffè e una brioche per me" la voce roca di Damon però mi fa rialzare lo sguardo e lo trovo a fulminare il ragazzo degli ordini con gli occhi.Che gli prende adesso?
Prevedo una lunghissima mattinata.Damon
La guardo mangiare con golosità tutto ciò che ha davanti. La guardo con gli stessi occhi che prima stavano fulminando il cameriere.
Sarò apparso proprio come un idiota, ma che ci posso fare de quel cascamorto ci stava provando con lei?E anche se fosse? Siete solo AMICI.
Okay..da amico devo pensare al suo bene e non le fa bene andare col primo che passa.
Anche se riflettendoci Mia non è proprio il genere di ragazza che va col primo che capita. Non è andata con me,figuriamoci..
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Il ragazzo dagli occhi di fuoco
Teen FictionLoro due. Mia e Damon. L'innocenza ed il peccato. Almeno così sembrano all'apparenza. Ma se l'apparenza inganasse più del dovuto stavolta? Se il peccato fosse in realtà un agnello il cui destino si è dimostrato crudele ? E se quell" innocenza che...