39. Il passato è tornato a bussare?

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𝐌𝐢𝐚

I capelli neri a caschetto perfettamente lisci contornano il suo viso truccato in modo molto semplice. Un ombretto chiaro che ingrandisce i suoi occhi color cioccolato.
Una dentatura perfettamente bianca e nessuna sbavatura del rossetto rosso.
Pelle curata, candida e pulita.
Un'espressione così felice. Felicità che so a che cosa è dovuta.

Il ragazzo davanti a lei le sorride a sua volta. Il ragazzo più affascinante e tenebroso che possa esserci in questa dannata università, se non in questa dannata New York. Il ragazzo dai capelli scuri come la pece, il corpo tonico e il sorriso più intrigante che abbia mai visto. Intrigante insieme ai suoi occhi maledettamente rossi, che si ostina a nascondere.
Damon Hale.

Lo stesso ragazzo che ha affermato di provare qualcosa per me, che ride beatamente con la sua prima volta.
Mentalmente ho ripetuto di rimanere calma, sono amici di vecchia data ,cerco di tenere a mente ancora.

Ma è stata la sua prima volta dannazione!
L'affermazione che fa crollare tutti i miei buoni propositi.
"Mia? Mia?" mi richiama la mia migliore amica.
Sospiro. Nessuna scenata. Nessuna scenata.

Perché diamine stanno ridendo insieme appassionatamente al tavolo di questo dannato bar?

"Vuoi andare a salutarlo?" mi domanda ancora Shelley, capendo che il mio comportamento è dovuto a ciò che ho davanti ai miei occhi.
Non ti stanno scopando davanti. Mi ricorda la vocina della mia coscienza.

Ma è vero, cosa devo fare? Vado a salutarlo?
Devo per forza o darei troppi sospetti facendo finta di niente.
Per chi ci vede sempre insieme ormai, ovviamente, dato che lui non sembra neanche accorgersi della mia presenza.

"Andiamo" trascino Shelley presa da un improvviso coraggio.
Arriviamo davanti al tavolo e vedo Damon allargare gli occhi. Me l'avrebbe detto che era stato con lei se non l'avessi visto?

"Ciao ragazze" saluta me e Shelley la mora.
"Buongiorno a voi" dico decisamente con troppo entusiasmo. Shelley fa un cenno di assenso.

"Ragazze, Mia.." sottolinea il mio nome indicandomi la sedia accanto a lui. Forse mi conosce così bene da immaginare una mia possibile reazione? Possibile.

Peccato che non so neanche io come reagire, ora come ora. So solo che sono innervosita da tutto questo.
"Vic lei è .." Damon cerca di presentarmi a Vic, ma lo interrompo subito. "Ci conosciamo. "

"Già, ci siamo incontrate ad una festa.." interviene lei super sorridente.
La festa a cui Damon ed io ci siamo baciati.
La festa organizzata dal suo ragazzo, tra l'altro, se non ricordo male.  Vorrei sottolineare tutto questo, ma annuisco solamente.
"Come mai qui?" interviene Shelley accomodandosi vicino a Victoria. Alla fine prendo posto accanto al ragazzo dagli occhi rossi, facendo finta di niente.

"Oh, colazione insieme tutto qui. Io e Damon siamo amici da tanto tempo, era un po' che non passavamo due minuti insieme.. " spiega sorridente verso di lui.

Damon è in assoluto imbarazzo. Sorride a Victoria, ma sono sicura avrebbe voluto stesse zitta.
Avevano già appuntamento qui. E non mi ha detto nulla.
"Volete ordinare?" ci raggiunge un cameriere. "Aspetta.." si interrompe. Lo guardo. Ma io l'ho già visto...

"Sei la ragazza sbadata!" esclama. Ma certo.. il ragazzo scortese che ho travolto il giorno in cui andavamo da mio padre.
"E tu lo stronzo!" dico a mia volta per come mi ha definita adesso e per il suo comportamento quel giorno.

Damon lo guarda male, ricordandosi tutto. Ma in questo momento mi sento peggio insieme a lui, qui in questo tavolo.

Lavora qui a quanto pare il tipo. "Gentilissima come quella volta.." dice prendendo il taccuino.
Sorrido fintamente e mi alzo.  Mi sono stancata di stare qui, tra questo tipo, Damon e Victoria mi è passata la voglia di fare colazione.
"Faccio tardi a lezione. Io vado" prendo la borsa e mi dirigo verso l'uscita del bar.
"Mia!" sento Damon alzarsi e seguirmi, per questo affretto il passo.

Il ragazzo dagli occhi di fuoco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora