𝗠𝗶𝗮
La sveglia sta suonando da circa cinque minuti ma non voglio alzarmi. Sono qui a fissare il soffitto da ormai non so quanto..mi sono svegliata prima che la sveglia suonasse.
Non mi va di alzarmi, sono troppo concentrata per spezzare questo momento. Un momento in cui sono tranquilla nel mio letto, con il sole che colpisce il mio viso e la luce che annuncia che un altro lunedì mattina ha dato il via alla mia settimana.
Ieri sera è stata la prima in cui mi sono sentita finalmente bene, senza problemi gravi che pesano sulle mie spalle. Ero così tranquilla lì con lui ad ascoltarmi. Sapevo che c'era lui con me ed è stata la sensazione più bella.
La sveglia smette di suonare solo dopo che Shelley imbronciata si è alzata per staccarla.
"Avresti potuto staccarla tu" borbotta.
"Buongiorno incazzatissima" mi metto a sedere sul letto."Buongiorno un cazz.." si interrompe e si mette a fissarmi.
"Mi hai appena dato il buongiorno!? Oh mio dio! Buongiorno amica mia!" urla e si fionda su di me soffocandomi.Rido di pura felicità vedendo la sua reazione. Vedermi una settimana in quello stato non so come possa averla fatta sentire. Odia quando la tiro fuori dal mio mondo, la escludo e mi isolo.
"Mi sei mancata" sussurra.
"Va meglio adesso" la rassicuro sorridendo.Va subito in bagno a prepararsi e io rimango sola nella camera.
Aveva una sorella. Damon aveva una sorella e l'ha persa in un incidente aereo. Mi vengono i brividi a pensare a quelle due parole. Eppure sembra sempre così distaccato dal mondo esterno, invece dentro di sé deve aver avuto una guerra, un dolore immenso.Rimetto tutto in ordine nel contempo che aspetto che Shelley finisca. Subito dopo di lei mi fiondo io in doccia e quando finisco infilo al volo un paio di jeans e una maglietta corta bianca. Coda alta e un filo di mascara. Non mi sentivo così piena di energia da troppo tempo. So che prima o poi dovrò parlare con mio padre, ma ciò che ieri mi ha detto Damon è vero. Non posso lasciarmi scivolare via.
È incredibile l'effetto che mi abbia fatto stare con lui.
"Pronta?" mi sorride Shel.
Annuisco e andiamo verso il bar.
"Mr. Hale ieri deve aver fatto un miracolo.." ghigna la mia migliore amica.
"Smettila pervertita" ridacchio.Ordiniamo caffè e cornetti ma non siamo sole. A sedersi al nostro tavolo due secondi dopo sono proprio Damon e Connor.
Quest'ultimo ha finalmente fatto coppia fissa con la mia migliore amica, anche se i loro litigi mamma-figlio sono ancora presenti.
"Ciao bellissima" mi dà un bacio sulla guancia Damon. Okaaay.
Cosa mi succede? Mi ha salutato e basta.
Sorrido anche io. Sapere che piaccio a Damon e che in qualche modo piaccia anche a me, anche se a differenza sua non mi sono dichiarata, mi mette a disagio. Non so come comportarmi accidenti.Ma averlo accanto a me e non con qualche gallina chissà dove mi fa sentire bene. Troppo bene.
"Che lezione avete?" domanda Connor.
"Thomson" rispondo con la bocca piena.
Damon ridacchia."Cosa hai da ridere?" mi si forma un cipiglio.
"Niente, sei buffa" ridacchia. Devo abituarmi a vederlo così di buon umore.Alzo gli occhi al cielo e il mio telefono squilla.
La scritta papà compare sullo schermo e l'atmosfera di prima scompare. Sono nervosa. Devo rispondere?Cerco di non dare nell'occhio per non rovinare questa splendida mattinata ma il mio stomaco improvvisamente è sottosopra.
La mia mano viene stretta da quella di Damon, che cerca di rassicurarmi con il suo sguardo rosso.
I suoi occhi rossi.
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Il ragazzo dagli occhi di fuoco
Teen FictionLoro due. Mia e Damon. L'innocenza ed il peccato. Almeno così sembrano all'apparenza. Ma se l'apparenza inganasse più del dovuto stavolta? Se il peccato fosse in realtà un agnello il cui destino si è dimostrato crudele ? E se quell" innocenza che...