"𝑇𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜, 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑜𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖 𝑟𝑜𝑡𝑡𝑎."
𝙈𝙞𝙖
È notte fonda. Shelley non è ancora tornata e ho inviato almeno 20 messaggi a lei e 20 a Mora. Nessuna delle due risponde. Possibile che ancora siano alla festa? Si, probabile.
Se tornassero sono sicura che mi aiuterebbero a distrarmi, perché la mia testa continua a pensare che se non avessi avuto quella discussione con Damon qualche ora fa, lui sarebbe qui con me e staremo guardando un film o parlando semplicemente. O litigando anche.
Ma lui non c'è, neanche a litigare con me. Questo presentimento che lui domani non mi guarderà neanche in faccia mi attanaglia lo stomaco, ma non mi pento in un certo senso di ciò che gli ho detto.
Ho davvero paura di ciò che possa provare, di ciò che determinati sentimenti possano riaprire.
Il dolore a cui cerco di non pensare ogni giorno, che ho sotterrato nell'angolo più profondo del mio cuore e i ricordi che ho cercato di infilare nel dimenticatoio per non avvertire i sensi di colpa.Mi chiedo cosa direbbe..
Stavo per pronunciare nella mia testa il suo nome, mancavo un secondo e il suo ricordo avrebbe occupato la mia mente, ma il rumore della chiave mi distrae e la mia attenzione si concentra sulla figura di Shelley che entra accompagnata da Mora."Si può sapere dove eravate finite? Sono le quattro del mattino accidenti!"
"Per favore Mia parla più piano, non sono dell'umore.." si lamenta Shelley incazzata."Non rispondevate ai miei messaggi, non sapevo che fine avevate fatto, quasi quasi mi sentivo in colpa per avervi lasciato e tu mi dici di parlare piano?" parlo nervosa e alterata.
Mora mi guarda e mi fa segno di chiudere bocca."Senti Mia non è stata la serata migliore della mia vita, potresti non farmi la predica da mamma chioccia e farmi andare a dormire?" eh si è successo qualcosa.
"Cosa è successo? Hai litigato con Connor?" le chiedo, ignorando completamente la sua richiesta.
"Non ti riguarda."
"Certo che mi riguarda, sei la mia migliore amica!"
"Senti, domani ti spiego, vado a struccarmi" e si chiude in bagno.Mi volto verso Mora. "Tu! Chiudi la porta, prendi un pigiama dei miei e siediti, voglio sapere tutto!"
Lei ridacchia. "E Victoria?"
Victoria?
Ah sì, la tipa della festa."Penso di essere più simpatica io, quindi senza offesa, ma siediti e aspettiamo Miss. Incazzata che esce dal bagno" le dico senza peli sulla lingua.
"Guarda che ti sento!" urla Shelley.
"Meglio così ti sbrighi!" le urlo di rimando.In tutto ciò Mora se la ride e io penso se dovrei parlare anche davanti a lei di ciò che è successo stasera, di Damon, mio padre..
Devo dirlo a Shelley, ma Mora..non so se posso fidarmi.
Nel contempo Shelley esce dal bagno, sistemata per la notte e si mette sul letto a gambe incrociate fissandomi.
Anche io mi siedo e allo stesso modo Mora.
"Ho litigato con Connor" inizia Shel.
"Questo l'avevo intuito.." la interrompo e lei mi guarda male.
"Okay continua.""Alla festa ci siamo separati perché lui era andato a prendere da bere, ma non è più tornato. Nel frattempo mi trovavo con Mora e Victoria e un altro ragazzo che si era avvicinato per ballare con noi.." inizia a spiegare e subito penso che quella Victoria era ancora in mezzo alle nostre discussioni.
Avrei chiesto a Mora chi fosse davvero.
"Quando Connor è tornato era mezzo sbronzo e mi ha visto scherzare con quel ragazzo, così ha subito pensato male ed è andato via prima avessi potuto vederlo..""Aspetta! Se tu non l'hai visto come sai che lui era li?" la interrompo.
"Posso finire?" mi risponde alterata. Accidenti è proprio presa male!Sbuffo, invitandola a continuare.
"Dopo un po' sono andata a cercarlo e l'ho trovato scon la lingua infilata nella bocca di un'altra. Ovviamente ho quasi fatto una scenata, ma poi lui mi ha trascinata via e alla fine mi ha spiegato che aveva visto la scena con il ragazzo di prima. Mi ha detto che non merito un ragazzo come lui, che lo uso per sentirmi 'voluta' e da lì il discorso è precipitato in mille altre parole e argomenti che ci hanno fatto solo litigare di più, fino a quando non ha vomitato.." conclude nauseata.Faccio una smorfia, ma quasi quasi avrei preferito la sua di serata.
"E dite qualcosa!" ci incita notando il nostro silenzio.Sospiro. E ora come le dico la mia opinione?
"Senti Shelley, per quanto abbia sbagliato stasera Connor, in quanto è sparito, l'hai trovato con un'altra e ci vorrà tanto per farsi perdonare..prima di stasera, cosa provavi tu per Connor?" le chiedo schietta.Rotea gli occhi e diventa rossa. "Ma che domande mi fai? È ovvio che mi piace!" mi risponde come fosse scontato.
"E tu gliel'hai fatto capire?" interviene Mora che è stata in silenzio tutto il tempo. Mi piace il suo silenzio, sa ascoltare. Forse non è poi così inaffidabile."Beh, pensavo l'avesse capito.. non ho mai rifiutato le sue 'avance' diciamo così, nonostante facessi l'altezzosa un po' " spiega.
Farsi desiderare. L'arte di ogni donna d'altronde."Non credi di aver esagerato?" intervengo.
"Forse Connor si è sentito preso in giro in un certo senso, i maschi non sono così intelligenti come noi donne. Potrà essersi sentito non ricambiato, quasi usato si, in più l'alcol non lo ha aiutato.
Tu e il whisky l'avete mandato fuori rotta Shelley e ha voluto fare lo spaccone, sbagliando ovviamente." spiega Mora e devo dire che non avrei saputo dirlo meglio accidenti.𝑃𝑜𝑡𝑟𝑎' 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑜. Sono sicura che Damon si sia sentito così qualche ora fa. Lui si è fatto avanti e io mi sono ritrovata fuori rotta, stordita da lui e mio padre, al posto del whisky.
Sentirsi fuori rotta. Io, Shelley, Connor e possibilmente anche Damon. Nessuno è sulla rotta giusta, nessuno di noi sa davvero se ciò che fa e pensa è giusto per un domani. Ma lo si fa, si rischia.
Tutti cercano il rischio, per poi trovarsi fuori rotta. E così si va alla ricerca di un equilibrio, di una certezza.
Damon mi ha parlato a cuore aperto stasera, anche solo con un 'mi piace', ma nei suoi occhi coperti da quelle lentine rosse, dai suoi gesti, vedevo la confusione, la paura, una sensazione nuova lo colpiva. Fuori rotta.
Io non so cosa farò con lui. Non voglio riaprire certi miei cassetti chiusi a chiave, ma non posso ignorare che il suo 'mi piaci', il suo sguardo, la sua presenza, mia abbiano fatto vibrare il cuore e scombussolato lo stomaco. Sono fuori rotta, completamente.
"Forse avete ragione ragazze, ma mi è sembrato l'unico modo affinché non si stancasse di me, di rincorrermi. Una corsa continua, avventura, passione, sbilanciarsi e rischiare..non è questo che vogliono la maggior parte? Una sfida per sentirsi vivi. Io pensavo di esserlo per lui." abbassa il tono la mia migliore amica. E capisco che in questo momento si sente in colpa, le piace davvero Connor. Ma davvero tanto.
Mi alzo e mi avvicino a lei abbracciandola.
"Si Shelley , tutti cercano una sfida. Ma ad un certo punto nella vita bisogna avere anche delle certezze, delle sicurezze, un equilibrio. È difficile trovarlo, ma tu e Connor potreste averlo.""Grazie ragazze" sorride sulla mia spalla. Rimaniamo così, sul letto di Shelley a consolarla fino a quando i nostri respiri si fanno pesanti e ci addormentiamo nella posizione più scomoda possibile, ma insieme.
Non ho pensato tanto a quello che è successo in una sola serata: mio padre, Damon, Shelley, le mie parole, quelle di Mora...l'equilibrio che tutti cercano. Ma va bene così, per stanotte metto la testa in stand-by.
Per stasera va bene così.
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Il ragazzo dagli occhi di fuoco
Teen FictionLoro due. Mia e Damon. L'innocenza ed il peccato. Almeno così sembrano all'apparenza. Ma se l'apparenza inganasse più del dovuto stavolta? Se il peccato fosse in realtà un agnello il cui destino si è dimostrato crudele ? E se quell" innocenza che...