16. Indietreggiare

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Mia

"Allora? Che film vuoi vedere?" mi  propone Damon con il computer sulle gambe.
"Film?"
"Certo. Perché vuoi fare altro?" ghigna e io divento un peperone.
"Ma sei scemo? Decido io il film!" rubo il computer e mi accomodo al suo fianco sul mio letto.

Io, Damon e un letto. Il mio letto.
Okay Mia, keep calm.

"Mia, va tutto bene? Stavo scherzando" ridacchia.
"Sisi, allora..e se guardassimo Remember me?" propongo.
La risposta di Damon non arriva però. Mi volto verso di lui e mi sta guardando serio, con uno strano luccichio negli occhi.
"Damon?" lo richiamo.
"Mia tu mi piaci!" sputa fuori.

Tum. Tum. Tum.
Questo è il rumore che fa il mio cuore, peccato che in questo momento lo percepì più del normale. Rischiava di uscirmi da petto. Non seppi se l'avevo immaginato o davvero quelle parole erano uscite dalla bocca di Damon.

"P-puoi rip-ripetere?"
"Mia tu mi piaci! Cosa devo ripetere?" mi sorride.
Sorride. Io potrei svenire da un momento all'altro e lui sorride. No. Non posso piacergli. È matematicamente impossibile.
E perché?

Lui non mi conosce bene, è avvenuto solo un bacio, abbiamo sempre litigato fino ad ora..non posso piacergli.
"Mia? Potresti dire qualcosa?"
"Impossibile."
"Cosa?"

Scuoto la testa. "Damon è impossibile, io non posso piacerti."
"Cosa!? E per quale motivo?"
"Ma..Ah! Damon no. È successo che ci siamo baciati si, ma non posso piacerti. Avanti! È stato solo un bacio .." io piacere a Damon?

"Mia che cavolo stai dicendo! Sono venuto qui per dirti ciò che penso e tu..aspetta" fa una pausa e assottiglia gli occhi. "Tu pensi davvero che io sia qui solo per quel bacio? E che di conseguenza voglio scoparti?"

"Damon io.."
"No Mia! Stai completamente andando fuori strada. Il bacio di stasera, sì mi ha sorpreso, ma mi è piaciuto. È stato ciò che ha fatto traboccare il vaso, ciò che mi ha fatto aprire gli occhi. Sono attratto da te da molto prima, da quando abbiamo sempre litigato, ma lo sto ammettendo solo adesso" mi guarda negli occhi e questo mi conferma solo che è sincero in questo momento.

Ma io? A me piace Damon?
"Damon io..non lo so. Non so che dirti. Davvero sono impreparata a questa situazione.." mi stringo nella mia maglia.
"Mia" si addolcisce "devi solo dirmi cosa provi tu."

Lo guardo. "Io non lo so Damon, non ho fatto altro che pensare a quel bacio, poi arrivato mio padre e boom! La testa mi è andata in palla. Non posso darti una risposta, mi sembra tutto surreale che io possa piacere a te, non dopo i litigi e gli affronti.."

"Mia io sono stato attratto proprio da quelli" ribadisce e sento sempre qual battito familiare del mio cuore che pompa a più non posso, senza sapere se sia un segno positivo o no.

"La verità non è che non ci credi, la verità è che tu non vuoi crederci. Non vuoi ammettere a te stessa che anche tu provi lo stesso..e sono solo stato uno stupido a venire qui mi rendo conto." il suo tono è diventato tagliente.

"Che stupido" fa una risata amara e si avvia verso la porta.
"Aspetta, Damon, dammi un attimo.." ma lui non si gira alle mie parole.
"Voglio solo più tempo per elaborare la situazione!" sbotto.
Lui a quel punto si ferma, si volta e dice con un tono così sprezzante ma anche così vero: " Non si elaborano le questioni di cuore Mia. E se l'ho capito io, è tempo che lo faccia anche tu!" dopo ci che si volta e va via, lasciandomi con il battito del mio cuore che pian piano rallenta. Non lo sento più battere così forte, sento invece la testa scoppiare.

Le questioni di cuore non si elaborano.
Cuore? Damon Hale ha aperto una parte di sé davvero? Davanti a me?

La verità è che ha una fottutissima ragione, ma ormai la mia vita è un continuo prepararsi agli eventi per non restare turbata, per non essere colta impreparata. E Damon con queste parole mi ha sorpreso e questo significa che ha riaperto quella parte di me impreparata alle sorprese belle e brutte.

Non so se sono pronta a lasciarmi andare, perché non posso negare che con lui l'ho fatto. Mi sono lasciata andare e mi sono sentita di nuovo viva, con un cuore e una testa calda che si emoziona, si sorprende..ma non voglio accettarlo ancora. Non ci riesco.  Perché tutto questo include anche il dolore, quel dolore che ho sotterrato.

Hai ragione Damon, non voglio ancora ammettere niente a me stessa.

Damon

Ci ho provato. Dopo tanto tempo ci ho provato.  Ho provato ad aprirmi, a mettere davanti ciò che stasera ho capito di provare per Mia, ma chissà perché quando avviene qualcosa del genere qualcosa puntualmente va storto.

Io so che lei prova qualcosa per me come la provo io, ma ho visto la confusione nei suoi occhi, la paura. Ed erano emozioni sincere.
Nonostante questo però non riesco a negare di essere rimasto deluso, ferito.

Questa situazione mi porta ad indietreggiare, mi sento ferito da una ragazza che pensavo non contasse niente, e invece mi sento anche umiliato da lei.
Il mio stupido orgoglio maschile mi fa provare una tale rabbia, anche ingiustificata.

Se magari fossi arrivato un attimo prima del padre, sarebbe cambiato qualcosa o forse no.
Sicuramente l'incontro con il padre l'ha turbata e l'ha chiusa in se stessa.
Accidenti!

"Damon! Ehi amico!"
Un Connor con la camicia sporca e stropicciata mi chiama.
Ma cosa diavolo gli è successo?

"Connor che cazzo hai combinato?"
"Ah, senti lascia perdere. Brutta serata. Bruttissima!" si lamenta e non capisco se sia ubriaco e fatto o solo ubriaco.

"Come è andata da Mia? Nuova coppia che scoppia?" ghigna. Okay, si ricorda di prima, della nostra chiacchierata, quindi non è fatto almeno, solo un po' brillo fortunatamente.

"Ah senti, lascia stare. Non ne parliamo, è una delle serate peggiori " dico infastidito.
"Mia ti ha dato il due di picche?"
"Già. E non ho neanche capita se sia un vero due di picche o un momento abbastanza no."

Lui mi guarda come se sapesse tutto ciò di cui parlo.
"Sai che ti dico? Dobbiamo andare a divertirci! Queste ragazze sono troppo complicate per noi, non sanno mai quello che vogliono. Neanche io lo so, giusto per capirci. Ma loro mi fanno davvero scoppiare la testa.." si lamenta.

"Hai litigato con Shelley vero?" ridacchio. L'unica spiegazione alle sue parole di adesso.
"Si. Non dire una parola o ti vomito addosso!" mi avvisa.
Alzo le mani in resa. L'ultima cosa di cui ho bisogno è un Connor ubriaco e arrabbiato.

"Andiamo in dormitorio vah, ne ho abbastanza per stasera" gli dico.
"Certo che Mia ti ha proprio turbato, sei un guasta feste peggiore di prima.." continua a lamentarsi.

Lo prendo per una spalla e cerco di aiutarlo a camminare, dato che non si regge in piedi.
"Hai ragione amico, solo che quando una ragazza ti fa scoppiare la testa è perché qualcosa ti frega di lei.." mormoro, anche sapendo che forse non mi avrà sentito.

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Buona sera lettori, anzi buonanotte HAHAHAHAHA.
Come state passando la fase 2 della quarantena? Rispettiamo le regole e ce la faremo, non facciamoci prendere dalla frenesia.
Dedichiamo ancora un po' di tempo a noi stessi, insieme alla nostra fantastica lettura!!

Tarda ora, tarda ispirazione.
Capitolo un po' di passaggio ma importante.
Nonostante la mia assenza continuate ad aumentare e leggere, e non abbandonate il libro.

Siete immensi, grazie di non abbandonare questa avventura con me.
Barbara!🖤

Il ragazzo dagli occhi di fuoco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora