Mia
"Accidenti Mia! Poteva aiutarci anche lui.." replica Shelley mentre osservo la figura di quel ragazzo scomparire.
"Possiamo fare anche da sole Shel. È stato un arrogante..dimmi un pò anche il tuo amico Connor è così?" le domando sperando in una riposta negativa perché altrimenti non andrò d'accordo con nessuno di loro.Non mi piacciono le persone vanitose,arroganti e chi più ne ha più ne metta..
"No Mia, Connor è più simpatico e socievole. E poi Damon non è sempre cosi,anzi..è molto più riservato" mi spiega come se non riuscisse a dirmi di più su quel Damon.Riservato? A me è sembrato più sfacciato di come si è mostrato.
Penso,ma è una riflessione che non dico ad alta voce.
"Sbaglio o aveva gli occhi rossi?" domando curiosa.
"Si Mia,aveva gli occhi rossi. Penso che siano in pochi ad aver visto i suoi veri occhi,se non nessuno. Forse solo Connor. Porta le lenti a contatto e si ostina a non voler farsi vedere senza..è un ragazzo molto complicato" continua a spiegarmi e mi mette solo molta più curiosità.
Cosa nasconde? Perché nasconde i suoi occhi?"Ha attirato la tua piccola testolina,eh?" mi spinge leggermente con il gomito e subito sento le guance colorarsi di un leggero rosso.
"Ma che dici! Semplice curiosità,vedi un pò tu se mi interessa un perfetto sconosciuto!"esclamo."Beh,d'altronde sarebbe ora che tu abbia un ragazzo dopo Ian.."riflette ad alta voce nominando il nome di quello stronzo del mio ex ragazzo. "Scusa Mia,non volevo.." la interrompo prima che si scusi.
"Lascia stare Shelley,pensiamo a disfare le valige.."la precedo e inizio a camminare nella direzione da dove siamo venute. La sento seguirmi e mettermi un braccio intorno alle spalle."Allora,Mia Tate! Come ti sembra l'università?"domanda entusiasta facendomi sorridere.
Shelley è sempre stata così..energica! Fin dal mio arrivo a New York è stata la mia seconda migliore amica,nonostante fosse un anno più grande di me.
Non mi ha mai abbandonato,mai. E mi aveva promesso,appena finito il liceo, che ci saremmo ritrovate all'università,dato che anche io ero stata accettata alla NYU.
Non abbiamo mai perso il contatto."La trovo davvero ben organizzata,un pò caotica ma d'altronde pullula di studenti dappertutto"spiego.
Ed è vero. In qualunque parte vedo studenti che leggono,scherzano,bevono caffè o si trovano seduti sul prato a godersi dei rari raggi caldi del sole di New York."Penso mi troverò abbastanza bene. Ovviamente non vedo l'ora di iniziare i corsi.." dico sorridente come non mai. Continuare a studiare è sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto. Uno dei miei sogni promesso ad una persona importante,che sarebbe dovuta essere con me oggi.
"Alla fine hai scelto psicologia,eh?" chiede retoricamente la mia migliore amica.
Annuisco. "Esatto. Insomma secondo te Mia Tate avrebbe potuto scegliere legge?" ridacchio insieme a Shel mentre attraversiamo il grande atrio.
"Hai ragione amica,non sei decisamente una persona capace di stare in tribunale!"esclama facendomi ridere."Adesso dovremmo prendere le valig-" vengo interrotta da una voce che si sovrappone alla mia.
"Shelley! Shelley!" un ragazzo biondo dagli occhi azzurri ci viene incontro a passo svelto non staccando mai gli occhi dalla mia migliore amica.
Si ferma proprio davanti a noi,riprendendo fiato.
La camicia azzurra che porta fascia i suoi muscoli e ha una mascella davvero ben definita.Dico io:ma sono tutti divinità greche qui dentro!?
"Connor!" Dice fin troppo entusiasta Shelley.
La guardo incuriosita e lei sembra ricomporsi:" volevo dire..accidenti Connor! Mi avevi promesso di aiutarmi con la mia amica!" lo rimbecca mentre lui sembra notarmi solo adesso."Uh..piacere Connor!"
"Stai attento amico! Se non la aiuti immediatamente a prendere le sue valige ti assalirà.." una voce già conosciuta emerge da dietro la sua figura.
Lo scruto con gli occhi stretti in due fessure.
"Piacere Connor,io sono Mia. E lascia stare pure Shelley,se vuoi puoi anche tornare con il tuo amico a fare quello che stavate facendo..ci pensiamo io e Shelley" dico con non curanza mentre Shel mi incendia con gli occhi e Damon sembra quasi infastidito da come abbia sollevato il suo amico dal suo 'incarico'."No Mia tranquilla. Avevo dimenticato della promessa fatta alla tua migliore amica ed ero andato a prendere un caffè con Damon...a proposito vedo che già avete fatto conoscenza eh.. Damon non trattarla male. E adesso..Shelley mi perdoni? So che non puoi vivere senza di me e che ti sono mancato ..Ma giuro che ho dimenticato di doverti aiutare.." Connor parla in fretta e non ho ben capito che se abbia accettato o meno di aiutarci ,ma in questo momento mi viene da ridere a vederlo con gli occhi a forma di cucciolo mentre Shelley è stordita davanti alla scena.
Damon scuote la testa rassegnato,segno che è già abituato a vedere questi due così.
"Connor smettila! Io vivo anche senza di te.." precisa la mia migliore amica.
"Non vergognarti ! Mia penso già tu sappia che io e Shelley stiamo insieme.. ""Beh in realtà.."
"Noi due non stiamo insieme!" mi interrompe subito la biondina."Okay okay,fate come volete io vado a prendere le mie valige da sola" mi intrometto per andare via e rivolgo il mio sguardo a Shelley "Io e tu parliamo dopo" la incenerisco con lo sguardo solo per farla preoccupare e vado via verso il cortile dove ho lasciato mio padre con la macchina.
Cammino velocemente e cerco di non perdermi a guardare la meravigliosa zona verde di questo campus.
Mi viene da dire che finalmente ce l'ho fatta. Sono arrivata fin qui. Non solo per me stessa,anche per qualcun'altro e sono sicura che sia fiera di me.Dovevamo prendere psicologia insieme. O almeno lei, avrebbe preso come corso extra psicologia, avrebbe preso in sostanza medicina. Dovevamo essere insieme. Ma non è stato così. Il dolore è sempre lo stesso,ma ho imparato a conviverci,ho imparato a svegliarmi affanata a causa del suo viso che compare nei miei sogni la notte. Non capisco perché non mi lasci andare o forse sono io a non volerla lasciare andare.
Vorrei solo averla qui intorno,qui a parlarmi di come sia brava in psicologia,di come sia brava a capire le persone senza conoscerle.
Vorrei solo che fosse qui.
"Mia!"la voce dell'uomo più importante della mia vita mi distrae. Ed eccolo lì,il mio papà. Con 40 chili di valigie,ma pur sempre il mio papà. Colui che mi ha cresciuto,che è rimasto a prendersi cura di me e a condividere con me il mio dolore.
"Papà,dammi faccio io" dico prendendo ad una ad una le valige.
"Ma ce la fai sola? Shelley dov'è?"
"Sta sistemando la mia camera. Tranquillo.."mento sorridente.
"Ma sicura che non vuoi una man-"
"Papà " lo richiamo "va tutto bene. Ci sentiremo sempre lo sai e ci rivedremo per le vacanze. Sta'tranquillo"gli sorrido e lui mi abbraccia mentre io ricambio goffamente a causa delle valige."Sono fiero di te piccola mia. Oggi inizia la tua ver vita contro tutti e tutto. Sii sempre te stessa Mia ,non permettere alla vita di cambiarti. Ti voglio bene."
"Anch'io te ne voglio papà. E sta tranquillo resterò sempre una stronza dal cuore dolce" gli faccio l'occhiolino facendolo ridacchiare.
Dopo un ultimo bacio in fronte e le ultime raccomandazioni,sgomma via con la sua macchina e nonostante sia l'unico ad essere rimasto per me ,sono felice che abbia finalmente tutto il suo tempo per lui. Si è preso già abbastanza cura di me,nel migliore dei modi.E mentre penso a come portare da sola queste valige una voce mi richiama:
"Vuoi una mano?"Spazio autrice
Signori e signore ecco a voi il secondo capitolo,dal punto di vista di Mia stavolta!
Come vi è parsa la nostra ragazza dai capelli neri?
Stronza? Forse. Dolce? Può essere.
Anche lei sembra non aver avuto un passato rose e fiori. Cosa sarà mai? Ma soprattutto l'avrà superato? Mm..Ci vediamo al terzo capitolo!!!♥️A presto -Barbara 🌻
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Il ragazzo dagli occhi di fuoco
Teen FictionLoro due. Mia e Damon. L'innocenza ed il peccato. Almeno così sembrano all'apparenza. Ma se l'apparenza inganasse più del dovuto stavolta? Se il peccato fosse in realtà un agnello il cui destino si è dimostrato crudele ? E se quell" innocenza che...