26. Ingiusto

255 11 0
                                    

𝐌𝐢𝐚

Mi sto preparando per la festa con l'aiuto di Shelley. Precisamente lei ha insistito per aiutarmi, io sarei andata volentieri in jeans e maglietta.

"Non puoi andare ad una festa con dei jeans qualunque" mi aveva ribadito almeno cinque volte.
"Non è che perché tu non ci sarai devi obbligare me a indossare ciò che avresti indossato TU" avevo risposto io disperata.

Alla fine sono riuscita a convincerla a farmi indossare dei pantaloni di pelle stasera almeno, non l'avrebbe mai avuta vinta su un vestitino oggi.
"Almeno niente jeans" sospira guardandomi.
"Devi capire che ciclo e vestitino con me non vanno d'accordo insieme" sbuffo.

"E poi questa festa è importante per Mora, mica per me..è lei che deve incontrare il suo principe azzurro" dico ironica guardando l'altra mia amica seduta sul letto ad aspettare che sia pronta.

Ridacchia."Avrei preferito un vestitino come me, ma fortunatamente sei incredibilmente bella anche vestita con dei pantaloni di pelle nera e una maglietta semplice dentro.."

"Concordo con lei" le dà retta Shelley.
"Se lo dite voi" mormoro. "Possiamo andare."

Nell'esatto momento in cui dico queste parole qualcuno bussa alla porta.
"Aspettavi Connor?" dico rivolgendomi alla mia migliore amica.
Lei scuote la testa in segno di negazione.
Apro la porta e mi ritrovo davanti Damon.

"Ehi."
"Ehi..ma dove stai andando?" mi guarda confuso squadrandomi.
"Ad una festa " interviene Mora.
"Le faccio compagnia" la correggo. È giusto mettere i puntini sulle 'i'. Fosse stato per me starei studiando o guardando una serie tv.

"Festa? Scusa non potevi dirmelo?" sembra seccato.
"Ehm..forse si avrei potuto. Ma non sono obbligata a dirti tutto Damon" comincio a spazientirmi. Non sono tenuta a dirgli tutto quello che faccio, che senso avrebbe poi..capisco l'interesse ma non è nel mio genere e non l'ho mai fatto soprattutto, solo con mio padre, ma ci mancherebbe!

Lui sospira. "Avresti dovuto invece."
"E per quale motivo?" mi altero.
"Mia, dovremmo andare. Si sta facendo tardi.." mormora Mora.
"Si infatti!" le do retta e la seguo fuori dalla camera.

"Mia? Mia! Stavamo parlando.." mi urla dietro lui.
"Mi sono stancata di parlare" urlo di rimando.
Non è il mio ragazzo! Non può fare una scenata davanti alla mie amiche in questo modo. Sono libera di fare ciò che voglio.

Mi sento bloccare per io braccio. "Lasciami, ho da fare." dico fredda.
"Non usare quel tono, cazzo. Hai da fare? Sai quanto pericolosa può essere la festa a cui stai andando?"

"Pericolosa?" domanda incuriosita Mora.
"Punto primo: non sai a che festa sto andando.
Punto secondo: sono grande e vaccinata per rendermi conto di ciò che faccio e dove vado."

"Punto primo: so la festa a cui stai andando, perché è l'unica stasera. Punto secondo: se ci vai se un'incosciente" fa il presuntuoso.

"Se la metti cosi..non ti riguarda. Non lascerò Mora andare da sola!" ribatto.
"Neanche Mora dovrebbe andare!" dice guardandola, ma lei abbassa lo sguardo.
"Non sapete che gente frequenterà quella festa.." aggiunge.

"Dimmelo tu.." ribatto. Lui abbassa lo sguardo.
"Allora?" lo richiamo.
"Non..puoi e devi sapere..ti basta sapere che si tratta di gente cattiva."

Stiamo iniziando a dare spettacolo a tutti quelli che passano in corridoio e la cosa non mi sta andando giù.
"Devo andare Damon."
Vado via con la mia amica, che rimane in silenzio tutto il viaggio.
Non pensavo avrei litigato per questo con Damon.
Se c'è una cosa che non sopporto è che non si fidi di me e cerchi di limitare la mia libertà. Per mettermi in guardia da cosa poi? Le altre feste sì e  questa no? Avrebbe dovuto darmi una motivazione valida. Invece è stato zitto.

Il ragazzo dagli occhi di fuoco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora