𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑖 𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑖 -50

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Beth pov
La chiacchierata con Harry mi aveva davvero fatto bene. Certo, ancora l'ansia e la paura erano presenti, ma oltre a loro c'era qualcos'altro.
La speranza.

Harry doveva sconfiggere un nemico ben più potente, e aveva comunque la forza di farlo. Quindi perché io non avrei dovuto riuscirci?

Mi alzai dal letto, feci una lunga doccia e mi preparai. Nel pomeriggio Piton voleva incontrarmi per farmi conoscere il mio nuovo mentore, ma questo sfortunatamente non mi dava la possibilità di saltare le lezioni mattutine.

Mi diressi alla serra per la lezione di Erbologia con i griffondoro. Una volta arrivata trovai Hermione ad aspettarmi e mi sedetti affianco a lei.

"Hey Beth" mi abbracció e io ricambiai.
"Come mai già qui? Mancano ancora dieci minuti, tu che arrivi in anticipo mi preoccupa" mi disse ridendo.
"Oh Hermione, io sono sempre puntuale. È Harry quello in ritardo"
Lei rise, scuotendo la testa.
"Hai ragione. A proposito di Harry, che ci facevate tu e lui alla torre di astronomia ieri?"

Sentii le guance arrossarsi lievemente.
"Qualsiasi cosa ti sia venuta in mente, cancellala Hermione. Siamo amici"
"Va bene va bene, chiedevo solo. Sai poco prima che voi scendeste mi è parso di vedere-"
Si bloccò nel mezzo della frase.

Mi voltai a guardarla, alzando gli occhi dalla penna con cui stavo giocando.
"Che c'è Hermione? Cosa ti è parso di vedere?"
Seguii il suo sguardo.

La mia attenzione venne catturata da Draco, appena entrato con Blaise e Tiger.
Gli posai una mano sul braccio.
"Hermione tutto bene?"

Lei sembró riprendere il controllo di se.
"Si sì, tutto ok tranquilla. Ora sarà meglio preparare i libri che sta entrando la professoressa"
Feci come disse, sistemandomi sulla sedia.

"Hermione sei sicura che vada tutto bene?"

Lei annuì, incollando il suo sguardo alle pagine ingiallite del libro di erbologia.

-
Beth continuò ad osservare la sua amica per tutta l'ora, eppure lei sembrava stranamente interessata ad ogni parola pronunciata dall'insegnante.

Anche se Beth non lo notó, Hermione era agitata. Stava per raccontare quello che era successo la sera prima a Beth, ma appena aveva incontrato gli occhi del biondo aveva taciuto. Il suo sguardo parlava chiaro: doveva tenere la bocca chiusa.

"Non una parola, mezzosangue"

Il corpo di Hermione si riempì di brividi al solo ricordo.

La sera prima era uscita stranamente in anticipo dalla biblioteca, eppure non aveva ancora voglia di rientrare. Aveva detto a Ron di aspettarla in sala comune.
Aveva bisogno di fare una passeggiata da sola.

Fuori però, visto il tempo pungente di gennaio, faceva ancora troppo freddo, così aveva optato per il posto più tranquillo e silenzioso del castello: la torre di astronomia.

Una volta arrivata lì, si era ritrovata davanti una scena alquanto strana.

Draco Malfoy era a circa metà della scalinata e sembrava molto concentrato nell'origliare una conversazione.
Era appoggiato al muro, le mani strette in pugni. Hermione si avvicinó alla base della scala a chiocciola, cercando di non farsi sentire.

Distingueva alla perfezione la voce di Harry, e l'altra le pareva essere quella di Beth.

Hermione si concentrò sull'espressione di Draco: era corrucciata, accigliata, gli occhi annebbiati.
Pareva in conflitto con se stesso, come se dentro di lui stesse avvenendo una battaglia.

Come se fosse indeciso se salire di sopra e spaccare la faccia a Harry o ritornare silenziosamente, così come era arrivato, nei sotterranei.
Poteva vedersi l'indecisione nei suoi lineamenti. Hermione trovò curioso questo suo trattenersi. Aveva sempre considerato Malfoy una persona impulsiva, che agiva d'istinto senza razionalizzare la situazione.

She's just a girl || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora