She's just a girl || Draco Malfoy

𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑟𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑡𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 -70

La creatura atterró lentamente nella pianura accanto alla foresta proibita. Silenziosa come ogni volta, adagió dolcemente la ragazza a terra. Beth la osservò, cercando di ricordarsene ogni dettaglio; aveva una paura, una tremenda paura, che quella potesse essere l'ultima volta che avrebbe visto l'animale. Poggiò la sua fronte contro il muso squamato dell'essere, accarezzandolo lievemente con le dita.
"Grazie" gli sussurró, permettendo poi alla creatura di prendere il volo.

Mentre la ragazza, il vestito ancora fradicio e la stanchezza dipinta in viso tornava al castello, Severus Piton era immerso nella lettura del manuale portatogli dal più giovane dei Malfoy. Il professore era convinto, anzi era certo, che il medaglione contenesse qualcosa di speciale, qualcosa che li avrebbe sicuramente aiutati. Era un oggetto troppo ricercato e voluto per essere un semplice gioiello. Ma Severus era anche certo che non si trattasse di magia oscura o qualcosa di simile, piuttosto che fosse semplicemente in grado di fare grandi cose.

Si adagiò sulla poltrona rosso scuro del suo ufficio, scorrendo lentamente le pagine ingiallite del volume. La scrittura era quasi illeggibile, ma in poco tempo Severus trovò quello che stava cercando.

Nell'istante in cui Piton prese piuma e pergamena per annotarsi ciò che aveva scoperto, la fenice di Albus Silente compariva nell'ufficio dell'anziano preside. L'animale aveva con se una lettera -o meglio dire, un messaggio- dai ragazzi partiti alla ricerca degli Horcux. Silente si sistemó gli occhiali a mezzaluna, pregando Merlino che fossero buone notizie.

"Professore, sarò breve e diretto.
Ne abbiamo spezzati due, gioielli delle serpi e dei tassi. Si, siamo riusciti ad entrare alla tana per prendere ciò di cui avevamo bisogno. Abbiamo individuato gli altri, ne manca solo uno a noi per ora sconosciuto.
Ci vediamo presto,
HJP"

Silente sospiró, sperando che un giorno tutto quello sarebbe finito.

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Draco pov
Una volta consegnato il libro a Piton, corsi fuori in cortile. Avrei voluto aiutare Severus nella ricerca, ma lui mi aveva esplicotatamente detto di non voler alcun supporto o collaborazione.
Scesi di corsa le scale, camminando velocemente per i corridoi. Voltai a sinistra e in poco tempo fui all'immenso portone della scuola. Uscii nel giardino, pregando in tutti i modi di trovarla lì.

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Beth pov
Mi avvicinai lentamente al portone della scuola, e un leggero senso di dejavu mi travolse quando vidi una testa biondo platino vicino all'ingresso.

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Quando il biondo alzó gli occhi sulla radura, la visione della sua ragazza lo tranquillizzó per un istante. Poi, però, ella si avvicinó ancora e lui poté notare i vestiti fradici d'acqua, il trucco colato, i capelli appiccicati al suo angelico viso.
"Beth, che cazzo e successo?" Le domandó appena finito abbastanza vicino da essere udito.

Vide la fanciulla abbassare lo sguardo, i suoi occhi persi in un punto indefinito del prato. Pareva come in trance, come se la sua mente fosse invasa da ricordi e sensazioni completamente sconosciuti al giovane serpeverde.

"Io.. ho chiuso definitivamente con il mio passato, mettiamola così" gli disse, rivolgendogli un sorriso. Draco aggrottò le sopracciglia, avvicinandosi alla ragazza.
"E questo che cazzo vorrebbe dover dire, scusa?"

Ella sospiró, poggiando la guancia sulla spalla di lui e lasciando che l'abbracciasse.

"Nè i miei genitori nè Thomas saranno un problema, ora"

Draco staccó dal suo corpo quello esile di Beth, cercando nei suoi occhi ciò che la voce non era in grado di dire.
"Cosa è successo Beth?"

Lei deglutì, prendendo per mano il biondo e portandolo con se verso i sotterranei. Fecero tutto il tragitto in silenzio, la domanda di Draco vuota, a cui ancora non era stata data risposta. Scesero le scale, lasciandosi avvolgere dal freddo del dormitorio serpeverde. "purosangue" pronunciarono, e la porta davanti a loro si aprì.
Il principe serpeverde osservò la ragazza che aveva al suo fianco, quanto fosse e sembrasse stanca. Non di qualcosa in particolare. Stanca semplicemente, di tutto.