𝐶𝑜𝑛 𝑎𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 -61

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Beth pov
Uscii dalla stanza, le lacrime agli occhi, le mani che ancora tremavano.
"tempus" sussurrai.
10:56, la lezione di babbanologia ormai era terminata.

Ora avevo l'allenamento con Piton. Mi diressi a passo svelto verso i sotterranei, non avevo di certo voglia di arrivare in ritardo.
Bussai tre volte alla massiccia porta in legno e sentii il professore invitarmi ad entrare.

"Buongiorno" dissi fredda, posando tracolla e mantello sulla prima sedia che vidi. Piton mi squadró per alcuni secondi, chiudendo il libro che stava leggendo.

"Sembra che abbia visto un fantasma signorina -disse, con la sua solita espressione impassibile- è sicura di stare bene?"

Sbuffai, poggiando la bacchetta su di un banco.
"Come se davvero gliene importasse. Non ho nulla, iniziamo l'allenamento"
Piton annuì, alzandosi in piedi.
"Non insisterò signorina, ma se qualcuno le porge uno straccio di aiuto si degni almeno di rispondere in maniera rispettosa"

Osservai il professore spostare banchi e sedie, liberando l'aula.
"Ha ragione, mi scusi. È solo- è solo tutto così complicato e imprevedibile e stressante e non volevo nulla di tutto questo. Sono solo stanca"
dissi infine, quasi in un sussurro.

Severus mi guardó, invitandomi a prendere posto al centro dell'aula.

"Capisco che non voleva tutto questo, signorina. E capisco quanto possa essere stressante. Ma si ricordi che tutto accade per un motivo, e che lei probabilmente, in guerra, sarà il motivo di salvataggio di molte persone. Ora cominciamo"
Annuii velocemente, preparandomi per l'allenamento.

"Riprenderemo dalla scorsa volta, focalizzandoci sul rapporto tra lei e i suoi poteri. L'altra volta abbiamo avuto un ottimo progresso, ma avrebbe anche potuto trattarsi di fortuna. Ora, chiuda gli occhi e si concentri"

Rigirai l'anello di Draco tra le mani, obbedendo alle parole di Severus.

-
Mentre Beth combatteva contro la sua stessa magia, forzando e malleando la sua connessione con essa, cercando in tutti i modi di arrivare a un livello superiore e mentre Draco ringraziava Merlino per la vita, ormai quasi salva, di sua madre, Zabini scendeva le scale con un sorriso sul viso.

Quando, poche ore prima, aveva visto Beth camminare per i corridoi, qualcosa gli aveva suggerito di seguirla. Sembrava immersa completamente nei suoi pensieri, nei suoi ricordi, tanto da non sentirlo nemmeno quando fece cadere un libro.
Quel rumore, però, aveva attirato l'attenzione del vecchio custode, costringendo Blaise a nascondersi in un'aula vuota.
Aveva perso di vista la ragazza, che probabilmente aveva deciso anche lei di rannicchiarsi in qualche angolo.

Zabini mandó al diavolo la lezione che doveva seguire, limitandosi ad aspettare. E fece bene. Infatti, dopo all'incirca venti minuti, Beth uscì da una delle tante porte del corridoio, le lacrime agli occhi, le mani che tremavano.

Blaise non perse tempo. Invece di seguirla, immaginando che volesse stare sola, si fiondò verso la porta in legno scuro da cui la ragazza era scappata.

La stanza era vecchia e polverosa, l'aria sapeva di chiuso. Non vi erano finestre e un grande ammasso di vari oggetti occupava quasi tutto il pavimento. Blaise quasi inciampò nel lenzuolo abbandonato a terra. Alzò lo sguardo, capendo cosa probabilmente aveva turbato Beth.

Un'idea gli balenò in mente.
Un'idea che li avrebbe fatti riavvicinare.

Era una scommessa, ma Blaise sapeva che avrebbe avuto successo.

-
Draco pov
Piton venne a trovarmi in infermeria assieme alla McGrannit. Esaminarono le varie ferite, facendomi bere le ultime pozioni.
Il viso di Severus si accigliò quando il suo sguardo cadde sulla mia pelle ustionata. D'istinto spostai la mano sopra la ferita, cercando di coprire lo stemma dei Malfoy.

She's just a girl || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora