𝐷𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 -55

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Una settimana dopo
Le cose per Beth stavano migliorando.
L'ultimo allenamento con Piton era andato nella maniera migliore possibile. Il professore aveva fatto esercitare la ragazza sulle cose passate, rafforzando il suo controllo e i muri che riusciva ad imporre.

Quella mattina dovevano occuparsi di sviluppare i poteri affinché proteggessero la ragazza mentre lei combatteva. Come una sorta di scudo, che nasceva nell'esatto momento in cui Beth si sentiva in pericolo.

Quando entrò nell'aula di pozioni, trovò Piton intento a sistemare alcune delle pergamene lasciategli dagli studenti. Aveva il solito mantello nero e la sua solita espressione cupa, ma Beth riuscì a intravedere un briciolo di soddisfazione quando la vide.

"Oggi non è in anticipo signorina, mi chiedo se si senta bene" Un sorriso spontaneo marcó i lineamenti della ragazza mentre, ormai a suo agio in compagnia dell'uomo, posava la sua borsa ed il suo mantello su una sedia.

"Oggi, sa quello che dovremo fare. Sarà abbastanza difficile, non glielo nego. Ormai ha imparato a imporre limiti e a indirizzare precisamente i suoi poteri. Si può dire che è in grado di controllarli, anche se non smetteremo di allenarci su questo. Le mancano ancora alcune cose da sistemare"

Beth annuì, sistemandosi al centro della stanza. Piton fece comparire manichini e piccoli ostacoli, invitando la fanciulla ad iniziare l'esercizio.

Mentre Beth schivava alcuni piccoli incantesimi automatici programmati da Piton e concentrava la sua magia sui fantocci in legno, il professore la osservò.
Era da settimane che si allenava senza sosta, leggendo ogni volume da lui indicato, sopportando ogni rimprovero e ogni ripetizione di esercizi. Non aveva mai battuto ciglio nemmeno per i modi bruschi in cui, a volte, lui si rivolgeva a lei.
Ogni volta, si limitava ad annuire e a cercare di apprendere quanto più possibile. In appena un giorno leggeva tutto ciò che le veniva assegnato e non aveva saltato nessuno dei numerosi allenamenti decisi.

La verità era che Piton ammirava la costanza e la determinazione della ragazza. Il modo in cui arricciava il naso concentrandosi, o come i suoi riflessi fossero notevolmente migliorati. Aveva il sospetto che si allenasse nel controllo della sua magia anche senza di lui.. anzi, ne era più che certo. Ormai era arrivata al punto in cui non doveva nemmeno più sforzarsi tanto di imporre il suo volere ai lunghi tentacoli neri che si districavano dalle sue dita. Per non parlare del fatto che, come se fosse la cosa più naturale del mondo, non aveva più nessuna difficoltà nemmeno nell'evocarli. Anzi, le veniva quasi spontaneo.

Piton sorrise, soddisfatti del lavoro che aveva compiuto con la ragazza. Notó anche come fosse cresciuta rispetto agli altri anni, soprattuto mentalmente. Nelle ultime settimane la sua determinazione l'aveva scolpita e rafforzata, facendole affrontare qualsiasi tipo di sfida che le veniva proposta. Ma il professore notó anche come il suo sguardo si fosse notevolmente spento: fin dall'inizio le era sembrato di vederla più cupa, come se non avesse più qualcosa di importante per lei, come se le mancasse effettivamente qualcosa.. Piton sapeva che si trattasse del giovane Malfoy.

Quelle che aveva chiesto di fare a Draco, lo sapeva, era orribile. Ma non aveva avuto scelta, nessuno di loro ne aveva avuta.

Dopo la partenza di Hermione Granger, la scintilla di gioia negli occhi di Beth si era definitivamente spenta.
Le si leggeva voglia di vincere, di sopraffarre e controllare la sua magia, ma nulla oltre a quello.. come se tutto ciò che riguardasse la guerra avesse improvvisamente preso il primo posto nei suoi pensieri.

Come se la guerra l'avesse divorata, giorno dopo giorno.

Ma essa non era ancora iniziata.
Eppure, nel suo piccolo, Piton capì che per Beth, quella ragazza dagli occhi verdi e il coraggio enorme, la battaglia era iniziata tanto tempo prima.

She's just a girl || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora