𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 -62

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Draco entrò nella stanza in silenzio, gli occhi bassi. Doveva fare meno rumore possibile, per evitare che Gazza potesse sentirlo.
Quando alzó lo sguardo, scorse una figura in piedi davanti ad un enorme specchio.

Beth osservò Draco chiudersi la porta alle spalle e sistemarsi la felpa. Quando il biondo alzò gli occhi, incrociò il suo sguardo nel riflesso.
Un'altra lacrima scavó il viso della mora. Troppe volte aveva sognato quegli occhi, troppe volte aveva immaginato i suoi sguardi, troppe volte li aveva visti, invece, freddi e distaccati.

Draco si avvicinó, mantenendo lo sguardo sulla ragazza. Pian piano però, mentre si faceva avanti, sulla superficie opaca dello specchio si formava un immagine.
Sicuramente, non un'immagine reale.

Beth continuò a guardarlo, il respiro che aumentava di velocità. Si chiedeva quanto avrebbe impiegato per capire che oggetto fosse quello davanti a loro.
Cosa avrebbe visto..

Draco fece un'altro passo, le mani nelle tasche, giungendo al fianco della ragazza. L'aria sembró fermarsi, tutto era immobile.

Erano loro, i loro respiri, i loro occhi che si cercavano in uno specchio.

Voltarono entrambi la testa, guardandosi. Beth schiuse le labbra, Draco la osservò. I suoi occhi verdi erano talmente un turbinio che il biondo credette di esserci cascato dentro per poter vedere così nitidamente tutte le loro sfumature.

Voltarono di nuovo la testa, l'attenzione tornó sullo specchio. Era sporco, vecchio, abbandonato. Ma nascondeva una verità che nessuno dei due era pronto ad ammettere.

Il silenzio avvolgeva tutto come un caldo mantello invernale, l'unico rumore era quello dei loro sospiri. Non vi era suono, voce o dettaglio che potesse distrarli da ciò che avevano di fronte agli occhi. Tutto il mondo pareva essersi fermato, immobile e in ascolto. I loro visi illuminati appena, i loro cuori quasi sincronizzati.

Beth sfiorò con le dita l'anello, Draco era immobile. Sembrava perso, completamente assorto dal riflesso di un oggetto così apparentemente inutile.

La ragazza guardò il biondo, studiandone ogni dettaglio. Il modo in cui i capelli erano in disordine ma perfetti comunque, come la sua mascella fosse serrata ma la sua espressione era di puro stupore, come i lineamenti fossero più marcati e come i suoi occhi, tempestosi e impetuosi, fossero ora quasi sognanti.

"Sai" disse la ragazza, lo sguardo fisso davanti a se.
"Credo che non sia una coincidenza, tutto questo"

Draco chiuse un attimo gli occhi, poi parló.

"No, non lo penso nemmeno io"

Le voci si attenuarono, i due ragazzi erano completamente rapiti da ciò che li circondavano. Beth l'aveva già vista, quella proiezione, solo poche ore prima. Ma rivederla, rivedere riflesso come Draco teneva dolcemente il braccio attorno alla sua vita mentre l'altro era impegnato a stringere la mano di un bambino biondo dagli occhi verdi, come lei poggiava la testa sulla sua spalla, rivedere come i loro visi erano più grandi e più marcati, come le loro dita erano intrecciate tra loro, come gli sguardi si cercassero innamorati, le faceva male.

Un dolore enorme, che partiva dallo stomaco e si avvolgeva sù, fino alla gola. Una bufera di emozioni che le si annodava attorno alle dita, le avvolgeva il corpo, le accarezzava i capelli e le penetrava la mente.

Emozioni che si descrivevano solo con una parola.

Amore.

Era ora di farla finita.
Voleva tenerlo lontano, sì. Saperlo al sicuro, rinunciando all'amarlo se questo significava proteggerlo.

Ma voleva anche viverlo.

Esplorare i suoi occhi, toccarlo, perdersi nella sua risata e nelle sue parole. Ascoltarlo leggere, fare la doccia con lui, sistemargli i capelli e baciarlo, baciarlo, baciarlo fino allo sfinimento. Voleva danzare con lui, ubriacarsi di lui, sprofondare nelle sue braccia, lasciarsi avvolgere dalla sua anima. Innamorarsi ancora, ogni giorno, ogni minuto sempre di più. Respirare il suo profumo, ascoltare il suo cuore, prenderlo per mano e non lasciarlo più andare. Accarezzarlo in viso, sentirlo con se, dormire sul suo petto mentre la neve cadeva, lottare contro lui. Litigare, litigare fino a farsi male, urlarsi addosso, separarsi e allontanarsi per poi, minuti dopo, ritrovarsi con un solo sguardo. Immergersi in quella nebbia fatta di lui, delle sue parole, dei suoi occhi, e non riemergere mai più. Perdere la testa per i suoi modi di fare, guardarlo studiare, vivere ogni momento con la sua presenza.
Amarlo fino a star male.
Piangere per lui e a causa sua, per poi perdonarlo e riaverlo. Farsi coccolare e proteggere dalle sua braccia, camminare mano nella mano, toccarsi raggiungendo assieme il massimo del piacere. Ammaliarsi ogni volta per quanto fosse bello, udire la sua voce chiamarla dolcemente di prima mattina, le sue labbra morbide che le sfioravano il suo viso.
Addormentarsi con lui, vivendolo anche nei sogni.

She's just a girl || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora