Lo scontro riprese, più rabbioso, più doloroso, più distruttivo di qualunque altro. La magia nera che fuoriusciva da Pansy pareva incontrollabile, il fumo era talmente denso da nascondere al suo interno qualsiasi cosa incontrasse. I lunghi tentacoli malvagi strisciavano violenti verso Beth, desiderosi di inghiottirla nel loro personale buio di morte.
La ragazza immediatamente reagì, ignorando per alcuni secondi tutto ciò che aveva attorno a se. Chiuse gli occhi, ascoltando solo i suoi respiri, lasciando perdere gli sguardi preoccupati o gli urli di rabbia della sua avversaria. Le sue braccia si separarono lentamente dal corpo, le sue dita si irrigidirono, richiamando a se la magia che oramai, giorno dopo giorno, cresceva ingorda dentro di lei. Contò i battiti del suo cuore, concentrandosi, percependo il pericolo sempre più vicino. Si sentì rallegrata dall'urlo primitivo che uscì dalla sua gola, percependo come nelle proprie vene scorreva indomabile la sua arma di distruzione più potente.
Quando le sue palpebre si risollevarono e i suoi occhi verdi rincontrarono la luce accecante del giorno, si sentiva finalmente pronta. Dentro di lei, lentamente, si stava normalizzando il finale che quell'irrequieta storia avrebbe avuto.
Per mesi l'idea di uccidere qualcuno l'aveva tormentata, riempita di insicurezze e dubbi. Lei non poteva diventare un assassina, non voleva essere un assassina, non era un'assassina. Migliaia di incubi, la notte, la tormentavano sulle ripercussioni che la fine del duello avrebbe avuto su di lei.
Si era dannata nel cercare un'atra soluzione, nel tentare qualcosa che non avrebbe portato alla morte di una delle due. Ma la leggenda parlava chiaro, il medaglione parlava chiaro, la storia parlava chiaro.
Una delle due sarebbe morta, non vi era altra scelta.
E lì, sanguinante, circondata dalla sua magia protettiva, Beth aveva realizzato che quel qualcuno non sarebbe stata lei.
Perchè non lo meritava, perchè non poteva far vincere il male e le tenebre dopo tutto ciò che aveva affrontato. Perchè non aveva donato se stessa alla guerra per vedersi, alla resa dei conti, fallire.
Avrebbe vinto. E se per vincere doveva uccidere, allora lo avrebbe fatto.
Attaccó decisa la sua avversaria, scaraventando contro di lei tutta la paura, la rabbia e il dolore di quegli ultimi tempi. Era leggermente ironico come entrambe, con motivazioni diverse, fossero la valvola di sfogo l'una dell'altra. Come entrambe vedessero nell'altra la propria cavia di tutte le sofferenze e le ingiustizie subite.
Pansy si difese con maestria e precisione, dando sempre più forza e vita ai lunghi serpenti neri che scaraventava contro Beth. La ragazza li schivò con abile scioltezza, innalzando uno scudo protettivo tutto attorno a sè. I lampi colorati erano spariti, sostituiti solo dal nero di una magia invincibile. Secondo dopo secondo, colpo dopo colpo, la grande massa color morte di ingrandiva sempre di più, inghiottendo qualsiasi cosa incontrasse. In poco tempo, l'intero cortile era circondato da una bolla di rabbia, dolore e vendetta.
È proprio quando sembró che nessuna delle due attaccasse, Pansy raggirò le difese della sua avversaria, circondandola con la sua magia e attaccandola alle spalle.
L'aria e il tempo parvero fermarsi quando, con violenza e follia, uno dei bracci neri affondó affamato nel petto di Beth, scagliando a qualche metro dalla dama della morte.
La ragazza serpeverde sentì come se una mano dalle dita scheletriche le stesse afferrando il cuore e stesse stringendo così forte da impedire al sangue e alla vita di circolare dentro di sè. Percepì come una corda attorno alla gola lacerarle la pelle e bruciare, bruciare come se il fuoco e il dolore venissero direttamente da dentro di lei.
STAI LEGGENDO
She's just a girl || Draco Malfoy
FanficCi sono storie di fantasmi che raccontano di principesse, e storie di principesse che raccontano di fantasmi. Questi, specialmente se del passato, possono stravolgere la tua realtà. Beth è al sesto anno, la necessità di ricominciare: il futuro però...