𝑆𝑙𝑦𝑡𝑒𝑟𝑜𝑢𝑠 -22

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Beth pov
"Draco" dissi piano. Erano passati alcuni minuti da quando i nostri respiri si erano regolarizzati. Lui aveva ancora gli occhi chiusi, il suo profilo illuminato dai raggi del sole che filtravano dalla finestra.

"dimmi" biascicó lui, come se fosse appena stato svegliato da un sonno.

"Rimaniamo seduti qui oppure usciamo?"
Non volevo andarmene sinceramente. Mi sentivo stranamente bene tra i colori serpentini della sua stanza e la neve che cadeva dalla finestra rendeva tutto più leggero.

"Non lo so. Tu che vuoi fare?"
Bella domanda.

Non sapevo che rispondere, così mi alzai, lisciai leggermente i miei abiti e mi diressi al divanetto sotto la finestra della sua camera.
Probabilmente mi stava osservando, ma stavo così bene in quell'angolo che non mi importava che mi giudicasse o qualcosa di simile.

"Stai comoda?" mi chiese lui dopo alcuni minuti. Annuii e tornai a posare lo sguardo sulla neve. Con la coda dell'occhio lo vidi alzarsi e dirigersi verso di me.

"Avanti, spostati un pelo più in là"
"non devi per forza essere gentile Malfoy. Se per te davvero non significo nulla, possiamo limitarci a.. quelle cose"

Lui mi guardó. Sembrava stupito e.. deluso?

"Beth"

"Draco"

Mi spostó più avanti e si mise seduto dietro di me. La mia schiena posava contro il suo petto e la sue braccia stringevano la mia vita.

"So di non essere granchè con queste stronzate.. non so nemmeno come chiamarle" deglutì, iniziando ad attorcigliare una ciocca dei miei capelli intorno al dito.
"E non so come fare a dimostrarti che le mie parole e le mie azioni di prima erano vere"

Mi fermai un secondo, ragionando su quell'ultima frase. Ci pensai a lungo, e in un certo senso lo capii. Non ero mai stata brava nemmeno io con quelle cose.

Non ero mai stata in grado di confessare a qualcuno che mi piacesse. Fin da quando ero piccola.

In quel momento, mentre il mio sguardo era immerso nella neve e il mio corpo riscaldato dal suo, lo compresi.

"Sai" gli dissi, sfiorando con le mie dita la mano con cui faceva roteare la mia ciocca.
"In un certo senso è ironico. Nemmeno io sono mai stata brava con queste stronzate"
"Davvero?"
"Già. Mai stata capace di confessare alcun tipo di sentimento a nessuno. Per non parlare del fatto che impiegavo letteralmente mesi a capire se mi interessasse realmente qualcuno"
Senza vederlo lo immaginai sorridere.

"Capisco benissimo che intendi"
Mi accoccolai ancora di più sul suo petto, rigirandomi tra le dita il suo anello.

"Sono felice di non dover forzare le cose" dissi poi piano, più a me stessa forse che a lui.
"Anche io" sussurró lui, altrettanto piano.

"Lo sai che all'età di otto anni un bambino mi confessó di piacergli?"
"Stai cercando di farmi ingelosire Tocket? Perchè sai un marmocchio di otto anni non è che mi interessi così tanto"

"Sta zitto e lasciami finire" gli dissi tirandogli uno schiaffo leggero sul braccio.
"Dicevo, quando me lo disse -eravamo a pranzo al tavolo della scuola- io mi alzai e gli rovesciai un bicchiere d'acqua in testa"

Draco mi staccó leggermente per guardarmi.

"Tu cosa?"
"Si! Ma la cosa più buffa è che a me quel bambino piaceva. Ma ero stupida e mi sono fatta prendere dal panico"
Mi scappó una risatina e l'immagine di quel ricordo mi riaffievolì in mente.
"Eri una bambina strana" disse lo splendido ragazzo biondo alle mie spalle, ridendo anche lui.
"Oh si lo so. Ero parecchio strana" lui sorrise scuotendo la testa, e mi riportó accovacciata tra le sue braccia.

She's just a girl || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora