Draco non ebbe nemmeno il tempo di richiamare a se le poche forze che gli erano rimaste, che un fastidioso trambusto di risa e grida scoppiò al di fuori del portone di Hogwarts. I lampi di luce avevano ripreso a volare, eppure questa volta sembravano non aver intenzione di distruggere e annientare, ma bensì di... festeggiare.
Il biondo lanciò un'occhiata alla sua ragazza, cogliendola nel momento in cui, svegliata dai rumori, si stava alzando dal lettino. Draco fece scorrere lo sguardo sui presenti, e il volto di Piton, così come quello della McGrannit, pareva impassibile.Silente se ne stava lì, in un angolo, a sfiorarsi la lunga barba bianca e a osservarlo da dietro quei suoi piccoli occhiali a mezzaluna. Quando i loro occhi si incrociarono, Draco vide una sorta di accettazione negli occhi dell'uomo.
Poi, si ricordò delle parole di Harry.Si tirò su da terra, afferrando la bacchetta, e si diresse a grandi passi verso l'uscita.
E così d'un tratto, come se risvegliati, ogni anima ferita e danneggiata in quella grande sala vuota e silenziosa si mosse, lo sguardo duro e provato, ma pronto per affrontare l'ennesima battaglia. Pronto, per vincere la guerra.
Se avessero saputo, però, quello che avrebbero visto una volta arrivati in cortile -l'origine di tutti quei rumori-, i loro cuori non si sarebbero riempiti in così poco tempo di consapevolezza di vincere.
Mentre l'aria era immobile, mentre tutti giungevano fuori, mentre Bellatrix Lestrange rideva di pura e malvagia gioia e mentre Lord Voldemort ammirava l'aurea di morte attorno a se, vi era solo una persona al centro del pavimento in pietra.
O, per meglio dire, un gigante.Hagrid, il viso sporco e quella sua caratteristica scintilla negli occhi scomparsa, tremava. Non per il freddo, ne per la paura. Tremava per ciò che era accaduto, per il dolore della perdita di colui che aveva sempre considerato come un figlio. Colui che aveva preso in braccio tra le fasce, quando aveva solo pochi mesi, e che aveva visto crescere anno dopo anno con un amore negli occhi mai visto prima.
Colui che ora era lì, in braccio a lui come tanto tempo prima, ma così brutalmente diverso: un corpo freddo, un viso pallido, gli occhi chiusi.Harry Potter era morto.
-Più il cortile si riempiva, più pareva che i cuori si svuotassero di qualsiasi tipo di speranza.
Il prescelto, colui che avrebbe dovuto salvare il mondo magico, il ragazzo che aveva sconfitto Voldemort quando neppure aveva un anno, era morto.Morto.
E con lui, qualsiasi tipo di speranza.
Beth si fece avanti tra la folla di visi spettrali, zoppicando appena, fino a giungere alla destra del corpo freddo e immobile di Draco. Osservò prima i suoi compagni, poi il Signore Oscuro, ed infine i suoi occhi caddero su Harry.
Il ragazzo che l'aveva sempre sostenuta, che le era stato accanto nonostante la stupida rivalità tra case, che aveva lottato con lei e per lei nella ricerca dei suoi poteri ora era lì, immobile, l'energia vitale strappata via dall'egoista desiderio di potere.
Come a rispecchiare ciò che tutti provavano una ragazza, capelli rosso fiammante e volto sporco di sangue avanzò di qualche passo, un grido gutturale le scavò la gola: Ginny Weasley abbandonò tutte quelle lacrime che aveva sempre trattenuto, lasciandosi a nudo assieme ai suoi sentimenti.
E come se gli fosse stato tirato uno schiaffo in pieno viso, Ron Weasley si ritrovò a fare la stessa cosa. Nell'arco di un'ora aveva perso le persone più care a lui al mondo, coloro per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di renderli felici.Non c'era viso non scosso da quello che stava accadendo, e le mani della ragazza uscita vittoriosa dal duello iniziarono a tremare per la rabbia: non era giusto, nulla di quello che era accaduto era minimamente giusto. E Silente se ne stava lì, come se quello fosse qualcosa di perfettamente normale. E Piton non mostrava alcuna emozione, nonostante fosse appena morto il figlio della donna che aveva sempre amato. Perchè si, lei e Draco lo sapevano, sapevano oramai tutto di Severus Piton. L'unica colpita veramente sembrava Minerva, i cui grandi occhi vetrei piangevano fredde lacrime amare.
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She's just a girl || Draco Malfoy
FanfictionCi sono storie di fantasmi che raccontano di principesse, e storie di principesse che raccontano di fantasmi. Questi, specialmente se del passato, possono stravolgere la tua realtà. Beth è al sesto anno, la necessità di ricominciare: il futuro però...