𝑁𝑜𝑛 𝑝𝑖𝑢̀ -54

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Il giorno successivo Beth ebbe il secondo allenamento con Draco. Era, comprensibilmente, agitata come la prima volta. Ma non per l'ansia di fare una brutta figura o di sbagliare qualcosa, bensì aveva la paura di toccare un qualche tasto dolente che innescasse una pericolosa reazione nel principe delle Serpi.

Temeva, più di tutti, di farlo arrabbiare. Infondo era pur sempre il ragazzo che aveva amato e che, nonostante tutto e nonostante cercasse di nasconderlo a se stessa, amava ancora. E non voleva ferirlo o vederlo triste. Voleva vederlo sfacciato, orgoglioso di se, fiero dell'uomo che era.. come un vero serpeverde.

Mentre camminava verso la stanza delle necessità, però, si ritrovò a pensare se effettivamente lui fosse mai stato così.
E arrivó alla conclusione che no, quello non era il vero Draco. Non il Draco che lei aveva conosciuto.
La versione spavalda di lui, quella fredda, apparentemente indifferente e tutto e tutti e che si divertiva a veder gli altri soffrire era solo ed usclusivamente la maschera che il ragazzo indossava quotidianamente.

E Beth non riuscì a capire se quello che voleva fosse che, durante i loro allenamenti, lui quella maschera la buttasse o, al contrario, la tenesse ancora più stretta.
Cosa voleva esattamente?
Non lo sapeva.

Sapeva però che voleva tenerlo al sicuro. Che voleva rivederlo e riaverlo quando sarebbe stato possibile. Che, infondo, voleva lui.

Lui e tutte le sue emozioni, i suoi scatti d'ira, i suoi baci, le sue parole, i suoi pensieri, le sue opinioni, il suo amore per la lettura.. semplicemente lui.

Beth scosse la testa.
Ora siete lontani. Ricordò a se stessa.

Lui aveva innalzato il muro, e lei aveva contribuito. O forse era stato il contrario?
Non lo sapeva.. non ne aveva la certezza.

L'unica cosa sicura era che quel muro, solido e apparentemente invalicabile tra loro, era presente.
E non sarebbe crollato tanto facilmente.

Draco era già all'interno della stanza delle necessità, intento a sistemare le ultime cose.
Non era certo che la ragazza sarebbe venuta e, certamente, non l'avrebbe biasimata se avesse deciso di dargli buca.
D'altronde, avevano un rapporto così strano in quel momento.

Mentre il biondo era intento a sistemare la cravatta della divisa, il portone in legno massiccio si spalancó, rilevando l'esile figura di Beth. Tra le mani stringeva alcuni libri presi in prestito dalla biblioteca, volumi consigliatogli esclusivamente da Piton.
Già, il giorno dopo avrebbe avuto allenamento anche con lui..
Beth sospiró al solo pensiero.

Draco stava per fare una battuta del tipo "Non abbiamo ancora iniziato e già sbuffi?". Aprì leggermente la bocca, ma non ne uscì nulla. Non poteva permettersi tutta quella confidenza.

Doveva starle lontano.

Sii un Malfoy.
Le parole di Lucius risuonavano chiare e precise nella sua testa.

Beth sistemò le sue cose su una sedia li vicino, avvicinandosi di qualche passo al ragazzo. Non sapeva bene cosa dire.
"Bene, oggi lasceremo stare la tua mira. Sicuramente la riprenderemo ma l'ultimo allenamento ti ha migliorata molto. Ci sono solo alcune piccolezze da aggiustare, ma lo faremo quando saprai anche difenderti"
Beth annuì, posando il mantello vicino alle sue cose.

"Oggi proveremo i tuoi riflessi e la tua capacità nello schivare i colpi. È abbastanza semplice. Come vedi, nessun manichino. Ti lancerò semplici fatture di minimo danno e tu dovrai schivarle"

Beth schiuse le labbra per porre una domanda, ma Draco la precedette.
"No, senza l'utilizzo di uno scudo. Oggi sarà solo una questione fisica, devi imparare a muoverti agile e veloce. E, soprattuto, in maniera imprevedibile. Coraggio partiamo"

She's just a girl || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora