12; SENZA RAGIONI

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Due ore chiusa a guscio in un angolo della camera a piangere e dare sfogo a tutto il mio dolore e la mia rabbia.
Gli occhi ormai gonfi, il trucco tutto rovinato, la testa pulsa forte e alla fine di tutto questo sono senza voglia né forza.
È arrivata sera, abbiamo cenato e Bo non si è più fatto vivo, ha detto che si sarebbe trattenuto di più al Boars Nest con Cooter e dopo cena avrebbe fatto ritorno.
Si era capito che ha passato il pomeriggio con quella gallina, può stare con chi vuole. Ma deve smetterla di trattarmi come una pezza da straccio, perché sto cercando di contenere la mia rabbia in tutti i modi ma se continua così e la mia pazienza si esaurisce allora temo che sarò costretta a tirare fuori il lato peggiore di me!

Sono più di tre ore che mi rigiro continuamente nel letto nella speranza di trovare una posizione comoda, pensieri su pensieri disturbano il mio sonno e mi fanno stare costantemente agitata.
È mezzanotte passata, la casa regna nel più totale silenzio. Bo è tornato verso le dieci, io fortunatamente ero già in camera non avevo nessuna voglia di vederlo.
L'unica soluzione è andare in cucina, mandare giù un bel bicchiere di acqua e tornare a letto cercando di non pensare più a nulla. Facile a dirsi.

Arrivo in cucina cercando di fare il meno rumore possibile, afferro il bicchiere e mi avvicino alla finestra del salotto dove si può ben notare la chiara notte. Adoro da sempre, quando non riesco a dormire, guardare la natura allo scuro. Come se avessi più modo di dare libero sfogo ai miei pensieri, chiudermi nel mio guscio e staccare dal mondo reale per un po'.

Mi porto con me sempre delle paure che non riesco a demolire, ad esempio come sta succedendo ora con quel lunatico di Bo, di sentirmi sempre inferiore a tutti. Quella di troppo, quella che sembra agli occhi di tutti solo menefreghista e acida. Quella che non ha bisogno di compagnia, di una persona che per una volta la faccia sentire importante per qualcuno. Quella ragazza che sembra stare sempre bene, perché ogni giorno cerca un motivo per sorridere sempre cercando di non far male a nessuno.
Sono solo stanca!

BO

Nuovo giorno a Hazzard, il sole sembra essere protagonista della giornata. Questa notte ho dormito si e no quattro ore, mentre stavo rientrando in camera allo stesso tempo Alison sta rientrando nella sua. Mi ha visto, ci siamo guardati negli occhi, non era uno sguardo di sfida o di odio. Vuoto. Non ho visto nulla, solo il vuoto.

<<è andata bene ieri con Scerily?>>la voce di Luke mi distrae dai miei pensieri appena metto piede in cucina.
<<si e per soddisfazione la tua curiosità, ti dico che non è successo quello che tu pensi. Non abbiamo fatto niente.>>
<<per quanto ancora vuoi andare avanti così, Bo?>>

<<Fin quando avrò voglia di divertirmi, E per ora non ho nessuna intenzione di smettere. Dove vuoi arrivare Luke?>>
<<Te lo dico perché non so che problemi hai con Alison ma sta di fatto che devi darci un taglio Bo, e con questo sono d'accordo anche Zio Jesse e Daisy. Per non dirti in che condizioni è lei.>>

<<Lo dici come se fosse in fin di vita, Luke. Poi ha cominciato lei..non gli va mai bene niente, c'eri anche tu. Non mi lascio intimidire da una ragazzina>>
<<Alison ha rischiato un'altro attacco di panico, Bo. il dottore gli ha prescritto un calmante, neanche questo riesci a comprendere?>>quasi urla Luke.

Mi pietrifico sulla sedia appena elaboro le sue parole; lei è stata di nuovo male. Io l'ho fatta stare male, è stata male per causa mia.
In fondo io è lei non siamo in buoni rapporti, finiamo sempre con il litigare ma temo che questa volta entrambi ci siamo spinti un po' oltre con le parole.
<<Nipote, io non so perché non andate d'accordo. Ma voglio ricordarti che lei ora è ospite qui, suo padre mi ha dato la sua completa fiducia. Io non voglio sentire ne assistere a altre litigate con te e Alison, quindi trovare un modo per mettere una pietra a tutto questo e cercare di andare d'accordo. Alison è una brava ragazza, tutti ci siamo affezionati a lei..è arrivato il momento che cominci a capirlo anche tu!>>

Le parole di Zio Jesse mi danno da riflettere, come sempre. Ma non so perché mi comporto così con lei, non mi è mai successo di essere così scontroso con una ragazza..anzi. Ma Alison non si lascia abbindolare e mi risponde a tono, forse è questo il movito che ci porta a non andare d'accordo.
Quando si era sentita male, mi sono preoccupato molto però davanti a lei ho preferito fare l'indifferente, come se non mi avesse toccato minimamente.
La lettera che ha ricevuto dal suo ex, si l'ho letta da cima a fondo, e quello mi ha fatto capire che io dovevo stare lì affianco a lei aspettando che si riprendesse. Poi si è svegliata, siamo tornati nemici come prima.

<<Buongiorno a tutti>>la sua voce ancora assonnata mi riporta alla realtà, entra in cucina con il suo solito passo elegante e vestita sportiva.
Prende posto a tavola proprio di fronte a me, tiene lo sguardo basso impegnata a preparare la sua tazza di caffè e per cercare di non incrociare il mio sguardo.

<<Buongiorno, come ti senti?>>chiede Luke, lasciandomi un'occhiata di sottecchi. Chiunque capirebbe che si riferisce alla scenata di ieri.
<<Bene, respiro ancora..grazie!>>risponde e poi punta i suoi occhi profondi, seri, contro i miei senza emozioni.
Ora rivedo lo stesso sguardo che ci siamo rivolti questa notte quando sono uscito dalla camera, vuoto. Ma lei vuole farsi mostrare forte e sicura, dietro alle cattiverie che ci siamo letteralmente spuntati in faccia davanti a Zio Jesse.

<<Bene, per qualsiasi cosa puoi chiedere a noi.>>parla Zio Jesse.
<<Grazie Zio Jesse, tra poco pensavo di andare in paese fare due passi così passo alle poste per vedere se papà mi ha mandato qualcosa.>>
<<Oppure Simon...>>do voce ai miei pensieri, le occhiatacce da Luke e Zio Jesse mi confermano che era meglio se stavo zitto.

<<Certo perché no, hai qualcosa in contrario? Infatti oggi appena tornata dal paese pensavo di chiamarlo.>>afferma con un sorriso di sfida.
<<Certo che no, fai quello che vuoi non sarò di certo io a impedirlo. Mi sembra di averti già detto che mi sei completamente indifferente!>>affermo serio.

Però se penso a lei con questo Simon, ammetto che c'è qualcosa che mi tocca.
La lettera, quella dannata lettera!





~spazio autrice~
Salve a tutti, ecco un nuovo capitolo.

Che dite dello strano comportamento di Bo?
Sappiamo che ha letto la lettera che Simon a Alison, e Bo sembra rendersi conto di allentare la tensione tra lei e la nuova ospite in casa Duke.

Come sempre vi ricordo
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Spero vi piaccia!

Un bacio😘

Non oltre il confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora