51; PASSIONE A RISCHIO SENZA FRENI

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<<Dai Bo, accellera abbiamo Rosco dietro.>>
Siamo a una delle solite giornate, in fuga dalla legge perché a quanto pare Boss ne sta combinando un'altra delle sue a danno nostro.
<<e Inos davanti. Se la sono studiata bene questa volta.>>
<<Boss sta tornando combattivo a quanto pare..sai mi sembrava strano che per una settimana non abbiamo avuto guai.>>afferma il cucino di fianco a me.

Sterzo a destra per evitare di scontrarci con Inos ma lui ovviamente non riesce a evitare il tamponamento con Rosco, che subito scende dalla macchina e fa le solite prediche.
<<tutto regolare..almeno per loro. Dai ora torniamo alla fattoria, Zio Jesse ci starà sicuramente aspettando.>>
Rimetto in moto e mi immetto sulla strada per la fattoria, questa notte ho dormito poco questa breve fuga in macchina da Rosco mi ha dato un po una svegliata.

Alison non mi parla da tre giorni, a tavola ci rivolgiamo solo qualche sguardo di parole non dette. Ogni sera combatto con la voglia di dormire con lei subito dopo mi appaiono le immagini di lei e Simon insieme e la rabbia sale.

Tornati alla fattoria nessuno si vede in giro, tutto è silenzioso strano il furgoncino e la Jeep sono qui ma Zio Jesse e Daisy nessuna traccia.
Guardo Luke sospetto anche lui sembra avere dei dubbi a proposito.
<<Non ti sembra strano Luke?>>
<<Ma forse ci stiamo preoccupando per nulla, dai andiamo dentro e vediamo.>>afferma mentre fa un cenno con la mano di seguirlo.
Spero che abbia ragione lui come quasi tutte le volte.
Infatti sono entrambi in cucina, fin qui nulla di strano ma c'è qualcosa che mi turba e non so perché ma credo che non sia nulla di buono.

<<Ragazzi..>>inizia Zio Jesse.
<<dov'è Alison?>>domando notando subito la sua assenza.
<<proprio qui.>>parla una voce sconosciuta, un uomo esce dalla nostra camera, tiene Alison per un braccio mentre con l'altro gli tiene puntata la pistola alla schiena. È un galeotto.
<<Bentornati ragazzi sapete pensavo di non riuscire a fare la vostra conoscenza, ci avete messo molto.>>parla l'uomo con cattiveria.
Guardo Alison e c'è un dettaglio che colgo subito. Ha la maglietta strattata sulla spalla, appena mi guarda il suo sguardo terrorizzato per un attimo lascia spazio a un sorriso di sollievo.
<<lasciala andare. Adesso.>>dico a denti stretti.
<<È la terza volta che cerca di scappare, ho finito la pazienza.. la prossima volta non gli andrà bene.>>
Con una spinta la lascia andare, io la prendo al volo.

Da Alison mi sarei aspettato una reazione, non riesce a stare con le mani in mano ma questa volta si sta esponendo troppo.
<<Adesso vedere di stare buoni tutti quanti, altrimenti il primo che cerca di fare il furbo sparo davvero.>>
Urla il galeotto tenendo la pistola puntata verso l'alto, mentre ho Alison tra le braccia ancora un pò scossa, gli avvolgo le mie braccia intorno ai fianchi e gli lascio un bacio sulla testa.
Per adesso non dico niente, so che lei facendo la coraggiosa si è anche spaventata a morte. La voglia di rimproverarla non mi manca ma adesso questi minuti da soli voglio tenerla stretta e convincermi che sta bene.

Mi siedo sul divano e trascino Alison sulle mie gambe per averla piu vicino, lei subito mette il viso nell'incavo del mio collo con una mano stringe la mia camicia in un pugno. Lei non è l'unica a essersi spaventata, vedere la sua maglietta strappata mi viene un brivido di terrore.
<<Stai bene?!>>
Le dico piano mentre alzo il suo viso così da guardarla negli occhi, cercando di rimanere serio, ma il suo sguardo mi provoca uno strano calore al petto.
<<Si, menomale che siete tornati. Ci è mancato poco.>>
Parla lanciando uno sguardo al galeotto che tiene sotto tiro Daisy Zio Jesse e Luke mentre preparano il pranzo.
<<Sei coraggiosa, ti sei esposta abbastanza. Poteva farti fuori sul serio.>>affermo con tono di rimprovero.

<<Non sono riuscita a trattenermi.>>
Tengo un braccio dietro la sua schiena mentre lei si mette a cavalcioni su di me, rende più difficile mantenere il controllo. Appoggio la fronte alla sua, i nasi si sfiorano, occhi dentro occhi.
<<Troveremo un modo per uscirne.>>
Afferro il suo viso con entrambi le mani, le labbra quasi a sfiorarti e il respiro viene meno.
<<Non ti prometto niente. Piuttosto tu cerca di non farti ammazzare, ti conosco e so che agisci senza riflettere. Fa attenzione.>>

Porta le braccia dietro il mio collo, con un sospiro bollente.
<<Se me lo dici con quello sguardo Parker, non posso dirti di no>>
Incredibile come anche in questo momento dove un pazzo scappato di galera può fare di noi qualunque cosa, siamo riusciti a creare un'atmosfera bollente.
<<Attento biondo, vuoi dire che non riesci a resistermi?!>>Si sporge fino a far sfiorare le labbra con le mie poi si tira indietro, lo sta facendo per tentarmi ma so benissimo che lei è nelle mie stesse condizioni.
La voglia di assaporare quelle labbra mi fa dimenticare persino in che condizioni siamo adesso, ci siamo accerchiati dal fuoco della passione.

<<Sei sicura che non sei tu quella che non riesce a resistermi, Parker?>>
Sussurro a corto di fiato.
Appoggio le mani su suoi fianchi e sento subito la pelle scaldarsi al mio tocco, lo sguardo che slitta tra i suoi occhi e le labbra carnose al punto giusto. Il suo profumo mi inebria le narici, mi fa perdere lucidità.
<<Quello messo peggio sei tu, Bo Duke.>>ribatte distratta.
Come posso dargli torto?!
Si rannicchia contro il mio petto, tornando nella posizione di prima. Gli accarezzo la testa, con la mano libera afferro la sua e intreccio le dita.

Il galeotto viene verso di noi, la bolla scoppia.
<<Voi due, piantatela di fare i piccioni innamorati, andare in cucina e sedetevi a tavola. Muovetevi.>>
Urla tenendoci la pistola puntata contro, la mia irritazione sale.
Alison si alza in fretta dalle mie gambe e io dopo di lei, aumentando la stretta della mano nella mia.
Raggiungiamo gli altri in cucina è prendiamo posto a tavola dove siamo costretti a scioglierci perché siamo messi uno di fronte all'altro, prima di lasciare la mano mi guarda ansiosa, non vorrebbe interrompere il contatto perché per lei sarebbe come congelare di nuovo i nostri sentimenti.

Accenno appena un sorriso per rassicurarla, la mia mente è rimasta ancora a due minuti fa sul divano, sono sincero se non ci fosse questa situazione folle non credo sarei riuscito a fermarmi e lo stesso lei.
<<Va tutto bene.>>
Sussurro all'orecchio per ricordargli di restare al suo posto e non fare mosse avventate, mi fissa e va a sedersi vicino a Luke senza interrompere lo sguardo dal mio, io prendo posto vicino a Daisy.
Ci è mancato proprio un filo per il bacio che ci siano negati ma che ha fatto confermare ulteriormente i sentimenti che provo per lei in un momento di prigionia del tutto folle.




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