«Signor Hogg, andiamo dritti al dunque. Io devo ripartire, ho l'aereo domani mattina..sono venuto qui per salutarla e per dirle che mia figlia resta qui ad Hazzard mentre io continuo con i miei viaggi di lavoro.
Visto che lei è il commissario della contea mi sembrava opportuno avvertirla che per un po' di tempo Alison sarà una sua concittadina.»Appena finisce di parlare tira fuori un blocchetto dalla tasta interiore del suo completo elegante nero, tira fuori la penna e scrive la bella somma di 50.000 dollari. Mette la firma in basso, ripone la penna e continua il suo discorso.
«Inoltre ci tengo a dire che lei non deve preoccuparsi di nulla, ho già pensato tutto io per mia figlia. Se in caso dovessero esserci dei problemi lei sa come, dove e quando contattarmi. Ma comunque tengo al fatto voglio lasciare libera mia figlia, perciò voglio la vostra piena collaborazione per fare in modo che si senta a suo agio...Ormai è grande abbastanza da cavarsela da sola ma comunque pretendo la vostra massima attenzione, anche se sono già di non dovermi preoccupare di questo. Lei è rimasta molto affascinata da questo paese così..particolare e ho pensato che questo era il posto ideale per lei!»Conclude strappando il foglio e lo consegna a Boss Hogg che lo afferra tutto contento, alzo gli occhi al cielo. Santo cielo se ci mette con i soldi allora si che ora non la smetterà più di chiedere e rompere le scatole.
«Oh ma questa è una bella notizia, può stare sicuro che sua figlia si troverà bene qui. Di certo le attenzioni non gli mancheranno, mi fa molto piacere che lei abbia deciso di lasciare sua figlia nel mio paese.»parla infilando l'assegno nella tasca della giacca bianca.«Bene, sono sicuro che non mi deluderà. Ora se ci scusate, noi andiamo. Abbiamo ancora delle cose da sistemare.»ci alziamo contemporaneamente, subito mi avvicino alla porta e sento dei bisticci che provengono da di là.
Anche Rosco sembra aver sentito lo stesso, si precipita subito fuori e intervenire.
«Ah molto bene, dovevo immaginare che eravate voi a fare questo baccano. Sempre i soliti Duke, allora..che siete venuti a fare?»urla come rimprovero cercando di fare il grande, mi faccio avanti uscendo allo scoperto seguita da papà e Boss.Appena li raggiungo posso ben capire di che Duke si tratta; Daisy e Jesse Duke. Sono davanti a me che discutono con Rosco per i soldi dell'ipoteca sulla fattoria.
«Mi dispiace Jesse, ma il tempo è scaduto. Sono le undici ppassate siete in ritardo e questo vuol dire che non prenderò i soldi!»
«invece tu li prendi, anche se non vuoi Rosco. Poi non siamo affatto in ritardo, sono le undici e dieci noi siamo arrivati due minuti prima delle undici precise e Inos ha preso i soldi senza fare storie»ribatte seria Daisy.«ha ragione sceriffo, ho controllato anche io l'orario erano le undici precise quando mi hanno consegnato i soldi.» santo Inos.
«Ecco, quindi sei tu nel torto Rosco.»precisa Jesse.
A quel punto cala un silenzio assordante tanto che Boss prende parola mentre avanza verso Jesse e Daisy che si girano verso di lui e notando anche noi.
«Va bene Jesse, Rosco prendi i soldi e facciamola finita. Ho cose più importanti da sbrigare piuttosto che pensare a voi, ora potete anche andare!»«aspetta un'attimo...ma lei non è John Parker?»domanda Jesse incredulo e al suo fianco anche Daisy rimane un po' perplessa mentre ci osserva con attenzione.
«tu seu Alison, se non ricordo male.»parla la ragazza, finalmente qualcuno che si accorge di me.
«Si sono proprio io..Ciao Daisy.»la abbraccio in segno di saluto, faccio lo stesso con Jesse. Già mi sento a casa!
«salve, signor Jesse.»mi stacco dall'abbraccio e saluto in modo cordiale, altrimenti dopo chi vuole sentire le prediche di mio padre.«che sorpresa, non vi aspettavamo così presto!»parla Daisy ancora tutta contenta che viene interrotta di colpo da Boss.
«Si si, ora che vi siete rivisti voi Duke potete anche andare. Signor Parker se lei mi può concedere un minuto, voglio parlare di una cosa.»si rivolge a mio padre tutto frettoloso. Io che ero già vicino alla porta, pronta ad andarmene..mi tocca fare ddietrofront, quanto è pesante!
STAI LEGGENDO
Non oltre il confine
ActionCi troviamo sempre nella spericolata contea di Hazzard in Georgia. A comando del paese c'è Jefferson Davis Hogg,chiamato da tutti come J.D.Hogg o semplicemente Boss Hogg. L'uomo più imbroglione e disonesto,il quale qualsiasi attività è sotto il suo...