49; DISTRUGGERSI PER AMORE

41 1 3
                                    

ALISON

Mi rigiro tra le lenzuola da ore ormai, nella speranza di sentire Bo rientrare a casa, ed è mezzanotte passata.
Dopo quel che è successo oggi pomeriggio lui è andato via di nuovo con Luke, che nel frattempo si era fatto riaccompagnare da Cooter alla fattoria, perché avevano problemi con Rosco..come sempre. Poi stasera dopo cena ho sentito dire da Daisy che sarebbe stato fuori stasera per festeggiare la vittoria di oggi al Boars Nest, ancora, con Scerily per giunta.
Non ci siamo più parlati, a tavola questa sera ci siamo solo scambiati qualche sguardo stanco, e io ho dovuto combattere contro la mia voglia di sentire di nuovo, le sue labbra sulle mie.

Scivolo in un dormiveglia confuso. Il mio incontro con Simon, chiusi in una stanza un letto, i vestiti sul pavimento. L'altro Scerily e Bo seduti al Boars Nest con i loro bicchieri di birra che parlano e ridono come se nulla fosse scambiandosi anche qualche bacio.
Poi ci siamo io e lui, come oggi, catturati in un momento disperato, le labbra sulle sue mentre le sue braccia mi avvolgono e mi fanno sentire al sicuro e poi tutto finisce.
Passo da un sogno all'altro senza svegliarmi del tutto.

Quando apro gli occhi a fatica vedo solo la stanza immersa nel buio e chiudo di nuovo le palpebre cercando di immergermi nel sonno.
Quello che succede dopo è il momento peggiore. La porta della camera si apre e una figura appare sulla soglia nella penombra tra la luce del corridoio e il buio della mia camera. Deve essere lui, può essere solo lui che a quest'ora entra in camera mia, come ha già fatto una volta alle quattro di mattina.
Mi chiama sottovoce, vorrei rispondere ma le labbra non si muovono. Lui muove die passi verso il letto, sento che si avvicina, poi si china su di me. Fa un respiro profondo, resta fermo per non so quanto tempo.
Con una mano mi accarezza la guancia piano, mi sposta i capelli dal viso.

<<Alison..dormi?>>un sussurro delicato.
Mi muovo un po, cercando di svegliarmi.
No non dormo, resta vicino a me, non andartene. Ti voglio vicino.
Resto distesa sulla schiena, le sue dita si infilano tra i miei capelli mentre si siede sul bordo del letto. Faccio uno sforzo, muovo il braccio per permettere alla mia mano di poggiare sulla sua intrecciando le dita alle sue.
<<Alison..>>mormora.
<<Mi manchi.>>la mia voce sembra lontana, come se non fossi io a parlare.
<<Anche tu mi manchi piccola..non sai quanto.>>

Deve essere un sogno, per forza, frutto della mia fantasia. Lui non è qui ma più il sentimento si intensifica e più sento la sua mancanza e la voglia di volerlo sempre vicino.
Poi d'un tratto, si abbassa su di me e si impadronisce delle mie labbra, con delicatezza e il desiderio dentro di me si riaccende.
Sto sognando. Non è veramente qui. Non sta succedendo davvero.
Sembra tutto così reale, il suo calore, le labbra che non smettono di assaporare le mie, lui che tiene stretta contro il suo petto quasi a proteggermi.

Interrompe il bacio e si distende di fianco a me, mentre il materasso si abbassa sotto il suo peso. Tiene un bacio sempre intorno alla vita, fa appoggiare la mia testa nel suo collo e appoggia le labbra sulla fronte.
<<Ci sono io con te.>>mormora piano.
Non posso non amarlo. Anche se tutto questo è sbagliato.

********
Nuovo giorno, nuova alba, ma stesse sofferenze.
Sette di mattina, io sveglia gia da un'ora, ancora in pigiama esco dalla camera e subito dopo esco dalla porta sul retro per sedermi sul dondolo che c'è appena usciti.
I pensieri vanno sempre lì, a lui, a ieri, a questa notte.
Ho capito che non stavo sognando, lui era lì, si è sdraiato vicino a me, mi ha baciato e mi ha tenuta stretta a se tutta la notte. Poi ovviamente stamattina quando ho aperto gli occhi lui già era andato via.
Per non far sospettare nulla allo zio.

Tutto questo mi provoca rabbia adesso.
Si perché ogni volta che proviamo a mostrare i nostri sentimenti, troviamo sempre una scusa per far crollare tutto.
Mi distrugge e poi scappa con l'altra.
Lui ieri sera è stato con Scerily, ha scelto di starmi lontano, farci a pezzi ancora.
Di non amarci.
Di non amarmi.
Anche io ho fatto la mia parte, sono stata con Simon..volevo distrarmi senza pensare a lui. È stato un grosso sbaglio. Più ero con Simon e più volevo che ci fosse il biondo al posto suo.
Come si interpretare tutto ciò? Desiderio? Ossessione?

Io ero sveglia lui dopo quando e tornato dalla serata con la sua amica e poi è tornato da me mentre fingevo di dormire, di odiarlo, di non volerlo lì. Ma la realtà la conosciamo tutti benissimo.
<<Buongiorno Alison..già sveglia?>>
La voce di Zio Jesse mi distrae, mentre si siede vicino a me.
<<Si, ieri sera sono crollata presto a letto. Ero un pò stanca.>>
Non è vero. Aspettavo lui.
Tengo lo sguardo dritto davanti a me e nella mia visuale appaiono i ragazzi mentre sono concentrati a trafficare con il motore del Generale Lee.

Il mio sguardo cade su di lui, senza maglia, senza camicia la sua risata giunge alle mie orecchie cosa che mi porta a sorridere anche a me.
Si allontana e lascia il cugino continuare da solo mentre lui si dirige verso di noi, la mia agitazione si fa sentire. Non lo voglio vicino. Dopo quello che è successo ieri non riesco a guardarlo negli occhi.
<<Bene, torno dentro a fare colazione. Ho una certa fame stamattina..>>mi alzo di scatto cercando di non far credere che in realtà è una menzogna.
Non ho fame, per nulla. Sento lo stomaco sotto sopra, i crampi da stanotte.

Ma non voglio chiudermi in camera come una malata e poi lasciare a lui la soddisfazione di vedermi distrutta per ciò che è successo ieri, la cosa peggiore è che non riesco a definirlo uno sbaglio.
Non lo era.
Era amore. Disperato,si. Ma vivo.

Raggiungo la cucina, prendo da una mensola la tazza per il caffè e due biscotti. Non mi è passato ancora il sonno, i pensieri mi assalgono di continuo restare a letto sarebbe inutile.
Le lacrime però non cessano ma io non voglio distruggermi per lui, ancora.
Non siamo destinati a stare insieme..tutto questo che stiamo creando e solo finzione, noi nella realtà siamo solo Bo e Alison.
Due ragazzi che non si sopportano.
Ma che si odiano.

Nient'altro!



Non oltre il confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora