54; PICNIC ALLA DUKE

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ALISON

Passare un pomeriggio fuori fa proprio bene, specialmente se in mezzo alla natura. Non mi è mai capitato di fare pic nic all'aperto stile Heidi, ma devo dire che la cosa non mi dispiace, mi sto divertendo da matti.
Abbiamo già pranzato, i ragazzi si sono portati dietro oltre alle canne da pesca anche le chitarre e io, Luke e Zio Jesse siamo in pieno ascolto delle loro doti canore.

Non pensavo che a loro piacevano anche suonare la chitarra, sono molto bravi. Ma sappiamo già il mio sguardo a chi è rivolto; adesso con lo strumento sotto mano lo trovo ancora più affascinante del solito.
Non ci siamo detti molto da quanto siamo qui, per me è stato un sollievo perché adesso non ho voglia di tirare fuori argomenti che potrebbero rovinare questa giornata non dopo quelle che abbiamo trascorso mentre eravamo prigionieri alla fattoria.
Oltre a quello alla mente mi sfiorano anche quelle parole dette dal biondo questa mattina quando me lo sono trovato vicino, non so perché in fondo mi abbiamo dato così fastidio.

Di colpo sento una presenza vicino a me, una mano si appoggia sulla mia spalla poi una chioma bionda entra nella mia visuale.
<<A che pensi?>>mi domanda con la sua voce calda.
<<penso che ci voleva proprio una giornata come questa, sto bene.>>affermo sicura delle mie parole, mentre mi osserva con i suoi occhi penetranti.
<<Ti senti più tranquilla ora?>>
La sua mano che aveva appoggiato sulla spalla si sposta lungo la schiena, io sento le guance andare in fiamme.

<<Si, davvero sto bene.>>punto lo sguardo nel suo per essere sicura che mi creda. Lui non ha mai distolto lo sguardo da me, alterna dagli occhi alle labbra, mi sale una voglia matta di baciarlo.
Vedo Daisy, Luke e Zio Jesse in riva al lago alle prese con le canne da pesca.
<<Scusa per stamattina io non volevo infastidirti. Solo che ero troppo teso per tutta la situazione.>>
La sua voce calda mi riporta alla realtà, riporto lo sguardo su di lui e tutto si ferma.
<<Quindi tu mi hai baciato solo perché eravamo prigionieri da un galeotto? Ora ti sei pentito?>>domando un po delusa.

La sua espressione si fa subito seria alla mia domanda, il suo sguardo si incupisce.
<<io ero preoccupato per te. Possibile che ancora non l'hai capito?>>
Sembra quasi offeso, toglie la mano dalla mia schiena.
<<Ormai quando si tratta di te non so più che pensare.>>
Faccio per alzarmi ma non riesco nel mio intento perché vengo bloccata dalla sua mano intorno al mio braccio che mi impedisce di fare qualsiasi movimento.
<<per te è sempre più facile scappare dalle situazioni invece di affrontare il problema.>>

Colpita in pieno, tanto era inevitabile che lo dicesse perché ha ragione.
<<Me ne sono andata le volte che mi hai fatto male e mi sono sentita presa in giro da te. Ma da quando c'è stato quel bacio, ammettiamo, è cambiato tutto tra noi.>>dico tornando con lo sguardo verso il lago.
Pare che gli altri si stanno divertendo alla grande e non so sono accorti di noi, o forse hanno deciso semplicemente di lasciare i nostri spazi.
<<Si è vero, è non è stato solo uno. Alison..non sto capendo più nulla di quello che succede tra noi, so solo che ho voglia di averti vicino e non lasciarti andare.>>

Rimango abbastanza spiazzata dal suo discorso, sa essere pieno di sorprese delle volte. Ma questo conferma una cosa che anche lui sente le sente cose che sento io per lui.
<<Bo, Alison venite qui a darci una mano non abbiamo intenzione di tornare a casa a mano vuote.>>urla Luke dalla riva del lago con ancora la canna da pesca in mano, dalle sue parole non stanno avendo molta fortuna con i pesci oggi.

Mi alzo di fretta, senza dare il tempo al biondo di fermarmi un'altra volta raggiungo gli altri.
<<Non sta andando molto bene oggi eh..>>sdrammatizzare riferendomi alla pesca, vedendo i secchi vuoti.
<<Speriamo che a te con Bo sia andata meglio di noi>>ribatte Luke.
Deglutisco a corto di parole, guardo l'acqua cristallizzarsi sotto i riflessi del sole.
<<Perché come doveva andare? Non è successo nulla di quello che pensi..mi ha solo chiesto come stavo.>>

<<Ho capito non ti va di parlare, allora credo che sia il caso che inizi a fare pratica con la pesca. Può essere un ottimo antistaminico per cattivi pensieri.>>
Risponde il cugino maggiore, facendo scoppiare a ridere Daisy e Zio Jesse.
Prendo in mano la canna e cerco di assimilare tutte le spiegazioni di Luke, e i trucchetti per far abboccare i pesci.
Anche Bo decide di unirsi a noi, si mette di fianco a Daisy e la aiuta di tanto in tanto ma anche lei..come me sembra non avere molta passione per la pesca.

***********
Alla fine il pomeriggio di pesca si è concluso molto velocemente perché a quanto pare neanche oggi Rosco non ci ha dato tregua, siamo dovuti salire di corsa sul generale e sfrecciare da ogni dove per seminare il nostro amato sceriffo.
Adesso abbiamo fatto ritorno alla fattoria ma i miei pensieri sono sempre gli stessi da quando ho tagliato il discorso con il biondo.
Proviamo molte cose in comune che non vogliamo ammettere ma prima o poi dobbiamo tirare fuori la verità.

<<Alison dobbiamo parlare.>>ecco la sua voce mi chiama mentre mi dirigo verso la camera, mi rendo conto di essere senza maglietta ma ora di questo non mi importa, tiene i suoi occhi puntati su di me con ardore. Stringe i pugni lungo i fianchi cercando di trattenere l'impulso di salutarmi addosso; mi desidera i suoi occhi parlano chiaro.
Faccio dei passi verso di lui ci ritroviamo nel bel mezzo del salotto non distogliendo lo sguardo dal suo.

<<Non voglio parlare Bo, finiamo con il dire le stesse cose e a discutere senza motivo. Stamattina mi hai baciato perché eri preoccupato..ho capito adesso che altro hai da dirmi?.>>
Parlo frustata tenendocstretta la maglietta in un pugno.
Lui è immobile in ogni muscolo; le labbra schiuse ma lo sguardo incastrato sulla mia bocca.

L'istante dopo il suo busto mi viene in contro, sollevò il viso e mi trovo le sue labbra sulle mie. Una voragine tremenda mi attanaglia lo stomaco, ma maglietta mi scivola via dalle dita. Lo fisso senza fiato e lui mi guarda sconvolto, respira a fatica come se gli avessi strappato via il fiato senza motivo.
Il suo respiro si incastra in gola; di nuovo le labbra sulle mie. Le sue labbra somigliano a un velluto bollente, rimango immobile sentivo di avere quasi un mancamento. Il suo profumo mi mi avvolte come una coperta, mentre sento la sua mano infilarsi tra i miei capelli..muove le labbra sottili contro le mie perdo totalmente ragione.
Bo mi stava baciando davvero.
Il suo respiro caldo mi solletica la pelle, cerco di ricambiare con tutta l'emozione che mi scorre in corpo.
Mi ansima sulle labbra, aumenta la presa tra i miei capelli senza farmi male e io mi sento bene.

Le forze mi mancano, cado all'indietro con le spalle al pavimento mentre il suo corpo sovrasta il mio senza smettere di baciarmi.
Vorrei dirgli che lo amo che nemmeno sapevo l'istante in cui mi è entrato dentro in modo così folle fino ad ora.




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