35; PUNTO D'INCONTRO (1a parte)

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BO
<<È tutto spento, sono già tutti a letto.>>afferma Alison appena entriamo in casa.
<<Si, in fondo non è così presto. È appena passata la mezzanotte.>>mi avvicino a lei e la abbraccio da dietro, al contatto con la sua schiena sento il cuore fare un sussulto.
<<È meglio se andiamo anche noi, domani è un'altro giorno. Devo alzarmi presto ho dei lavori da finire con Luke.>>appoggio il mento sulla sua testa e cerco di assaporarmi il momento di tranquillità.

Sento che si irrigidisce tra le mie braccia, sono corso a prenderla si, l'ho portata fuori dal Boars Nest e abbiamo parlato ma non ci siamo chiariti. La questione è ancora in sospeso. Poi..poi l'ho baciata.
<<Si, meglio se andiamo a dormire non vorrei che gli altri si svegliano.>>dice scappando dalla mia presa ma io faccio in tempo a afferrarla per il polso.
<<Vai a cambiarti in bagno, lo lascio a te. Passa una buonanotte, se hai qualche problema io sono nella camera di fianco alla tua.>>
Gli appoggio le labbra sulla tempia.

Voglio chiarire la questione domani, quando siamo entrambi riposati, beh almeno ci proviamo. Questa sera sono successe tante cose che non saprei da dove iniziare, voglio essere lucido.
<<Grazie.. è buonanotte!>>

*************
Mattina presto, la prima cosa che penso e quello che è successo ieri sera.
L'ho baciata.
Lei non mi ha respinto, ha ricambiato il bacio.
Poi siamo tornati a casa e tutto si è..spento!
Mi ha parlato con un tono di voce diverso dalle altre volte, oggi ho intenzione di chiarire tutto. Costi quel che costi.

<<Buongiorno Bo, senti facciamo un giro con il Generale. Dobbiamo provare i nuovi ammortizzatori, già ho avvisato Zio Jesse.>>
Il mitico Luke, nonché il cucino maggiore, riesce sempre a interrompere i miei pensieri nel momento meno opportuno.
<<Luke ti confesso che adoro questa tua energia mattutina, ma ti prego ancora non mi sono svegliato del tutto. Devi per forza urlare?>>
<<Andiamo cugino, non ho urlato affatto. Con Alison, ieri com'è andata a finire?>>

Ecco la tanto inevitabile domanda.
<<l'ho trovata al Boars Nest, e..sono dovuto intervenire con il mio gancio sinistro.>>dico mostrando le nocche arrossate.
<<Adesso cosa conti di fare?>>
<<Meglio se andiamo a fare un giro, lei ora starà ancora dormendo..più tardi vedrò di parlargli. Poi voglio capire anche la questione di Simon non abbiamo saputo più nulla di lui, non mi piace il fatto che stia qui ad Hazzard.>>
Affermo mentre ci dirigiamo fuori, raggiungiamo il Generale e come sempre tocca a me stare alla guida.

<<Possiamo passare al municipio a chiedere informazioni a Inos, lui saprà dirci qualcosa. Almeno se è ancora dentro o no.>>
<<Non credo che sia ancora dentro, da quello che ho capito è uno pieno di soldi. Di sicuro suo padre gli ha pagato la cauzione.>>
Accellero appena siamo sulla strada sterrata, che tral'altro quella che preferisco di più, subito il rumore delle sirene giungono alle mie orecchie.

<<Spero sia la macchina dei pompieri..>>afferma Luke sapendo già chi è il proprietario che ci insegue.
<<Ma che..è quello scemo di Rosco. Chissà che vuole, non ho mai superato il limite delle cinquanta miglia.>>dico concentrato sulla strada con il piede sempre saldo sull'acceleratore.
<<Scommetto che troverà un modo per fregarci.>>
<<Ma io non glielo permetterò stavolta. Reggiti.>>affermo aumentando la velocità, già sapendo come seminarlo.

Sfreccio per le strade, portando dietro Rosco impaziente di prenderci senza riuscirci.
<<Bo, che stai facendo? Credevo volessi seminarlo..>>
<<Invece deve abboccare se vuoi prenderlo!>>rispondo sterzando tutto verso sinistra mentre Rosco finisce dritto nel fiume, piano riuscito.
<<Sta bene..possiamo andare>>

Rimetto in modo è ripercorrono strada nel senso inverso verso il paese, sento che oggi succederà qualcosa ma sinceramente ora l'unica cosa che mi preoccupa di più è chiarire la faccenda con Alison.
Le sue labbra mi hanno trasmesso la risposta che cercavo da non so nemmeno io quanto, il bacio è stato il sentimento che non vogliamo concederci l'uno per l'altro.
Forse sono io quello che non vuole concederlo, gli ho fatto male fin dall'inizio ora anche se andiamo d'accordo però non cancella il male che gli ho provocato quando era mia 'nemica', anche se in fondo io non l'ho mai considerata tale.

<<Lasciamo il Generale da Cooter.>>parla il cugino mentre faccio ingresso nel garage.
<<Ragazzi menomale che siete arrivati, ho delle novità che vi interessano.>>Ci informa il genio dei motori mentre spengo l'auto, dalla sua voce temo ci siano guai molto seri per noi.
<<Che succede Cooter?>>
<<Non è presente per voi venire qui, ho sentito Boss Hogg che ordinava a Rosco di starvi dietro ma senza arrestarvi.>>

<<Beh grazie Cooter ma non vedo la differenza, Rosco ci sta sempre dietro..>>
<<Non è solo questo, fino a mezz'ora fa sono arrivati dei tipi, con delle limousine che Boss mi ha ordinato di ripulire da cima a fondo e ha ospitato loro nell'ufficio dello sceriffo al quale gli hanno dato l'ordine specifico di non far entrare nessuno, lui compreso.>>

Spalancò gli occhi per la novità, ecco un nuovo mistero da risolvere. Guardo Luke sconcertato noto che anche lui non ha preso bene la notizia.
<<Non è finita qui, ho visto che in tutte le limousine ci sono delle armi..non parlo solo di pistole ma di armamenti che sarebbero stati sicuramente utili al sud per vincere la guerra.>>
La faccenda si complica e adesso è chiaro che tocca a noi capire che sta succedendo, con Rosco che ci sorveglia.
<<C'è una cosa che non mi è chiara, in tutto questo perché Rosco dovrebbe tenere d'occhio noi?>>domando dubbioso mentre sento un motore che si arresta davanti all'officina, che sembra assomigliare molto al macchina di Daisy.

<<Forse perché Boss sa che noi cercheremo di smascherarli e lui vuole impedircelo, semplice!>>afferma il saggio cugino.

<<Eccoci Cooter, allora che sta succedendo?>>Zio Jesse entra di corsa insieme a Daisy e Alison.
<<Si ho finito proprio ora di dirlo ai ragazzi. Le cose stanno così..>>
Smetto di ascoltarli e tengo lo sguardo fisso su Alison, che sembra non voglia guardarmi in faccia suppongo per quello che è successo ieri. Ha ancora gli occhi piccoli dal sonno questo mi fa pensare che deve essersi appena svegliata, le sue labbra catturano il mio sguardo e non posso far altro che pensare al bacio di ieri sera che non avrei dovuto dargli.

Non sarei dovuto spingermi così tanto dopo le incomprensioni che ci ha creato Scerily, e le parole di distacco che ci siamo detti ancora una volta.
Come un pugno nello stomaco.
Fa male!






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