Sbatto le palpebre per cercare di mettere a fuoco la stanza ma i miei occhi non vogliono sapere niente di aprirsi; ho mal di testa e sento tanto caldo.
Ricordo che stavo parlando con Bo quando si è bloccato il respiro e poi temo di essere svenuta, sono riuscita a mandare tutto all'aria.
<<Alison, Alison..sono qui, calmati.>>la sua voce calda che mi consola mentre il respiro accelera.
<<Bo..>>dico con voce debole.
<<Alison, respira con calma. Va tutto bene, ci sono io qui.>>sussurra piano mentre mi accarezza la testa.
<<Sento tanto caldo..credo..credo sia salita la febbre.>>sventola una mano davanti al viso per farmi aria senza risultato, il respiro sembra tornare regolare.Apro gli occhi e metto a fuoco la stanza, quando vedo dei trofei e i cartello di corse sul comò capisco di essere nella stanza dei ragazzi. Di fianco al letto Bo ha una sguardo del tutto preoccupato mentre tiene una mano stretta nella sua; punto lo sguardo nel suo e cerco di forzare un sorriso.
<<Ho avuto un'altro attacco vero?>>chiedo conoscendo benissimo la risposta. Annuisce con la testa.
<<Ti ricordi? Come ti senti?>>
<<Si mi ricordo...stavamo parlando, andava tutto bene e non capisco perché di questo malore.>>dico agitata.
<<tranquilla, l'importante è che stai bene. Il dottore è venuto a visitarti, ha detto che non è niente di grave.>><<Tu come stai?>>chiedo vedendo che il suo sguardo di preoccupazione non migliora.
<<Ora che ti sei svegliata meglio, mi sono preoccupato a morte.>>sorride sincero.
<<Bo..>>cerco di riprendere da dove ci siamo fermati, ma la paura rimane sempre lì.
<<Shh..tranquilla, cerca di dormire un pò. Parliamo dopo!>>
Ha capito che devo dirgli una cosa importante, ma adesso anche lui non è sicuro di continuare il discorso visto come mi sento.<<Resta qui, vicino a me. Ti prego.>>
Ho bisogno di dormire sapendo che lui è qui vicino a me, mentre mi tiene la mano.
<<Certo che resto qui, non me ne vado...tranquilla, però ora cerca di dormire un pò.>>
Chiudo gli occhi e sorrido, la stanchezza si fa sentire, la mia mano è ancora stretta nella sua dove lascia un bacio delicato. Lo amo.*******
Stropiccio gli occhi, stanca di dormire. Sollevò le palpebre e noto con piacere che sono ancora nella camera dei ragazzi.
<<Ben svegliata, come stai?>>una voce femminile fa irruzione nella stanza, giro lo sguardo ovunque ma lui non c'è.
<<Se stai cercando Bo, ti dico che è uscito dieci minuti fa dalla stanza perché Zio Jesse serviva una mano. Tra poco vedrai che torna, tranquilla.>>Interrompe i miei pensieri.
<<Daisy, avevi ragione. Anche papà mi ha detto la stessa cosa e lì ho capito. Bo ti ha detto qualcosa?>>
<<Mi ha solo detto che stavate parlando, quando hai iniziato a sentirti male e sei svenuta; era preoccupato a morte. Adesso cerca di metterti seduta, ti ho fatto un pò di the.>>Faccio come mi dice, afferro la tazza fumante e inizio a soffiarci sopra.
<<Sto meglio adesso, però Daisy sono così nervosa. Arrabbiata. Stava andando tutto così bene che non riesco a credere di aver rovinato tutto.>>inizio a parlare senza sosta rischiando di far rovesciare il liquido della tazza sul letto.
<<Quindi è per questo che ieri sera eravate strani a cena, questo spiega il motivo del perché lui dopo è andato via. Giusto?>>
<<Si..ci è rimasto male per come ho reagito dopo che è venuto da me e mi ha chiesto se avevo parlato al telefono con papà. Questo mi ha fatto capire che l'attacco di panico l'ho avuto perché ho paura; tutto questo mi spaventa. Sai questa mattina, quando l'ho visto in veranda lo stato in cui stava. Abbattuto, ferito..li è stata la conferma. E non so se mi sento pronta a dirglielo dopo questo..non ho paura di un suo rifiuto ma il pensiero di non riuscire ad amarlo come merita. Ci tengo così tanto a lui che temo di fargli male di continuo, non posso. Ho bisogno di lui Daisy, ma noi non siamo ancora pronti per volerci così tanto fino ad amarci incondizionatamente.>>Butto la testa all'indietro, guardo il soffitto facendo un sospiro pesante che ho trattenuto per molto.
Dire queste cose ad alta voce mi fa strano, la stretta allo stomaco non ci mette molto ad arrivare.
<<Alison, sono sicura che ti sbagli. Al cuore non si comanda, la cosa che ti consiglio io è di dirgli tutto. Tu sai che vuoi lui al tuo fianco, allora non restare ferma qui a farti le paranoie. Le discussioni ci sono anche tra innamorati, ma si risolvono insieme.>>
Qualcuno bussa alla porta interrompendo la nostra conversazione.
<<Scusate ragazze, Alison stai bene?>>domanda il cugino maggiore in mezzo alla porta.
<<Si, sto bene. Grazie Luke.>>
<<Menomale, Bo è ancora un pò scosso. Lo zio sta finendo di parlare con lui, adesso arriva. Sai ha ritenuto necessario farlo uscire un pò da qui per fargli schiarire le idee. Tu a riguardo non credo stai meglio di lui..>>Colpita e affondata. Adesso che lo sanno tutti, devo decidermi a fare qualcosa prima di perderlo veramente.
Sento delle urla provenire dalla cucina, una voce femminile quella voce che mi fa perdere le staffe ogni volta che la sento.
<<Ma che succede?>>domando alzandomi e uscendo dalla stanza seguita da Luke e Daisy.Proprio nel bel mezzo del salotto vedo Scerily che si dirige verso di me come una furia, mi rendo conto di cosa succede dopo che la mia faccia gira dall'altra parte. Mi ha appena dato uno schiaffo.
<<Vergognati Alison..sei una vera egoista.>>sputa con rabbia. Dietro di lui Bo ha l'espressione sconcertata che cerca di richiamare la ragazza davanti a me senza risultato.
<<Scerily..lascia perdere, Alison non dargli retta.>>
<<di cosa credi di stia parlando Alison? Credi che io non sappia?>>
Aggrotto le sopracciglia confusa.
<<Conosco Bo da molto più tempo di te..Come hai potuto ferirlo in quel modo? Perché? Sai cosa vuol dire vederlo dilagnato dalle lacrime di dolore solo perché una ricca non sa cosa vuole?>> mi urla letteralmente in faccia.<<Scerily, ho detto basta..non è successo niente>>
Guardo il proprietario di quella voce, che a sua volta mi guarda con un'espressione dispiaciuta.
<<No, no..Alison ascoltami, non è come credi.>>
Mi sento come se mi avesse appena infilsato un coltello al petto.
Gli occhi si appannano e le gambe sembrano non reggere il peso del mio corpo, ancora non mi sono ripresa dall'attacco di panico che ho avuto poche ore fa.
<<Alison..>>Mi ha mentito!
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Non oltre il confine
ActionCi troviamo sempre nella spericolata contea di Hazzard in Georgia. A comando del paese c'è Jefferson Davis Hogg,chiamato da tutti come J.D.Hogg o semplicemente Boss Hogg. L'uomo più imbroglione e disonesto,il quale qualsiasi attività è sotto il suo...