52; GLI OCCHI LEGGONO QUELLO CHE LA BOCCA NON DICE

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BO

Con non poca fatica siamo riusciti a pranzare, ma la situazione non è cambiata. Il galeotto nel frattempo è andato a frugare nell'armadio mio e di Luke, si è preso i miei vestiti e adesso si vanta di essere un normale cittadino.
<<Adesso voi ragazzi vi mettete a lavare i piatti mentre le belle ragazze e il nonno stanno seduti a tavola, così posso tenervi d'occhio tutti. Muovetevi.>>
Ci tiene sempre sotto tiro, se non troviamo un modo non ne usciamo più.
Io e Luke ci scambiamo uno sguardo e facciamo come dice per ora fare come dice e la cosa migliore mentre escogitiamo un piano, non possiamo rischiare inutilmente.

Raccolgo i piatti di tutti mentre Luke si mette subito al lavandino, guardo Alison che fino ad ora non ha mai smesso di guardarmi con ansia. Lei più di tutti non vede l'ora che questa storia finisce, e io già sento la mancanza del contatto con il suo corpo. Forzo un sorriso per rassicurarla anche se riesco a percepire bene che è molto tesa anche per una mia reazione, prima ha detto una cosa giusta; agisco senza pensare.
Anche per questo che mi spaventano i sentimenti che provo, ha conosciuto ogni parte di me senza che io me ne rendessi conto.

Passo i piatti a Luke e mi metto di fianco a lui a insaponare mentre cerchiamo di farfugliare senza farci sentire troppo, entrambi siamo dell'idea che ci vuole un piano sempre che non vogliamo morire prigionieri in casa nostra.
<<senti l'unico modo è riuscire ad andare alla stalla, li ci sono arco e frecce. Una volta li possiamo difenderci.>>bisbiglia sotto voce.
<<Si, ma dobbiamo trovare il modo di avvisare qualcuno.>>
<<È troppo rischioso, dobbiamo cavarcela da soli. Rosco e Inos non possono esserci di nessun aiuto.>>
Annuisco soltanto mentre con la coda dell'occhio vedo il galeotto che ci lancia un'occhiata storta, così faccio un gesto a Luke di chiudere il discorso e lui capisce al volo.

<<Tu biondo da prima che ti sento farfugliare, la prossima volta che sento una parola ci rimettono le ragazze. Non vorrai mica che alla tua bella succeda qualcosa giusto?>>
So bene che si riferisce a Alison, lo incenerisco con lo sguardo e la rabbia inizia a salire che mi porta a stringere le mani in due pugni e serrare la mascella.
<<Stammi a sentire razza di..>>vengo interrotto da Zio Jesse che fa segno di non dire niente.
So che Alison mi guarda, sento il suo sguardo preoccupato addosso e le sue parole mi sfiorano la mente.
So che agisci senza riflettere, vedi di non farti ammazzare.

Vengo distratto dal rumore di una sirena questo significa che Rosco sta venendo a farci visita, questo non so se considerarlo una salvezza o un ulteriore pericolo. Conoscendolo so che viene solo a peggiorare le cose e adesso l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno e di stare dietro ai suoi casini, le cose si mettono male.
<<State tutti fermi. Chi diavolo sta arrivando adesso?>>sbraita in panico, mentre si avvicina alla finestra per controllare.
<<Lo sceriffo della contea, sei ancora in tempo a svignartela. Sempre se ti rimane ancora un pò di cervello.>>prende parola Luke cercando di trovare un modo per guadagnare tempo.
<<Fai silenzio, mettetevi tutti seduti a tavola,comportatevi con naturalezza e mandate via lo sceriffo. Una mossa falsa e sparo. Vi tengo d'occhio.>>
Si nasconde dentro il ripostiglio tenendo sempre puntata l'arma verso di noi.

Nello stesso momento subentra Rosco in casa e diamo inizio alla recita.
<<Ah molto molto bene Duke, sono contento che ci siete tutti perché ho brutte notizie per voi. Boss Hogg mi ha appena informato che non vi siete presentati alla banca per pagare il mutuo della fattoria e allora qui ho l'avviso di sfratto firmato da lui stesso, avete tempo fino a domani mattina per sgombrare tutto e levare le tende.>>
Prende parola mentre lascia il foglio in mano a Zio Jesse che butta giusta un occhio, conosce bene cosa c'è scritto sopra.

Mi alzo cercando di tenere un tono fermo.
<<No aspetta Rosco..non è come pensi, Boss sa bene che non manchiamo mai al pagamento ma questa volta è diverso. Abbiamo avuto un contrattempo che non ci ha permesso di venire.>>
<<Cerca di stare calmo Bo. Risolveremo anche questo problema, Rosco è meglio se torni da dove sei venuto oggi non è giornata.>>
<<No caro Jesse, io ho capito il vostro gioco ma io non ci casco. Questa volta non la passerete liscia voi non avete pagato entro i tempi scritti e quindi non vi resta altro che sgomberare.>>

Faccio un sospiro pesante conferma che con Rosco non c'è mai nulla da fare, non molla facilmente ma siccome lui non ci può essere di nessun aiuto..è meglio se se ne va prima che il tipo che ci tiene sotto tiro decida di saltar fuori e far unire anche lui nella fattoria dei prigionieri.
Con la coda dell'occhio vedo Alison che si alza fa il giro del tavolo veloce e mi viene vicino, si mette un mio braccio dietro il collo e si stringe a me.
Vuole cercare di non farmi dimenticare che situazione ci troviamo perché lei è spaventata, molto. Adesso ha bisogno di sentirmi più vicino possibile, il delinquente ci tiene sotto tiro nascosto dentro lo stanzino e non posso fare mosse azzardate.

Lascio un'occhiata di fuoco a Rosco, punto la mia attenzione su Alison che già aveva lo sguardo su di me, e noto subito i suoi occhi tingere di un rosso sempre più intenso per respingere le lacrime che gli appannano la vista.
"Tienimi stretta"
Sembrano volermi dire i suoi occhi terrorizzati, mentre le parole rimangono incastrate in gola.
Vederla così è straziante, lei non è abituata a tutto questo ma so che nonostante tutto cerca di tenere duro.
Gli alzo il mento con due dita e appoggio le labbra sulla sua fronte per tranquillizzarla, anche se a me questa situazione non mi è nuova però sono ugualmente terrorizzato visto che adesso anche lei è coinvolta e questo non mi fa stare tranquillo.

<<Sono qui, non piangere.>>
Sussurro all'orecchio in modo che possa sentire solo lei. Avvolge le sue braccia intorno alla mia vita senza lasciarmi andare, la stringo tra le mie braccia dando ad entrambi un istante di sollievo.
Per un'attimo tutto sembra svanire, ci siamo solo io e lei chiusi nella nostra bolla di sentimenti continuamente respinti.

Non oltre il confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora