27; VERITÀ BRUCIAPELO

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<<No Daisy, non ci ho pensato. Mi basta dirti che finalmente siamo riusciti a stare in buono rapporti, perché per quanto io sia forte di carattere, ero arrivata veramente al limite con tutti i nostri punzecchiamenti.>>
<<Io ti consiglio di parlare con lui, conosco mio cugino e posso dirti per certo che Scerily non gli interessa minimamente. Ho visto a tavola come ti guardava mentre tu eri concentrata a evitarlo, è preoccupato per te!>>

Con questa affermazione, Daisy mi ha fatto ricordare lo strano comportamento di Bo che ha da due giorni e adesso suppongo che è a causa di quella famosa domanda che lo sta torturando.
<<Che intendi dire? Preoccupato per cosa?>>
<<Ti ha visto quando sei scappata dal Boars Nest, per questo non smetteva di fissarti a tavola. Chiarite, è l'unica soluzione.>>
Beh che mi avesse visto sinceramente non ci avevo minimamente pensato, ma allora perché non mi è venuto incontro a chiedermi il motivo?!

<<E questo secondo te significa che possa esserci qualcosa tra noi? No Daisy..ti sbagli.>>affermo ancora un pò frastornata da tutto questo.
<<Vabbè ora non dico che già è innamorato pazzo di te, però mai dire mai!>>
Daisy mi guarda con occhi che a momenti gli brillano. Ma che diavolo ci sarà mai di così emozionante?!
<<Daisy ti confesso che con quello sguardo, inizi ad essere un pò inquietante. Ti giuro..questa cosa mi sta facendo uscire pazza.>>passo una mani tra i capelli sciolti, disperata.
<<Alison io non ho tutte le risposte, ma potrai chiederlo a lui adesso che varcherà quella soglia. Sta rientrando!>>dice spiando dalla finestra.
Tempo di tre secondi, la porta si apre e Bo fa il suo ingresso a petto nudo tutto sudato; ci mancava solo che rientrasse in casa senza camicia, mannaggia a lui.

<<Allora avete finito?>>domanda Zio Jesse che era seduto sulla poltrona nell'altra stanza.
<<Si, abbiamo finito con lo steccato e anche sistemato la recinzione. Luke ora sta facendo delle sistemazioni al trattore.>>spiega il biondo raggiungendo lo Zio in salotto, io rimango nella mia posizione appoggiata al lavandino con le braccia incrociate.
<<Scusate, vado a farmi una doccia.>>dice al volo poi entrare in bagno, ci siamo guardati solo un'attimo.

<<C'è una cosa che non capisco..se lui mi ha visto scappare, allora perché non ha cercato di impedirmelo?>>rifletto a alta voce.
<<Io ti rispondo ribadendoti quello che ti ho detto poco fa, parlane con lui. Solo così potrai avere delle risposte. Visto come ti ha guardato?>>
Alzo gli occhi al cielo per la domanda appena fatta, non vuole proprio mollare la presa.
<<È stato uno sguardo di sfuggita, Daisy. Niente di che..>>
<<Come vuoi tu, io però rimando della mia.>>

Non ha torto, devo parlargli. Mi manca e non ha senso che io continui a evitarlo anche perché sarebbe una cosa impossibile visto che stiamo sotto lo stesso tetto, poi facendo così e come tornare al rapporto di prima e credo che ormai nessuno dei due voglia questo. Raggiungo la porta sul retro e esco un pò sulla veranda, adoro stare seduta fuori a riflettere o semplicemente a godermi l'aria campagnola.
Sento una presenza dietro di me, sono quasi certa che è lui, fin quando non compare nel mio campo visivo. I capelli un pò umidi e solito abbigliamento, jeans chiari e camicia giallo ocra un pò sbottonata; bello come sempre. Ho una voglia matta di abbracciarlo.

<<Ciao>>
<<Hey, come stai?>>
<<Lascia stare come sto io, piuttosto vorrei sapere che succede a te.>>afferma in tono serio. Vado con lo sguardo ovunque per non incrociare i suoi occhi al quale non saprei mentire.
<<Perché? Io sto bene, non succede nulla.>>affermo non molto convinta, infatti, mi guarda aggrottando le sopracciglia. Appunto!
<<Certo. Questa mattina al bar, non mi hai nemmeno salutato. Mi hai evitato tutto il tempo, ti ho cercato quando ti ho visto scappare con quel Adam come se stessi per avere una crisi. Quando sono uscito fuori per raggiungerti, già eri sparita.>>

Con questo praticamente mi ha già letto dentro.
<<Si, è vero. Ti dico perché, quando sono venuta al bar tu già eri concentrato a fare belle chiacchiere con Scerily. Lei ha avuto la decenza di salutarmi, tu niente.>>
Prendo fiato prima di continuare, senza distogliere lo sguardo dal suo.
<<Vi siete baciati davanti a me, io ero lì a pochi passi da voi. E tu per stare con lei hai fatto finta che io non esistessi.>>
A quel punto mi alzo dandogli le spalle e riprendo il discorso.
<<Ma ti assicuro che non è gelosia, solo che non volevo credere a come ti fossi completamente dimenticato di me, in quel momento. In fondo, abbiamo iniziato ad andare d'accordo solo da pochi giorni e io ho sentito come se quel discorso di pace che ci siamo detti fosse andato in frantumi..quando mi hai cercato, era già troppo tardi. Si perché mi ha fatto male, e non ho saputo evitarlo!>>

Prendo un respiro profondo e torno a guardarlo, adesso voglio che legga nei miei occhi la sofferenza che ho provato in quel momento.
<<Ti assicuro che non l'ho fatto di proposito per farti male, anzi, non era intento a rompere il rapporto pacifico che c'è tra noi. Ho capito che era per il mio comportamento che sei fuggita, e ho avuto la conferma anche a tavola. Scerily, non c'entra niente con in nostro rapporto, non ti starà simpatica e lo capisco ma per me non sarà mai un mezzo per farti male.>>

Tiene le sue mani calde sulle mie guance, e con i pollici asciuga le lacrime che hanno preso a uscire senza sosta.
<<Non piangere più, stai tranquilla. Mi fai un sorriso?>>dice con voce calma, sorride mostrando i suoi denti bianchi perfetti e io non posso che assecondarlo.
<<Così va meglio..>>gli getto le braccia al collo e lo stringo forte.
<<Grazie!>>affermo mentre lui circonda la vita attirandomi contro il suo petto.
<<Da tutta la mattina che voglio abbracciarti. Come ti senti adesso?>>domanda rimanendo nella stessa posizione.

<<Sto bene. Mi sei mancato, tanto!>>sentivo il bisogno di dirlo. Si stacca un pò per guardarmi negli occhi mentre sorride.
<<Sembra strano..non avrei mai pensato di dirtelo, ma è così.>>
È così vicino, se continua a sorridere così è difficile mantenere il controllo.
<<No non lo è, anche tu mi sei mancata!>>
Appoggia le labbra morbide sulla mia fronte, senza staccarsi.

Così che...
il respiro si ferma
I battiti accellerano!




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