BO
Tre ore. Tre ore e di lei non sappiamo ancora nulla, sono uscito a cercarla ma non l'ho trovata. Ho lo stomaco sotto sopra e un'angoscia che mi mozza il respiro. Luke e Daisy hanno cercato varie volte di farmi cambiare idea senza risultato e adesso tornato da poco, mi trovo di nuovo seduto in salotto con l'ansia di vederla varcare la soglia è vedere di persona che sta bene.Stanco di aspettare, afferro il telefono e chiedo alla centralinista di passarmi il garage i Cooter.
"Ciao Cooter, sono Bo..senti percaso Alison è passata da te?"
"Ciao Bo, no qui non è venuta..è successo qualcosa?"
"No tranquillo, senti se la vedi fammi il favore di avvisarmi. Perfavore."
"Certo, senza dubbio."
"Grazie ancora"
Abbasso la cornetta e chiudo gli occhi sconfortato, non so più che pensare. Non riesco a stare senza far niente mentre lei è lì fuori a piedi, da sola e debole.Tutti hanno capito che sono preoccupato per lei, lo percepisco dal silenzio che emana l'abitacolo mentre Zio Jesse insieme a Daisy e Luke sparecchiano la tavola e lavano i piatti. Anche a tavola non ho finito nemmeno il mio piatto, cosa che non succedere mai..ma ho un'angoscia che mi fa passare anche la fame.
<<Bo, continuare a preoccuparsi così di certo non risolverà le cose. Tornerà, sarà solo andata in paese in fondo non conosce molti posti qui quindi non credo si sia allontana più di tanto.>><<Si lo so Luke ma quello che mi preoccupa è che non sta bene, è ancora debole..la scenata che ha fatto Scerily non gli è stata sicuramente utile, anzi. Si è fatta delle idee sbagliate e non sono riuscito a fargli capire come stanno veramente le cose, nonostante gli ho detto che Scerily non sarà mai un motivo per rovinare il nostro rapporto. Sono uscito a cercarla e non l'ho trovata, ho girato tutta la piazza ma non c'era. Non so che fare!>>
Parlo a raffica passando le mani sul viso prima di spostare lo sguardo fuori dalla finestra nel tentativo di vedere la sua figura slanciata che fa ritorno a casa; ma non c'è.
Esco fuori in veranda, il mio sguardo cade sul Generale Lee e la mia voglia di correre di nuovo a cercarla aumenta sempre di più.
<<Ha chiamato Inos, ha detto che ha visto Alison in piazza. Sta bene.>>
Parla Daisy arrivando da dietro le spalle, mi giro do scatto guardandola stupito. Queste parole mi confortano un po ma non sono ugualmente tranquillo, fin quando non lo vedrò di persona.<<Adesso dov'è?>>
<<No, non l'ha detto. Ha riferito che non aveva un bel aspetto.>>abbassa lo sguardo preoccupata. Stringo i pugni lungo i fianchi.
<<Lo sapevo, diamine non dovevo lasciarla andare. Vado a prenderla, ovunque sia.>>
Salgo sul generale e mi metto alla guida, una volta uscito dalla fattoria accellero..so dove può essere e questa volta sono certo di non sbagliarmi.
Spengo il motore davanti al Boars Nest, quando entro nel locale la prima cosa che colgo e confusione ma una scena colpisce il mio sguardo che mi fa stringere forte la mascella.
Riconosco Alison vicino al bancone, ma non è sola; un ragazzo vicino a lei che la tiene stretta per un braccio mentre lei cerca di dimenarsi senza risultato.<<Hey amico ma che ti prende? Non ti funzionano le orecchie?>>dico afferrando il ragazzo per le spalle e appoggiandolo di schiena al bancone così da vederlo in faccia.
<<Calmati, non stavo facendo niente di male.>>
<<Se non sbaglio la signorina ti ha detto di lasciarla stare..mi sembra.>>dico a denti stretti mentre tengo una mano stretta a pugno sulla sua maglia.
<<Non volevo farle nulla. Solo parlargli. Vero tesoro?>>domanda girandosi verso Alison che guarda la scena un pò intimorita, sento un prurito alla mano sinistra pronta a schiantarsi sul viso di questo scemo ma cerco di controllare la rabbia aumentando la stretta sulla sua maglia e tenendolo inchiodato al bancone.<<Lascia perdere lei, stai parlando con me adesso.>>
<<Bo..>>
<<Però è proprio un bel bocconcino, ci farei più di un pensierino. Che ne dici tesoro di venire a casa mia?>>parla rivolgendosi ancora a Alison come se nulla fosse.
Ma quello che dice basta a far scaraventare il mio pugno sinistro sulla sua mascella, lui perde l'equilibrio ma riesco a tenerlo ben saldo pronto a dargli un'altro pugno quando sento lei che mi chiama ma non gli do retta e continuo a tenere lo sguardo infuocato sul ragazzo sotto la mia presa.
<<Bo, fermati..basta.>>Giro lo sguardo verso sinistra e la vedo con gli occhi lucidi e le mani che coprono la bocca spaventata, diamine sono riuscito anche a spaventarla. Tutti gli occhi sono puntati su di noi, la mano sinistra mi fa leggermente male ma non mi importa adesso. Lascio la presa sulla maglietta del ragazzo, senza smetterlo di guardarlo in cagnesco che subito prende a correre fuori spaventato.
Mi giro verso Alison che non perde un'attimo che me la ritrovo tra le braccia e sento qualcosa di umido sulla camicia, sta piangendo.
<<Calmati, ti porto via.>>
Porto un braccio sotto le sue natiche l'altra dietro la schiena, la prendo in braccio e la porto fuori mentre lei viene scossa dai singhiozzi.
<<Bo..>>tenta di parlare appena arrivo alla macchina.
<<Alison, sono venuta per riportarti alla fattoria. Lo so che volevi stare sola, ma noi dobbiamo finire di parlare. Scerily non conta con il nostro rapporto, te l'ho detto tante volte e continuo a ripeterlo..capisco che le sie parole ti hanno spaventata, ma non puoi scappare sempre. Non ti ho mentito quando ti ho detto che ero da solo, Scerily mi ha visto e voleva solo confortarmi..niente di più.>>La appoggio sul parafango del generale e do sfogo a tutto quello che mi viene da dire, mi fa uscire di testa questa ragazza.
<<Dio Alison, sono stato in pensiero per tutto la sera. Non so più come comportarmi con te, ti ho detto che voglio migliorare le cose tra noi ma tu..diamine non mi rendi le cose facili.>>
Continuo guardandola dritto negli occhi, lei d'istinto avvolge le sue esili braccia al collo abbracciandomi.
<<Ti credo e poco fa ho avuto la conferma, mi dispiace, però la passeggiata mi ha aiutato a capire infatti stavo per tornare mi sono fermata qui solo per mangiare qualcosa. Sapevo che saresti venuto. Non avevo intenzione di passare la notte fuori o di andare via, avevo bisogno di stare sola.>>parla penetrandomi con lo sguardo.Appoggio la fronte alla sua e chiudo gli occhi per un'attimo.
<<Alison, sarei venuto in ogni caso. Lo so che sei grande è responsabile..ma io voglio prendermi cura di te.>>
Avvoglio le braccia attorno ai suoi fianchi e la attirò più vicino al mio petto, le labbra a un millimetro di distanza che non è possibile evitarne il contatto.
<<Alison, ti prego..torna a casa con me.>>sussurro rimanendo nella stessa posizione.
<<Bo.>>il mio nome soffia tra le sue labbra come una preghiera mentre appoggia una mano sulla mia guancia.
Appoggio le labbra sulle sue con delicatezza, a quel contatto ogni parte del mio corpo vibra di emozioni incontrastati.
<<Alison.>>
<<riportami alla fattoria.>>sorrido pieno di gioia alla sua affermazione.<<Torniamo a casa!>>
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Non oltre il confine
ActionCi troviamo sempre nella spericolata contea di Hazzard in Georgia. A comando del paese c'è Jefferson Davis Hogg,chiamato da tutti come J.D.Hogg o semplicemente Boss Hogg. L'uomo più imbroglione e disonesto,il quale qualsiasi attività è sotto il suo...