2;COME INCIAMPARE NEL PRINCIPE AZZURRO

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Afferro le chiavi della stanza, faccio fare due giri poi scendo al piano di sotto per consegnarle al ragazzo dietro al bancone e raggiungo mio padre fuori.
«Eccomi papà, scusa il ritardo..»parlo non appena lo intravedo fuori l'hotel.
«Buongiorno a te, allora dormito bene?»chiede e quando fa così allora vuol dire che oggi succederà qualcosa.
«Si bene, e tu oggi hai in mente di fare qualcosa giusto?»vado dritta al punto, si lascia sfuggire una risata divertita.

«Alison tesoro, siamo qui da tre giorni..io domani pomeriggio ho l'aereo per Los Angeles, e le persone che mi interessano ancora non sanno che siamo tornati. Quindi ora andiamo a fare colazione al bar poi passiamo a fare un saluto a Boss Hogg in municipio, non voglio che sia una sorpresa il fatto che siamo di nuovo qui..quindi ci comportiamo normalmente.»

Serio, chiaro e preciso. Non si è scomposto nemmeno una volta mentre parlava e io l'ho ascoltato senza protestare mentre ci incamminiamo verso il bar.
Ora devo ammettere che papà ha ragione, sono già passati tre giorni da quando siamo arrivati e nessuno sa di noi. Siamo usciti quasi tutti i giorni e stranamente non ho ancora incrociato i Duke, forse li ho visti quando si sono fermati da Cooter ma dubito che loro mi hanno visto..c'era un po' di casino qui ieri.

Arriviamo al bar e dopo aver aspettato ben dieci minuti fuori, visto che oggi a quanto pare mezza piazza a avuto la nostra stessa idea, finalmente riusciamo ad avanzare dentro il locale e ordinare. Papà al mio fianco rideva divertito mentre io ero impegnata a sbuffare spazientita di aspettare sotto il sole il nostro turno.
«Buongiorno cosa vi servo?»domanda un ragazzo dietro il bancone, niente male e per un attimo rimango a bocca aperta tanto che papà è costretto a darmi una gomitata scherzosa per farmi risvegliare.
«oh si scusami. Per me un latte macchiato e una ciambella piccola, grazie»rispondo imbarazzata per la figuraccia appena fatta, e scommetto di essere diventata tutta rossa. Accidenti.

Il fatto e che succede a tutte le ragazze di rimanere senza fiato appena vedono un bel ragazzo davanti a loro, ora in questo momento credo di essere una di quelle. Temo di esserci cascata ancora come una scema, non è la prima volta.
In questi anni che ho passato a viaggiare con papà, facendo sempre avanti e dietro non mi abituavo mai a vedere bei ragazzi in giro..ma io credo che non ci si possa abituare mai a questo, anche se mi ero promessa di non dargli troppo peso soprattutto dopo la mia recente relazione andata in fumo.
Si, il mio primo amore vissuto a Los Angeles, nonché la mia terra natale, durato un anno e mezzo poi tutto si è spento. Sono stata male due mesi, nonostante avevo papà al mio fianco non riuscivo a riprendermi ma alla fine ho vinto e sono tornata a vivere, anche se ammetto fa ancora molto effetto quando ci ripenso.

Papà non mi ha mai abbandonata e io gliene sono molto grata per questo, ha saputo darmi i miei spazi; sapeva quando doveva intervenire o quando stare sola.
Temo di non riuscire mai a tenere il passato sott'acqua, no. Perché di mezzo c'è la promessa che mi sono fatta ovvero quello di non dare la possibilità al cuore di provare ancora emozioni per un ragazzo, ma non si può..perché è evidente che non l'ho ancora superato. Infondo sono passati solo tre mesi dalla rottura e per me non è facile..forse perché credo che non sia ancora finita. Ho passato notti a pensare questo, ho visto nei suoi occhi mancava la sincerità mentre mi diceva:

"Alison ti amo, ma non riesco più a sostenere questo rapporto. Non averti vicino mi distrugge..ti lascio libera e di vivere la tua vita il più serenamente possibile."
Ecco sue testuali parole, il bello e che io non avevo minimamente capito questo suo problema di sorreggere la nostra relazione con io che viaggio di continuo. Ma io sento che c'è ancora speranza.

«ecco a voi, spero sia di vostro gradimento.»parla ancora il ragazzo mentre appoggia sul bancone due tazze grandi.
«Comunque piacere sono Adam Skinn.»mi porge la mano che stringo senza esitare.
«Alison Parker,piacere mio!»sorrido e lui fa una faccia sorpresa, temo che anche lui ha già sentito parlare di noi.

«Parker? Allora lei deve essere suo padre, se non ricordo male voi già siete stati qui.»
«si ragazzo, per la precisione siamo stati qui due mesi fà. Ma presto devo ripartire, mia figlia resta.»afferma papà senza problemi.
«Ah bene, spero che Hazzard sia di vostro gradimento. Ora devo andare se mi scusate...A Presto signor Parker!»saluta prima di allontanarsi.
Bevo in fretta il liquido nella tazza rischiando anche di pelarmi la lingua, non so che piega prenderà questa giornata.

Venti minuti dopo ci troviamo davanti il municipio, sbuffo un paio di volte sapendo già quale sarà la reazione di Boss Hogg appena si ricorderà di noi. Di certo cercherà di trovare un approccio con mio padre per dividere gli affari.
Resto impalata a guardare la facciata principale con la gradinata che ci conduce all'interno, avanziamo lungo un corridoio e seguiamo le voci che si sentono di Rosco e Inos ci portano alla sala principale del municipio. Dove ci sono gli uffici dello sceriffo e di Rosco, una cella vicino all'entrata con il bancone davanti. Poi c'è un'altra porta che suppongo conduce alle altre celle di sotto.

«Buongiorno e ben rivisti; sceriffo Rosco e vice Inos.»saluta cordialmente mio padre. Manco fosse il presidente.
I due appena si accorgono di noi, si ammutoliscono alzano lo sguardo e Rosco si avvicina rapidamente a noi mentre Inos rimane dietro il banco ricoperto da scartoffie da sistemare.

«Buongiorno, si sono lo sceriffo. Che cosa posso fare per voi?che cosa vi porta qui?»prende parola Inos.
«Ciao Inos, sapevo che non ci avresti riconosciuto. Ma come non vi ricordate di noi?»con il dito indica me e poi lui.
Rosco ci guarda con più attenzione mentre Inos sembra aver avuto una illuminazione.
«siete qui di passaggio? Scusate non volevo essere scorretto, ho chiesto perché ora che ci penso..penso di avervi gia visto una volta qui ad Hazzard.»riflette ad alta voce.

Non facciamo in tempo a rispondere che veniamo interrotti dalla figura massiccia di Boss Hogg che esce dal suo ufficio, sempre vestito tutto di bianco e Rosco dietro di lui. Non mi ero accorta che era andato a chiamarlo.
«che succede Inos?ma come ci sono persone e voi state qui a far niente?!»ed ecco Boss autoritario.

«Veramente stavo per chiedere di lei signor Hogg.»parla mio padre e Boss sembra stupito. Ci squadra meglio anche lui sembra avere un vuoto di memoria, poi subito dopo fa una faccia stupita. Sta per parlare ma mio padre lo precede.

«Signor Hogg, sono John Parker lei e mia figlia Alison. Si ricorda di noi? Siamo stati qui due mesi fa!»sgancia la bomba, non ne potevo più di questa attesa.
«Ma si che mi ricordo...era venuto per lavoro, certo. Come ho fatto a non pensarci prima?!»ed ecco lo sbadato di Inos che torna alla realtà. Sorrido divertita.
«oh Signor Parker, sono felice di rivederla nella mia contea. Certo che in due mesi che siete stati qui ti sei fatta proprio bella, ragazza!»

«grazie Boss..»rispondo e devo dire che mi ha stupito questo suo complimento.
«Signor Hogg siamo venuti qui perché lei essendo a capo della contea..devo informarla su delle cose.»
«oh si certo, prego andiamo nel mio ufficio così possiamo parlare con più calma.»con la mano ci indica la porta.
«va bene..andiamo!»
Scommetto che Boss vuole riaprire il discorso riguardo agli affari di mio padre, lui crede di poter dividere il lavoro. Povero illuso.

«Da questa parte. Rosco vieni con me, tu Inos avvertimi quando arrivano i Duke. Se vengono dopo le undici spaccate non prendere i soldi dell'ipoteca, a loro poi ci penso io!»ordina Boss sulla porta.

A sentire la parola 'Duke' ho avvertito una stretta allo stomaco forte, sono agitata all'idea di rivederli non lo nego. Poi sapendo che io e il biondo ci dichiariamo guerra appena i nostri sguardi si incrociano, mi agito ancora di piu.
Anche se dall'altra parte sono molto elettrizzata, sono sicura che ci sarà da divertirsi. So già che appena arrivano, Rosco cercherà un pretesto per arrestarli e ordinerà a Inos di inseguirli e questo di certo lo farà tornare con la macchina distrutta o direttamente senza macchina.

Ci sarà da divertirsi. E io non vedo l'ora!





~spazio autrice~
SALVE A TUTTI, ECCO IL NUOVO CAPITOLO.
PRESTO CI SARÀ L'INCONTRO CON I DUKE, COSA SUCCEDERÀ?!
COSA VE NE PARE?

COME SEMPRE;
-COMMENTATE
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PER FARMI SAPERE COSA NE PENSATE.
SPERO VI PIACCIA!

UN BACIO 😘💓

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