4; SGUARDI PROVOCATORI

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Mattina presto. Io in questo momento mi trovo in giro per la camera, mentre cerco di vestirmi il più velocemente possibile. Sono soltanto le sette, tra meno di mezz'ora la macchina di Boss arriva qui fuori l'hotel che porterà papà all'aereoporto..come concordato ieri.
Perché sono così frettolosa, nonostante io mi sia svegliata più di un'oretta fa?
Semplice; ho perso tempo stando nel letto aspettando che mi passasse un po il sonno per essere più attiva.
Risultato?
Mi sono addormentata di nuovo, non so con che coraggio mi sono risvegliata circa dieci minuti fa. Ho fatto tutto il fretta, ora se non mi sbrigo temo di saltare anche la colazione. Cosa che odio di più al mondo.

«Alison tesoro, sei pronta? Così facciamo colazione insieme.»parla mio padre da dietro la porta chiusa, mentre io sono concentrata a mettermi un filo di matita e un po' di mascara giusto per sembrare un pochino più decente.
«Ehm si papà ho quasi fatto..tu intanto scendi, ti raggiungo tra poco!»urlo per farmi sentire. Devo sempre fare ritardo, mai una volta che sia puntuale.
«D'accordo ti aspetto giù..però tu non metterci molto. Alle sette e mezza dobbiamo cominciare ad andare verso l'aereoporto.»mi ricorda, ora sono soltanto le sette e dieci.

Sbuffo per la quarta volta, oggi mi sento più elettrica degli altri giorni...Agitata, nervosa. Chissà che piega prenderà questa giornata!

Tra due ore papà ha l'aereo per Los Angeles, io vado con lui per salutarlo un'ultima volta. Al ritorno i Duke mi aspettano da Cooter, anche se papà lui voleva che mi facessi accompagnare direttamente alla fattoria dei Duke...ma io ho già capito che tra loro e Boss non scorre buon sangue, e non voglio che si creano disguidi a causa mia,ci manca solo quello. Quindi ho preferito così.

Quando noi siamo via, Zio Jesse ha raccomandato ai nipoti di venire a prendere i miei bagagli qui in hotel; che io stessa devo lasciare nell'atrio principale sotto osservazione.
Luke all'ordine dello zio non ha obiettato, la cosa un po' diversa per il biondo che subito ha alzato gli occhi al cielo sbuffando...Ovviamente questa mossa non è sfuggito al suo saggio zio, che lo ha incenerito con uno sguardo severo.

«Eccomi papà, scusa il ritardo.» lascio la valigia e la borsa vicino al bancone e consegno la chiave della camera al signore.
«Buongiorno, sono Alison Parker. Ieri avevo chiesto la supervisione dei miei bagagli, appena torno vengo a riprenderli. Posso avere la conferma di quanto ho chiesto, per favore?» domando

«Certo nessun problema, vi spiego anche come facciamo. Ora mettiamo i bagagli dentro l'armadietto laggiù, per mantenere la sicurezza e privacy. L'armadietto è dotato di una chiave che poi verrà custodita insieme alla chiave della camera. È tutto!» spiega.

«Bene, grazie mille.»sorrido e ora finalmente possiamo fare colazione.

***********

Eccomi, finalmente di ritorno in paese dall'aeroporto..l'autista di Boss si ferma davanti l'hotel, e io non sono mai stata più felice. E ancora con grande felicità vedo che ci sono i cugini Duke, aspettano me.

Si, ho fatto un cambio di programma.
Ieri ho detto loro di aspettarmi qui perché voglio ritirare io stessa le mie cose, questo ovviamente mio padre non lo sa ed è la prima volta che gli tengo una cosa nascosta..ma nulla di cui preoccuparsi.
Ora che posso prendere in mano la mia vita, voglio fare a modo mio senza dover dipendere dagli ordini suoi, è ora di pensare a me..poi il resto verrà da sé!

«Ciao Alison, com'è andato il viaggio?»domanda Daisy, sorrido questa ragazza mi mette sempre allegria.
«Salve ragazzi, il viaggio è andato bene. Papà è partito, intanto volevo ringraziarvi per essere venuti. Vado a prendere i bagagli poi possiamo andare.» dico infine incamminandomi verso l'ingresso, con la coda dell'occhio noto che mi seguono anche loro.

Chiedo al signore di prima che mi consegna la chiave e ci accompagna vicino all'armadietto, fa girare due volte la chiave e tira fuori la mia roba.
Afferro subito le borse, ma prima che io li metta sulle spalle i ragazzi corrono in mio aiuto. Luke mi elimina le borse dalle mani e se li mette in spalla, mi giro e noto la valigia vicino a Bo; che rapidità!

«sta tranquilla, a queste ci pensiamo noi.»prende parola Luke, sorrido per ringraziarli.
«Ma dai, ragazzi..»le parole mi muoiono in gola e scuoto la testa divertita, sapendo che ogni cosa io dica non sarebbe servito a fargli cambiare idea.
Usciamo mettono tutto nel bagagliaio del Generale Lee, io solo ora mi rendo conto che stranamente io e Bo non ci siamo ancora punzecchiati..mi ha rivolto soltanto due sorrisi che io definirei, provocatori. Ma ho preferito non rispondere.

«Ecco fatto, ora possiamo andare a casa..»

********

«Zio Jesse..siamo a casa..»urlano i ragazzi mentre scendiamo dalla macchina. Appena Bo apre il bagagliaio cerco di afferrare le borse, ma ancora una volta fallisco grazie al richiamo di Daisy.

Incrocio il suo sguardo e con la testa mi fa segno di andare dentro, annuisco imbarazzata e la seguo.
«Ah eccovi ragazzi, siete tornati. Ciao Alison, ti aspettavo con gioia. Benvenuta nella nostra fattoria!»mi accoglie Jesse Duke con un sorriso.
L'allegria è di famiglia allora.

«Grazie signor Duke, sono molto contenta.»affermo guardandomi intorno.
«Figurati, ma puoi chiamarmi Jesse o Zio Jesse..come preferisci. Signore, detto da una bella ragazza come te..non suona bene.»rido per quanto ha detto, seguita a ruota da Daisy. Si il buon umore e proprio di casa, qui.

«Bene, ora ti mostro la tua stanza così ti puoi sistemare..mentre i ragazzi portano le valigie dentro, vieni!» mi intima la ragazza.

Attraversiamo la veranda e entriamo in casa, dove c'è la cucina. È grande quanto basta per quattro persone, subito dopo c'è il salotto abbastanza spazioso.
Appena vedo il caminetto quasi mi sciolgo, non che io abbia freddo in pieno Luglio..no.

Solo che in inverno sono..non freddolosa, di più. Infatti papà a Novembre torna qui per portarmi i vestiti invernali, che ho lasciato nell'appartamento che abbiamo a Los Angeles. Portarli tutti ora non sarebbe servito a nulla, alcuni li ho in valigia..ma non sono niente in confronto a un intero armadio che ho lì, giusto per rendere l'idea!

Stare lì davanti con una bella tazza bollente tra le mani, mentre senti ogni cellula del corpo che si rilassa dal calore del fuoco...ho detto tutto!




SPAZIO AUTRICE●
Salve a tutti, ecco il nuovo capitolo. Scusatemi per l'attesa.

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Spero vi piaccia!

Un bacio 💕💕

Non oltre il confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora