BO
<<Ti ricordi il giorno che abbiamo litigato, e tu sei letteralmente scappato per andare da Scerily? Io mi sono sentita morire dopo tutte le parole che mi hai sputato in faccia e ho avuto un'altro attacco di panico...>>Chiudo per un'attimo gli occhi e sospiro.
<<Si, Luke me l'ha detto.>>
Come dimenticare il giorno che gli ho urlato in faccia le peggior cose e poi sono andato via, avevo troppa rabbia nei suoi confronti. Poi la mattina dopo a colazione Luke mi ha brutalmente detto che lei si è sentita male, ancora.
<<... sai anche che ho urlato il tuo nome con tutte le mie forze fin quando non ho perso i sensi? Ecco, invece quello che non sai!>>Di colpo punto i miei occhi nei suoi, sconcertato da questa sua ultima affermazione.
<<Che..che cosa? Perché? No, non lo sapevo.>>
<<Non lo so, ti ho odiato in quel momento per tutte le amare falsità che ti sono uscite dalla bocca e anche per averti permesso di farmi così male. Ammetto che però da una parte speravo che tornassi indietro, per cercare di scusarti.>>Diamine, come diavolo ho fatto a essere così egoista?
<<Perché nessuno mi ha avvertito?>>chiedo con voce dura.
<<Daisy stava per farlo con la radio, quando mi sono ripresa, erano d'accordo anche Luke e Zio Jesse. Io l'ho fermata. Ero arrabbiata, visto che avevamo litigato poco tempo prima ed ero sicura che non ti sarebbe importato, perché eri troppo concentrato a raggiungere Scerily visto che lei è più significativa di me..no? Quindi perché ti saresti dovuto preoccupare?>>In fondo come dargli torto? Sarebbe inutile, ora, dirgli che non è vero tutto quello che gli ho detto. So già che non mi crederebbe.
<<Su una cosa hai ragione; quando sono andato via, non avevo nessuna intenzione di tornare in dietro e scusarmi..però a prescindere da questo, io dovevo saperlo. Sarei salito di corsa sul generale e sarei tornato senza pensarci due volte, non me ne sarebbe fregato niente se poco tempo prima avevamo litigato. Che ti piaccia o no, cara Alison, io abito in questa casa da sempre e ho tutto il diritto di essere a conoscenza di quello che succede e tu non puoi pensare di agire per conto di tutti quanti è decidere di tenermi sempre all'oscuro di tutto; non quando si tratta di queste cose serie inerenti alla propria salute. E ti dirò di più, a parte il fatto che non ci sopportiamo, anche se tu non volevi che fossi lì in quel momento, io ci sarei stato ugualmente!>><<Oh si certo, così avresti interrotto il tuo appuntamento importante con quella lì per venire a soccorrermi..non avresti risolto niente.>>
<<Si, l'avrei fatto. E poi di certo non sarebbe stata la prima volta. Quella volta, forse, ero io quello più spaventanto. Quando sono corso in camera, tu eri inerme a terra, pallida come un lenzuolo e i battiti erano molto deboli. Ti ho preso in braccio e ti ho portato in camera mia, non so perché ma la testa mi diceva così. Ho detto a Daisy di toglierti i vestiti e poi ti ha coperto con il lenzuolo, mentre Zio Jesse ha portato un pentolino d'acqua fredda e un panno umido da tenerti sulla fronte. Quando è arrivato il dottore, ti ha visitato, appena finiti i controlli mentre lui stava avvisando gli altri delle tue condizioni io non ho perso tempo e sono rientrato in camera. Ti ho preso la mano e sono rimasto così per ben due ore, fin quando non ti sei svegliata..è siamo tornati nemici come sempre!>><<Daisy mi ha detto che ti sei spaventato, ma non sembrava quando mi sono svegliata visto come continuavi a fare l'indifferente.>>
<<È difficile non credere a Daisy, ti ha detto la verità.>>
<<Io proprio non ti capisco, perché continui a comportarti così? Prima dici di odiarmi, mi urli in faccia le peggior cose e poi ti preoccupi per me. Perché?>>Bella domanda, ma la risposta?
<<La verità? Non lo so. Forse perché ogni giorno mi sveglio con la consapevolezza, di proteggere un'altra ragazza, oltre a Daisy, in famiglia. Non abbiamo mai avuto un'altra ragazza in casa oltre lei, al di fuori della famiglia. Capisci?>>Lei annuisce, forse, non tanto convinta delle mie parole.
In parte è la verità, ma non gli dirò altro. Non voglio dargli la soddisfazione di sapere ogni cosa, lei da me avrà lo stesso trattamento che ho con le altre ragazze.
<<Allora, ora che abbiamo chiarito..possiamo dire guerra finita, sotterriamo le armi?>>
La sua domanda dopo minuti di silenzio mi lascia un pò interdetto.
<<Guerra? Alison noi non abbiamo proprio nulla da chiudere, solo che non ci siamo capiti e io ho reagito male con te fin dall'inizio. C'era solo questo da chiarire!>><<Bo..>>
<<Pensi ancora che ti avrei lasciato a soffrire sul pavimento senza fare nulla?>>domando anche se conosco già la risposta.
<<Ad essere sinceri, si. Che cosa avrei dovuto pensare, scusa? Se ogni volta ci urliamo contro per ogni cosa, poi tu sei fuggito come una furia per andare da Scerily. Quindi, mi pare ovvio, che non ti sarebbe importato nulla di come stavo visto che il motivo della tua rabbia ero io.>>
È un fiume in piena, parla senza fermarsi un'attimo. Il respiro accelerato, le guance rosse e lo sguardo completamente smarrito. Anche testarda, aggiungerei!<<Alison ascoltami, se tu sei o meno parte della famiglia io mi preoccupo di te così come mi preoccupo di loro. È vero che da quando sei arrivata non è quello che ti ho fatto intendere, ma anche se tu ora non mi crederai..fidati che è così. Ora sei sotto il nostro stesso tetto, tu per me vali tanto quanto valgono Zio Jesse, Luke e Daisy.>>
<<E con questo vorresti farmi credere che ora che sai tutto, da oggi in poi le cose tra me e te miglioreranno?>>
<<Lo scopriremo solo vivendo. Le litigate non mancheranno, se è questo che ti preoccupa, stai tranquilla!>>affermo con un mezzo sorriso.
<<No, su questo non avevo dubbi. Ma, ora che l'hai detto..farò in modo di non farmi trovare impreparata. Grazie di avermi avvisata Bo Duke.>>ribatte divertita.<<Non c'è di che, Alison Parker!>>
~spazio autrice~
Salve a tutti, ecco finalmente un nuovo capitolo.
Bo questa volta sembra aver messo in chiaro i continui battibecchi con la ragazza da quando lei ha messo piede nella fattoria Duke.Pace fatta? Oppure i due hanno ancora delle cose da dirsi??
Nel prossimo capitolo..>>>>
Spero vi piaccia!
Un bacio😘🥰
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Non oltre il confine
AcciónCi troviamo sempre nella spericolata contea di Hazzard in Georgia. A comando del paese c'è Jefferson Davis Hogg,chiamato da tutti come J.D.Hogg o semplicemente Boss Hogg. L'uomo più imbroglione e disonesto,il quale qualsiasi attività è sotto il suo...