XII

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Ella Lyudmila Ivanov, ricevimento Gala De Mattheis, Las Vegas, Stati Uniti d'America.

Iniziavo seriamente ad odiare il dovermi presentare a tutti, il dover anche solo sorridere ad ogni stupito apprezzamento degli irlandesi; così, a metà del rinfresco, decisi di chiudermi in bagno per qualche secondo e respirare.

Intenta nella mia sessione di training autogeno, non mi accorsi di un visitatore.

"Abbassi la guardia in questo modo?" Girò la chiave nella serratura del bagno e con un sorrisino si addossò alla porta di boiserie. "Sei già stufa di essere la portata principale?"

A quelle parole mi voltai di scatto verso l'intruso e sorrisi con malizia.

"È gelosia quella che sento?" Mi avvicinai e lo stronzo non abbassò lo sguardo. "Non è che per caso vorresti un pezzo della portata principale, Jack?"

"Non credi, Ella"— mise le mani nelle tasche e chiuse con facilità la distanza che ci separava—"che se ne avessi voluto un pezzo, un insulso quanto minuscolo pezzettino, mi sarei già avvicinato? Pensavo fossi più intelligente di così."

Rimasi incantata da quei due occhi color whiskey, ma non mi lasciai sottomettere.

"O forse, eri troppo preoccupato della concorrenza." Con un movimento di deliberata lentezza gli toccai il calcio della pistola che fuorusciva dalle fondine ascellari. "Il nome Noah ti dice qualcosa?" Perché avevo osservato ogni singolo movimento di Jack da quando era entrato il cugino e avevo percepito il suo astio mal celato; in più, l'avevo continuato a studiare da quel momento in avanti, ma questo non era di certo un dettaglio che volevo rivelare all'uomo di fronte a me. "Noah O'Crowley"—recitai con voce sensuale e la mia mano si appoggiò sulla sua cintura, per poi cadere inerme lungo il mio fianco—"ha avuto il fegato di venirmi a parlare, tu sei rimasto a mangiarti il fegato dietro le quinte."

La sua mano destra mi prese il mento con uno scatto e subito dopo inclinò il capo per avvicinarsi.

"Chiudi la bocca, Ella o dovrai accettare le conseguenze."

"Le conseguenze?" Sorrisi a discapito della posizione di svantaggio. "Da quando sono qui mi hai solo minacciata a vuoto, Jack." Liberai il mento dalla sua presa e mi avvicinai con aria innocente. "Non credi che forse sia il caso di porre fine a questo teatrino?" I miei denti brillarono alla luce bianca del bagno. "Tu mi vuoi, disperatamente e ti reca alquanto fastidio il fatto che mi desideri con così tanta intensità." Jack trattenne il respiro e per un millesimo di secondo quei due occhi color ambra si posarono sulle mie labbra, aperte in un ghigno. "Perché fingere, Jack?" Le mie mani si appiccicarono alla sua camicia e quasi mi lasciai sfuggire un sospiro di pura estasi quando apprezzai gli addominali. "Perché farti del male? Potresti avermi"—mi scostai bruscamente e girai la chiave per aprire la porta—"se solo fossi coraggioso come Noah e mi venissi a prendere."

Lo abbandonai nel bagno, abbastanza cosciente che il suo piccolo cervellino avrebbe sondato parola per parola ogni frase del mio discorso, ma la verità era quella: per quanto potessi considerare più che apprezzabile la compagnia di Noah, ero attratta, dannatamente attratta, dal misterioso Jack. Era solo attrazione fisica per un bell'uomo della criminalità irlandese, alto, decisamente ben piazzato, dai capelli scuri e quegli impossibile occhi color-

"Vanja?" Balbettai quando una testa rossa si avvicinò al gruppetto dei miei famigliari. "V-Vanja?"

E questa volta il rosso dagli occhi color azzurro Ivanov si voltò nella mia direzione con un sorriso a trentadue denti e con al fianco un biondo da paura dagli occhi bicromatici; mi portai una mano alla bocca e mi sfuggì un singhiozzò.

"Chi è?"

La voce di Jack fu solo un sussurro in lontananza, perché il mio cuore aveva iniziato a battere con così tanta velocità alla vista dei miei due migliori amici, che per poco non ci rimasi secca. Mi dimenticai del luogo, dell'etichetta, dei sentimenti che potevano rappresentare una vera e propria debolezza nel nostro mondo e mi fiondai tra le braccia del rosso e di Edie al suo fianco.

Il branco di San Patrizio |THE NY RUSSIAN MAFIA #7|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora