Capitolo 4

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Mi sembra di scivolare sul fondo di un abisso nero e denso, un oceano di incoscienza che mi culla e mi porta sempre più lontano dalla luce. Non sono più padrona del mio essere, sono vuota, mi sento scivolare via. Tutto intorno a me è scuro. Sono morta?
Poi sento qualcosa afferrarmi. Un tocco gentile, debole, che mi riscuote. E mi sento scagliata verso l'alto.

Apro lentamente gli occhi. Un corvo sta saltellando sul mio petto, beccandomi qua e la. Salto in piedi e il corvo spicca il volo, per poi atterrare qualche passo più lontano. Mi gira la testa, fatico a mantenere l'equilibrio. Guardo verso il cielo. Il sole ha ormai superato la metà del suo percorso e discende sempre più verso l'orizzonte. Se non voglio passare la notte all'aperto sarà meglio che mi sbrighi.
La foschia si è un po' diradata e all'orizzonte riesco a scorgere il profilo di una sagoma scura. Deve trattarsi di Jarvis, la città del lago di cui parlava sempre Dyre. Devo assolutamente raggiungerla prima che faccia buio.
Comincio a camminare verso la città. Sono stanchissima, mi fanno male i piedi e le gambe mi tremano. La città non è lontana, ma non mi sembra di avanzare più di quel tanto. Vado lentissima.
Cammino e cammino.
Un passo dopo l'altro, la città è sempre più vicina.
La possibilità di salvezza è sempre più vicina. Forse.

***

Quando finalmente giungo a destinazione è ormai il tramonto. Supero la grande porta di legno scuro e segnato dalle intemperie, unico varco nell'alta palizzata che protegge la cittadina, un attimo prima che venga chiusa per il coprifuoco. Le guardie mi fissano con un misto di sconcerto e sospetto dipinto sul volto. Probabilmente i visitatori sono rari da queste parti. In ogni caso ai loro occhi non devo rappresentare una minaccia, perché mi lasciano passare senza dire nulla.
Comincio a vagare per la cittadina senza una meta, ne percorro i vicoli stretti, umidi, che puzzano di pesce. Non ne ho mai mangiato in vita mia, soltanto i padroni ne avevano il diritto, ma ne conosco molto bene l'odore, dopo tutte le ore passate a pulirlo per preparare loro il pranzo. Per quello che ne so, il pesce è l'unico alimento a non scarseggiare da queste parti. L'odore sembra confermare la mia ipotesi.
In giro non c'è quasi anima viva, e le poche persone che incontro sembrano sospettose, schive, mi ignorano. Alcuni addirittura non esitano a chiudere porte e finestre. Decisamente i visitatori non sono i benvenuti.
Osservo ciò che mi circonda, mentre cerco di orientarmi. Le case sono in legno scuro, macchiato dall'umidità. La maggior parte ha uno o al massimo due piani, con relativi ballatoi su cui sono stese le reti da pesca. Sono talmente addossate le une alle altre, quasi curve sotto il loro stesso peso, che se non fosse per l'umidità un incendio non faticherebbe a propagarsi nel giro di un attimo.
I vicoli sono sinistri, comincio ad avere davvero paura. Qualsiasi cosa potrebbe nascondersi nell'ombra. Lotto contro la stanchezza e cerco di aguzzare i sensi. Comincio a chiedermi quale sia il motivo della paura che spinge gli abitanti a barricarsi in casa al calare delle tenebre.
Per la prima volta da quando sono partita, mi rendo conto davvero di ciò che sono. Una ragazzina sola, indifesa e persa. Vengo presa dal panico. Ma chi me l'ha fatto fare di fuggire? Perdo il controllo, le lacrime cominciano a scorrere sul mio volto. Comincio a correre alla cieca, senza sapere dove andare. Scivolo sul selciato, cado, mi rialzo, scivolo di nuovo, riprendo a correre. Mi fermo soltanto quando mi sento il cuore scoppiare, appoggiandomi ansimante al muro all'angolo tra due vie. Respiro profondamente, cerco di riprendere il controllo.
Faccio a malapena in tempo a calmarmi che due mani mi afferrano da dietro, immobilizzandomi. D'istinto caccio un grido, subito soffocato da una mano premuta contro la bocca e dal contatto gelido di una lama contro la mia gola.

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Hey!
Piaciuto il capitolo? La prima parte a dire il vero non mi soddisfa molto ma non sono riuscita a fare di meglio...se avete consigli sono naturalmente ben accetti! Spero che la vicenda cominci ad intrigarvi, presto entreremo nel vivo della storia!
Se tutto va bene (leggasi: se la scuola non si mette in mezzo alle...avete capito, no?) prossimamente inserirò qualche illustrazione...non trovo foto che rispecchino appieno ciò che immagino...spero che i disegni saranno all'altezza!
Grazie per aver letto fin qui e a presto! :)

Destino - Il volo del corvoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora