Siamo alle grotte da ormai una settimana.
I turni di lavoro si susseguono ai turni di guardia e ai turni di addestramento alla lotta come se si trattasse di una normale routine. Ma l'attesa e la tensione sono palpabili. L'allerta è cresciuta soprattutto da quando sempre più gente sta arrivando alle grotte in cerca di riparo. Non tutti, infatti, sono qui per nascondersi. In molti si sono presentati con le armi in pugno pronti ad unirsi alla rivolta. La domanda è: come fanno a saperlo? Nemmeno noi sappiamo ancora se combatteremo oppure no.
Eppure oggi è giunta gente dalla pianura, dal lago e perfino dalle paludi.
Due di essi, fratello e sorella, avranno all'incirca la mia età. Si sono presentati come Herija e Rajivo della stirpe del martinpescatore. Rajivo si è fatto notare da subito per il carattere particolare. Deciso e a tratti persino focoso, appena arrivato si è messo a cercare qualcuno che potesse addestrarlo al combattimento. Arte nella quale, peraltro, già eccelle. Questo, unito all'aspetto gradevole, ha contribuito ad accrescerne la fama, soprattutto tra le ragazze. È qui da poco meno di due giorni ma conta già un discreto seguito di ammiratrici.
Anche per questo motivo oggi mi tocca lavorare più del solito. Chissà come mai ultimamente il numero di abiti e coperte da rammendare perché siano utilizzabili non diminuisce molto... Spero che qualcuno prima o poi dica quel ragazzo che è la causa della mancanza di manodopera femminile.Mentre considero tutto ciò, le mie mani sono impegnate nella complicata arte del cucito. Inutile dire che non è il mio forte, né che non sarà mai la mia passione. Ma voglio rendermi utile anch'io con quello che posso, e rammendare le coperte è che ciò che mi hanno chiesto di fare.
"Scusami..."
È proprio la voce di Herija a interrompermi, voce che peraltro non avevo ancora udito, visto che finora ha sempre lasciato parlare il fratello."Quelle coperte si possono prendere? Mi ha mandata una signora anziana che ha freddo..."
"Quelle no, sono tutte da rattoppare. Ma ho quasi finito di sistemare questa, se aspetti un attimo puoi prenderla."
"D'accordo... Nel frattempo posso sedermi qui con te? Si sta bene qui, mentre nelle grotte e così umido e scuro..."
"Certo, ci mancherebbe altro".
"Grazie. "
"Di nulla, questo posto mica è mio, sai..."
"Lo so. Solo che volevo essere sicura di non disturbare. "
Di tanto in tanto, mentre cucio, la sbircio sottecchi. Tiene lo sguardo fisso a terra, come se l'erba calpestata e ingrigita dall'autunno fosse la cosa più interessante di questo mondo. Non dice una parola nemmeno per sbaglio.
È strano vedere due fratelli, gemelli per giunta, così diversi e distanti tra loro. Entrambi hanno gli stessi capelli rosso fuoco acconciati in modo particolare, tagliati in modo asimmetrico e perennemente disordinati, e medesimi occhi indecisi tra il verde acqua e il blu. Le somiglianze però si fermano qui, non vanno oltre i tratti fisici. Herija è introversa, timida e indecisa tanto quanto Rajivo è esuberante, spigliato e focoso."Ecco qui, ho finito." Dico a Herija porgendole la coperta.
Lei risponde ringraziando e poi se ne va con passo spedito, sempre senza sollevare troppo gli occhi da terra. Io cucio finché la luce me lo permette, poi faccio ritorno alle grotte. Il sole va ormai calando a ovest e l'aria è sempre più pungente.
Dentro le caverne l'atmosfera è totalmente diversa. Nei punti più arieggiati sono stati accesi dei piccoli fuochi che rendono il tutto un po' più accogliente e attorno ai quali la gente e trasforma la malinconia in canti di speranza. Le epiche gesta degli antichi eroi si mescolano a ninnananne e a filastrocche popolari. Tutte queste cose sono molto diverse, ma non stonano perché ognuna viene ascoltata bocca aperta. La poesia conosce l'umiltà dell'umido e del freddo, mentre la filastrocca si leva al pari della leggenda tra il fumo dei piccoli focolari di fortuna.Vado ad unirmi a Eír e a Cailibh, che si sono già messi comodi da un po' a giudicare dall' accesa discussione che li sta occupando.
Al mio arrivo tacciono improvvisamente tutti e due, poi riprendono a parlare anche loro di leggende e racconti vari. È evidente che hanno cambiato totalmente discorso. Ma cosa vogliono nascondermi? Nonostante le domande che affollano la mia mente, mi siedo con loro come se non mi fossi accorta di nulla.
Il silenzio si protrae ancora per un po', finché non viene interrotto Eír."Che cosa credete che succederà adesso? Insomma, siamo qui da una settimana e già mi sembrano passati mesi. Aspettiamo, stiamo allerta, ci prepariamo... Ma per cosa?"
"Non lo so. Le riunioni del consiglio non concludono nulla, anzi, stiamo abbassando sempre più la guardia. Non svolgiamo i compiti che ci spettano, le sentinelle sono distratte... Il fatto è che sembra tutto così irreale..." Risponde Cailibh, pensieroso.
"Non essere così negativo." Ribatto "Per ora le cose funzionano e..."
"Quel ragazzo... Com'è che si chiama... " Mi interrompe Cailibh perché cambiando discorso "...è uno degli ultimi arrivati... Ah, sì, Rajivo. Ecco, perché ci sta fissando?"
"Non lo so. " Rispondo, e getto un'occhiata fugace in direzione del giovane. In effetti sta guardando proprio verso di noi con espressione indecifrabile.
"Magari sta semplicemente guardando nel vuoto." Interviene Eír.
"Oppure verso di te. " Dice Cailibh in direzione della sorella.
"Ma che stai dicendo? Per quale motivo dovrebbe..."
"Scusami, sorellina, ma ti sei mai guardata allo specchio?"
Lei sbuffa, infastidita."Cailibh, lo so che cosa stai pensando... Guarda che io non sono così. Le altre non avranno occhi che per lui, ma io no. Non posso, capisci...? Sarà anche bello e forte quanto vuoi, ma è qui da poco e ci ho scambiato appena due parole. Non intendo innamorarmi del primo venuto. "
"Beh, Meglio così. Certamente in caso contrario la nonna non approverebbe. "
Cailibh sollevato dalla risposta seria della sorella."Tu ti preoccupi troppo, Cai'. Che pensieri sei andato a farti... "
Io sorrido. Sembriamo proprio una famiglia normale. Il fratello maggiore iperprotettivo e le due sorelle in età da marito, una delle quali potrebbe avere chiunque ma aspetta di provare qualcosa di vero, mentre l'altra, semplicemente, se ne sta con la testa tra le nuvole mentre osserva le scintille turbinare nel buio. Un buio che, piano piano, tra una chiacchiera e l'altra, scende ad appesantire le mie palpebre, finché non sprofondo nel sonno.
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Ciao a tutti!
Spero che questo capitolo non sia risultato troppo noioso. Mi serviva da passaggio e per introdurvi due nuovi personaggi, appunto Herija e Rajivo. Non mi soddisfa molto, l'ho cambiato varie volte ma non sono riuscita a fare meglio di così...mi dispiace!
Preparatevi, perché dal prossimo capitolo in poi ci saranno un bel po' di novità e la trama prenderà finalmente una piega diversa...
A presto, e mi raccomando fatevi sentire nei commenti con consigli e critiche!P.s. Sì, lo so che la descrizione di Rajivo non coincide molto con il disegno...ma purtroppo non sono riuscita a fare di meglio. Mi rifarò con i prossimi!
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Destino - Il volo del corvo
FantasyCringe alert - questa storia è moooolto vecchia e ci sono passaggi un po' problematici, riferimenti a culture che sfiorano l'appropriazione, e tutta una serie di cose che ora mi fanno accapponare la pelle. Il lato positivo è che ora me ne rendo cont...