È buio. È tutto tremendamente buio, un buio in cui galleggiano deboli rumori indistinti. Sbatto inutilmente gli occhi, sforzandomi invano di vedere qualcosa all'infuori di quel nero opprimente. Poi un lampo di luce mi acceca, rapido come un fulmine che squarcia la notte. Un altro, un altro ancora. Gli occhi mi bruciano come se al loro interno un tizzone esplodesse in mille scintille. Per un istante riesco a scorgere delle ombre, immediatamente però reinghiottite dal buio, che è comunque meno denso di prima. Provo a strofinarmi gli occhi, ma le mie mani non riescono a raggiungerli.
Sono legata, realizzo. Legata e stesa a terra su un fianco. Mi concentro sulla morsa che stringe i miei polsi. Si tratta di corde ruvide, non c'è dubbio.
Panico.
Dove sono? Perché non ci vedo? Chi mi ha portata qui? È stato Cathaoir? Che ho fatto di male?
Mi dibatto inutilmente ma anche le mie caviglie sono immobilizzate. Non posso rialzarmi, non posso muovermi, non posso fuggire.
Sono totalmente impotente. L'unica cosa che posso fare, ora come ora, è attendere. Attendere e piangere in silenzio. Non ho la forza di pensare a come risolvere la situazione.
"Ehi, stai calma..."
Una voce gentile, proveniente dalla mia destra, tenta di rassicurarmi.
"Ma cosa...?"
"Shht, fai piano. Va tutto bene. Va tutto bene. Pensavo che ti muovessi nel sonno, ma alla fine ti sei svegliata. Cominciavamo a non sperarci più... Quella del veleno non è stata un'idea mia, comunque..."
"Che... che cosa mi è successo? Chi sei?"
"Dannazione Kyera, non mi riconosci?! Sono Heryann! Ma... aspetta, no... non può essere possibile. Tu... non ci vedi?"
"No!" Esplodo, in lacrime. "No, non ci vedo! È tutto buio e... non so nemmeno cosa sia successo! È stato Cathaoir, giusto? È... è tutta colpa sua, poi io mi sono fidata e..."
"Kyera, Kyera calmati! Ascoltami, non devi avere paura, non devi avere paura. Shht, piano. Calma."
"Veleno?! Voi... voi mi avete avvelenata? Drogata?"
"Non potevamo correre il rischio che ti vedessero illesa... e che fuggissi, o ti ribellassi, o... o..."
"Fuggire? Sono immobilizzata e pure cieca! Come... non capisco... non capisco più nulla! Non ci riesco, basta! Lasciatemi andare!"
Immagino le lacrime rotolare lungo il mio viso e sprofondare nel buio, in quel buio che c'è nella mia testa e forse soltanto lì.
"Shht, ... ti prego, calmati. Sshht..."
Sento le mani di Heryann accarezzare le mie, ancora legate, per tentare di rassicurarmi.
"Ssht... ecco, brava così. Ti prometto che capirai tutto. Lo giuro. Presto, molto presto."
"P-puoi... puoi almeno dirmi dove siamo?"
"No... mi dispiace. Lo vedrai tu stessa non appena ci vedrai di nuovo. Conto sulle abilità mediche di Herija, lei saprà di sicuro come fare."
"C'è anche Herija? Ma in quanti siete? Dimmi almeno questo, se vuoi che mi fidi di te."
"D'accordo, anche se non potrei. Ci siamo io, Herija e Rajivo, Halger e Halrik, e ovviamente Cathal."
"Cathaoir?"
"No, lui è... è altrove. Non nominarlo nemmeno, capito?"
"C... capito."
Se prima stavo per tranquillizzarmi ora ho di nuovo paura. In che cosa sono coinvolta? Sono legata, cieca, confusa e totalmente indifesa.
Singhiozzo piano, perché ormai di orgoglio non me ne resta.
"Shht..."
Heryann armeggia attorno ai miei polsi, poi attorno alle caviglie e dopo qualche istante sono di nuovo libera. La paura, però, non si scioglie con i legami che mi costringevano all'immobilità. Esiste forse una lama in grado di reciderla, di spezzarla?
Dalla paura al panico il passo è breve, ma so che non devo cedere. Non devo cedere. Non so di chi fidarmi, non so nulla, non vedo nulla. Ma qualcosa nella voce di Heryann mi infonde coraggio, anche se non lo conosco davvero, anche se non so che cosa mi stia nascondendo.
Chiudo gli occhi, anche se in effetti la differenza rispetto a prima non è poi molta. Cerco di regolarizzare il respiro.
Andrà tutto bene.
Non sono sola.
Andrà tutto bene.
"Kyera... scusa. Perdonami se puoi. Non avrei mai voluto che si arrivasse a questo, credimi." Sussurra Heryann.
Resto in silenzio, aspettando che le sue parole si spengano nel buio.
"Te lo giuro, andrà tutto bene."
Sento il suo tocco sul viso. Heryann si sta preoccupando delle mie lacrime.
"Va tutto bene... questa notte ci sono tante stelle, sai? Presto brilleranno di nuovo anche per te."
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Sì, lo so, come capitolo è piuttosto corto...ma ne ho in serbo molti altri, che arriveranno presto!
Spero comunque che vi sia piaciuto, nonostante la monotonia, che però era necessaria. L'azione tornerà presto (e temo che rimpiangerete questi momenti di tranquillità...)!
Ricordatevi di farmi sapere la vostra opinione, ci conto! :)
Grazie per aver letto fin qui, ora sarà meglio che io torni a studiare la rivoluzione inglese...quindi la smetto di rompere e vi saluto!
Ciao!
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Destino - Il volo del corvo
FantasyCringe alert - questa storia è moooolto vecchia e ci sono passaggi un po' problematici, riferimenti a culture che sfiorano l'appropriazione, e tutta una serie di cose che ora mi fanno accapponare la pelle. Il lato positivo è che ora me ne rendo cont...