Quando siamo pronti per partire, l'alba sta già sorgendo pallida nel cielo sgombro dell'est. Usciamo piano dalla casa di Ayris attenti a non fare rumore per lasciar dormire i suoi fratelli. Solo Irek è sveglio e ci fa un cenno dalla soglia. Prima di uscire, Ayris li ha salutati con lo sguardo uno per uno con l'aria di chi, costretto ad andarsene, non desidera altro che restare.
Mi chiedo se sia così ogni mattina, ogni volta che li lascia senza avere la certezza di ritornare.Ieri ci ha spiegato che ogni famiglia è costretta offrire almeno uno dei suoi membri che abbiano compiuto i quindici anni affinché contribuisca alla difesa in caso di pericolo e alla sorveglianza per tutto il resto del tempo. Oggi ho capito quanto lei si senta sola in tutto questo e quanto in fretta abbia dovuto crescere. Dietro al suo volto quasi di bambina si celano dei doveri da adulta, doveri che questa mattina sono più gravi che mai.
Eppure il cielo è terso e limpido, l'aria fresca, mentre sotto i nostri piedi scricchiola un sottile strato e di neve. L'ambiente incantato intorno a noi non sembra conoscere i patimenti dell'esistenza.
Ora, alla luce del giorno, mi rendo veramente conto del luogo in cui ci troviamo. Il villaggio è arroccato in cima ad una strettoia, ad una profonda gola scavata dal fiume. Dietro, invece, si apre una vallata dolce incoronata da bianche cime che si stagliano imponenti contro il cielo.
Scendiamo lungo la via principale del villaggio, per poi imboccare un sentiero discosto che conduce a nord, verso la capitale. Ayris non si fida a percorrere la strada principale, teme di dare troppo nell'occhio.
Siamo giunti alla piazza del paese quando, sulla strada che giunge da sud, vediamo una figura che ci viene incontro. Zoppica vistosamente e si regge in piedi con l'aiuto di un lungo bastone. Ayris soffoca un grido portandosi la mano alla bocca e gli corre incontro.
"Jonaker! Oh...per lo spirito di ..........che cosa ti hanno fatto..." Trattiene a stento i singhiozzi mentre continua a parlare. "In nome del cielo, dimmi chi è stato...la pagheranno quei bastardi maledetti..."
In quel momento, una giovane sui vent'anni esce correndo da una delle case che danno sulla piazza. Ha i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle, e sopra la veste soltanto uno scialle la ripara dal freddo. Si avvicina al giovane e gli accarezza piano il viso pallido incrostato di sangue. L'occhio destro di lui è coperto da una benda nera e umida, mentre l'altro, di un grigio acciaio, è contornato da un livido scuro.
"Sto...sto bene...non preoccupatevi..."
La sua voce sembra provenire direttamente dall'altro mondo. In tutta risposta, la ragazza bionda scoppia in lacrime."Dhuana...no Dhuana...stai tranquilla. Vieni, ora la portiamo in casa..."cerca di rassicurarla Ayris, invano.
Una donna anziana esce dalla medesima casa di Dhuana e insiste per prendere in consegna Jonaker e la ragazza.
"Venite, ora ci penso io. Su! Su, muovetevi!, " Ha un piglio deciso, direi appropriato alla situazione.
"Česine, abbine cura. Per favore, fai avvisare Irek e gli altri... Io devo andare a Harlakis, se tutto va bene non starò via molto. Abbi cura di lui, ti prego!"
La vecchia scruta attentamente Ayris con sguardo penetrante. "Qualunque cosa tu stia tramando, Ayris, il cielo abbia cura di te."
"Abbia cura di tutti noi. "Aggiunge poi, sottovoce."Presto, venite, non c'è tempo da perdere!" Ci esorta Ayris. "Entro domani al più tardi dobbiamo essere a Harlakis, visto come si mettono le cose."
"Cosa intendi?" Le domanda Cathal, preoccupato.
"Se Jonaker è tornato conciato così male, c'è da preoccuparsi. Non era solo, chissà che fine avranno fatto gli altri... Qui c'è sotto qualcosa di grosso." Dice, scrutando il cielo in lontananza, come se nell'azzurro potesse leggere le risposte che cerca.
***
Camminiamo indisturbati fino quasi al crepuscolo, quando riprende a nevicare. Nel cielo bianco di freddo, un puntolino scuro traccia cerchi irregolari.
Ayris lo scruta lungamente, preoccupata."Tranquilla, è soltanto Half, il corvi di Kyera." La rassicura Heryann, cercando una conferma nei miei occhi, che però lo lasciano deluso.
No, quello non è il mio corvo.
"No, quello non è un corvo... È un falco. Il Falcone che ha qualcosa che non va, il suo volo è instabile..." Osserva Ayris.
Come per darle ragione, l'uccello precipita tentando inutilmente di frenare la caduta con le ali.
"Sarà meglio andare a vedere" dice Cathal, intuendo la preoccupazione della nostra guida, che prontamente trova un sentiero per raggiungere il punto in cui il falco è caduto.
Giunti in quel luogo, troviamo l'uccello morto, steso a terra sulla neve macchiata di rosso.
Ayris si china sopra la povera bestia e la osserva attentamente."Questo è uno dei nostri..." Sussurra "è stato preso da una freccia o da un proiettile..."
Il volatile ha qualcosa legato ad una zampa, qualcosa che Ayris stacca con delicatezza e srotola. Un messaggio.
"Che cosa dice?" Le domandiamo tutti, ognuno con le proprie parole.
Lei arrossisce leggermente.
"Beh, io...veramente non so leggere." Ammette consegnandoci il messaggio.
È Cathal a esaminarlo attentamente. Quando il suo sguardo si posa nuovamente su di noi, la sua espressione non lascia presagire nulla di buono.
La sua voce è grave, le sue parole sono pesanti.
"Ayris, la tua gente corre un grave pericolo."
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Et voilà, anche il capitolo 42 è servito, e con lui un po' di suspance, o almeno spero...
Che cosa ne pensate di Ayris? E del messaggio? Che cosa conterrà?
Lo scoprirete presto, o almeno lo spero...verifica di matematica permettendo! Spero davvero di riuscire a pubblicare in modo più regolare, ma purtroppo il tempo è poco, soprattutto quello per ricopiare a pc i capitoli già scritti... In ogni caso, credo di essere giunta a metà della prima stesura, se non poco più avanti. Ma ne mancano ancora di capitoli (e di stravolgimenti) prima che i nostri personaggi possano riposare...Approfitto del capitolo per fare nuovamente pubblicità alla campagna writherITA . Sostenete anche voi questa magnifica iniziativa per la parità di genere!
Inoltre, vi ricordo che se vi piace disegnare potete dilettarvi con le fanart, come ha fatto la brava @aurum2k . I disegni verranno pubblicati nel capitolo apposito.
Bene, dovrebbe essere tutto.
Grazie per aver letto fin qui e alla prossima! :)
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Destino - Il volo del corvo
FantasyCringe alert - questa storia è moooolto vecchia e ci sono passaggi un po' problematici, riferimenti a culture che sfiorano l'appropriazione, e tutta una serie di cose che ora mi fanno accapponare la pelle. Il lato positivo è che ora me ne rendo cont...