23. Dillon

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Il locale è vuoto. Ci hanno messo un po' a sistemare quel macello, ma finalmente se ne sono andati tutti a casa, membri della crew compresi.

Ha detto a Ross che ci pensava lui a Ginger questa sera e che poteva andarsene senza aspettarla. Ha visto che lui l'ha guardato in modo dubbioso, ma si è avviato lo stesso verso la porta borbottando un saluto. Evidentemente non ha voluto fare polemiche.

Si siede al bancone del bar e aspetta che Ginger esca dall'ufficio. Tieni lì tutta la contabilità e l'ultima sabato del mese se la porta a casa per verificarla nella tranquillità domenicale del suo appartamento. E' puntigliosa, gli piace anche per questo.

Quando riemerge dal corridoio buio ha un sorriso strano sulle labbra.

'Perchè sorridi?'

Dillon appoggia il gomito al bancone e la guarda incantato, non c'è niente di più bello che abbia mai visto in vita sua. Ha il trucco un po' sbavato, la chioma rosso fuoco raccolta in una coda alta e lo sguardo stanco, ma quel sorriso...Dio! Vorrebbe poter baciare quelle labbra con tutta la passione che prova per lei.

'Pensavo a come è andata la serata. Incredibile ! E Nina... l'hai sentita? Era davvero presa dalla sua idea promozionale... chi l'avrebbe mai detto... ci credi se ti dico che ho pensato male di lei? Forse è vero che noi donne non siamo in grado di fare gruppo. Sono stata davvero una stronza...L'avevo già etichetta come bella e svampita, disposta a diventare una moglie trofeo al braccio uno tipo Cain... e invece? Hai sentito cosa le gira in quella zucca? La sua idea non è niente male ... il suo progetto social ci sommergerebbe letteralmente di clienti.. sarebbe come entrare nel loop del campus, ti immagini? Le mie canzoni potrebbero diventare una sorta di sigla promozionale, una colonna sonora distintiva... potremmo inventarci gadget come magliette, occhiali da sole, costumi... sarebbe fantastico prendere in gestione un baretto sulla spiaggia se un giorno ce lo potremmo permettere... ti immagini che baraonda?'

Dillon annuisce lentamente cercando di concentrarsi su quello che gli sta dicendo, invece che sul suo sorriso fantastico. Quando si volta verso di lei ha l'aria pensierosa.

'Perchè sei così serio?'

Lui fa un sorriso tirato.

'Lo sai già. Non è la prima volta che ne parliamo.'

Lei annuisce .

'Certo. Lo so : non vuoi fare il passo più lungo della gamba.'

Dillon scuote la testa.

'No, non è quello.. o almeno, non solo : è che non voglio che rischiamo di rovinare tutto. Il locale va bene, la crew è affiatata, noi ci facciamo il mazzo ma riusciamo anche a preservare un po' del nostro tempo libero... ho un po' paura che andando a toccare un equilibrio così perfetto corriamo il rischio di rovinare tutto.'

Ginger si siede sullo sgabello accanto a lui e alza le spalle.

'Io penso che non corriamo rischi. Possiamo dare il via a Nina e vedere cosa succede...costo zero, la crew è favorevole, l'università è già il nostro bacino di utenti preferenziali e per quanto mi riguarda lo sai: prima finisco di ripagare i miei debiti meglio è!'

Dillon la fissa serio.

'Mi dirai mai la storia di questi debiti?'

Red sospira.

'Sai già che il mio passato è stato un po' turbolento... per tiramene fuori mi serviva una seconda chance. Spostandomi da un posto all'altro facendo la cameriera non si accumulano troppi risparmi, lo sai bene anche tu. I soldi che ho investito in questo locale non erano miei Dillon, me li hanno prestati e voglio restituirli il prima possibile. Non voglio legami con il mio passato, voglio tagliare i ponti e fingere che non ci sia stato affatto.'

Sospira scendendo dallo sgabello.

'Per questo sono d'accordo con la proposta di Nina. Posso farmi carico io di più turni se non vuoi avere un maggiore carico di lavoro e se davvero i clienti aumenteranno ancora posso occuparmi io dei rifornire il bar oppure di ....'

Dillon la interrompe scendendo anche lui dallo sgabello e alzando le mani.

'Hey, hey frena i cavalli, ok? Non ho mai detto che non ero d'accordo... ho solo detto che ci stavo pensando. Io ho investito i miei di risparmi ... ma capisco che nella tua ottica sia tutto più complicato. Se ci tieni e credi che possa essere davvero una buona idea tentare... ok, proviamo e andiamo avanti come al solito, 50-50... i turni restano come sono e anche i rispettivi compiti. Però se diventa troppo impegnativo e vediamo che le cose si mettono male fermiamo tutto, ok?'

Allunga la mano e Ginger la guarda un attimo senza capire, poi annuisce, sorride grata e gliela stringe.

'Grazie davvero socio.'

Dillon finge di non avere sentito la reale gratitudine nella sua voce.

'Ora che dici, ti accompagno a casa? Abbiamo fatto le 5 di mattina.'

Le fa segno di passargli davanti e Ginger si dirige verso la porta, mentre lui recupera la giacca e si chiude la serranda dietro le spalle. Sono appena arrivati alla macchina quando il telefono di Dillon comincia a squillare nella notte.

Fissa il display.. chi può essere a quell'ora assurda?

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora