105. Ginger

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Cain guida in silenzio mentre  lei non ha il coraggio di dire nulla.

I minuti passano lenti,  cerca una  giustificazione sensata ma non gliene viene in mente nessuna. Sospira.

'Senti Cain, mi dispiace ok? Voglio dirglielo. Davvero... è solo che devo trovare il momento adatto per parlarne con le ragazze, ma lo farò domani stesso. Promesso.'

Lui continua a guidare, impassibile. 

Come se non l'avesse neanche sentita.

Ginger si muove nervosa sul sedile di pelle.... è ufficiale, è un'idiota: Cain oggi ha litigato con Dillon per colpa sua e poi è venuto anche al locale, per aiutarla a gestire una serata complicata. Sà di essere dalla parte del torto. 

'Non mi vergogno di te. Anzi. ' Sorride nervosa, non sà come continuare.

Il silenzio si fà spazio sempre di più tra loro due. Sbotta nervosa.

'Dì qualcosa però!'

Lui si volta, il suo sguardo è come una lama affilata che la ferisce.

'Cos'è Ross per te?'

Lei lo guarda attonita, senza capire.

'Lo sai. Siamo amici.'

La voce di Cain è gelida.

'Quanto amici?'

'Abbastanza. Lui si confida con me e io mi confido con lui. Sò che mi capisce, che mi posso fidare. E' un amico.'

'Ma non abbastanza da raccontargli di me.'

Lei resta a bocca aperta. Non sà come rispondere. 

Cain prosegue.

'Ti accompagna al locale  e ti riaccompagna a casa tutte le sere, quindi avete spesso l'occasione di parlarvi da soli ed è un amico quindi di lui ti puoi fidare. Però non gli hai parlato di me.'

Ginger spalanca gli occhi. Ha capito cosa vuole sotto intendere, ma è assolutamente fuori strada.

'Non è come credi.. davvero. A Ross non interessa di me in quel senso.'

Lui la interrompe bellicoso.

'E tu come lo sai?'

Sono arrivati di fronte a casa , con un telecomando apre il cancello e aspetta che le porte si aprano per parcheggiare l'auto all'interno.

'Lo sò.'

Ribatte lei convinta, anche se si rende conto che possa sembrare un po' fiacca come giustificazione. Lui infatti scuote la testa.

'Non mi piace essere preso in giro e ...'

Lei lo interrompe prima che la situazione degeneri.

'E' gay, ok? Ross è gay! Nessuno lo sà al locale e lui non vuole parlarne.'

Cain parcheggia, spenge la macchina e si volta a guardarla mentre lei continua a parlare.

'Ho giurato che non ne avrei parlato a nessuno, per nessun motivo al mondo. MAI. E' una cosa sua ed è giusto che la gestisca come gli pare .... però  non voglio litigare , ok?  Non stasera, non con te...  non per qualcosa che non esiste neanche . Non gliene ho parlato, hai ragione. Ho avuto occasione di farlo e non l'ho fatto, semplicemente perchè ... non lo sò: sono fatta così?' Sospira ' Mi piace tenermi le cose per me...la verità è che negli ultimi anni non sono molte le persona di cui mi sono fidata per le cose importanti, ok? E questa cosa... bhè, per me è una cosa  importante... - Gesticola  nervosa-  Arrivi tu.. dal nulla, e sconvolgi ogni cosa. Ti viene tutto in modo così incredibilmente facile .... fai tutto giusto.' Sbuffa quasi spazientita. 'Domenica scorsa  alla festa, con Terry... e poi anche stasera con Nina. - Lo guarda seria - Ho visto che ti si era abbarbicata addosso e tu ... bhè, avresti potuto inventarti una scusa qualunque per liberartene e invece non l'hai fatto. Sò che devo dirglielo, a Ross, alle ragazze,a tutti... ti giuro che lo farò, ok? ...Ma appena aprirò bocca per parlare di te e di me...  bhè, so già cosa mi chiederanno.. e non sò se glielo voglio dire. Non voglio raccontare com'è baciarti o com'è toccarti perchè è una cosa mia... tu sei una cosa mia e io non ti voglio condividere, ok? e' così sbagliato??  '

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora