Fuoco e fiamme

142. Cain

Decide di riaccendere il cellulare solo quando atterrano a San Diego.

Sono appena scesi dalla scaletta e la vettura dell'aeroporto li stà aspettando per portarli nel parcheggio dove  prenderà la sua macchina per tornare a La Jolla. Ginger gli ha chiesto di lasciarla direttamente al locale, è martedì sera e alle 21.00 sarà di turno con le  altre ragazze. 

Non gli piace affatto, ma è il suo lavoro sà di non avere voce in capitolo a riguardo.

Per quanto sia certo che di Ross come cane da guardia ci si possa fidare, il pensiero di Dorian che bussa alla sua porta è ancora  vivido nella memoria. Se non fosse arrivato lui Ginger cosa avrebbe fatto? 

L'idea di non esserci personalmente a guardarle le spalle lo rende irrequieto.

Una mitragliata sospetta di bip però distoglie la sua attenzione da questa preoccupazione . Sà che non può stare 24 ore col cellulare spento senza pagarne il prezzo, ma questo è troppo anche per lui. E' ovvio che c'è qualche rogna.

Prende la valigia dalle mani di Ginger e le fa cenno di salire in macchina mentre la porge all'autista , dà un'occhiata rapida allo schermo del cellulare e sospira. Ha una quantità imbarazzanti di chiamate di Jeff.. possibile che non capisca che non vuole che faccia una maledetta indagine su Ginger?! 

Scorre i messaggi incazzato, ma quando li legge capisce che la questione è molto più seria.

Infila il telefono in tasca ed entra in macchina, si siede accanto a Ginger e dà istruzioni all'autista perchè li porti alla sua macchina. Vuole arrivare a La Jolla, accompagnare Ginger e poi chiamare Jeff. 

Prende il cellulare dalla tasca e scrive rapido un messaggio.

'Dammi 30 minuti e ti chiamo.'

Un bip gli recapita la risposta entro pochi secondi.

'Ma dove eri finito?! Non abbiamo 30 minuti!'

Sente lo sguardo di Ginger e la sua mano sulla coscia.

'Tutto ok?'

Si sforza di piegare le labbra in una parvenza di sorriso.

'C'è una rogna, ma nulla che non si possa risolvere.' Spera.

Digita veloce un altro messaggio.

'Paga qualunque cifra. Non voglio che quella merda vada in giro.'

Un  bip quasi immediato lo avverte che ha già una risposta.

'E' una follia...chiedono un sacco di soldi! '

'PAGA.'

Scrive definitivo e mette in tasca il cellulare, sperando di aver almeno 30 minuti di pace per non insospettire Ginger. Si volta verso di lei  e fà un ultimo tentativo.

'Sicura di non voler dormire da me ? Solo per questa notte. Non mi piace che tu stia a casa da sola.'

Lei gli sorride .

'Sono abituata a stare a casa da sola, non devi preoccuparti. E ho bisogna della mia roba, devo cambiarmi, in valigia non ho più niente di pulito.' Lo abbraccia,  'Grazie piuttosto per questi due giorni stupendi, vedere Miami con te è stato fantastico.'

Non sà cosa replicare, si limita a stringersela addosso. 

Crede sia questo il motivo per cui Ginger ha fatto breccia nella sua corazza, nessuna gli ha mai detto una cosa simile. E' spontanea, semplice,  genuina... riesce sempre ad abbattere le sue barriere. Le basta una frase gentile, uno sguardo dolce per renderlo inerme. 

Le bacia i capelli.

'Anche per me .'

La macchina si ferma e devono scendere. Ringrazia l'autista che si occupa delle loro valige e apre col telecomando la sua auto parcheggiata, in pochi minuti sono già in autostrada diretti a velocità sostenuta verso La Jolla . Non c'è molto traffico, può pigiare sull'acceleratore. Cerca di spingere fuori dalla sua mente le parole di Jeff e concentrarsi solo sulla strada ma non ci riesce.

E' stato un idiota. 

Un colossale, autentico idiota. Non riesce a credere di essere stato talmente incauto, lui che di solito è il re della riservatezza. Odia il gossip ed i giornali scandalistici ed è sempre riuscito a rimanere fuori dai radar se non per sporadici scoop senza importanza. E ora rischia di coinvolgere Ginger in tutto questo. Non può permetterlo.

'Cosa fai domani?'

Le domanda brusco, lei lo guarda, presa alla sprovvista.

'Non ho programmi, ma sono stanca morta.. credo che dormirò tutto il giorno e poi tornerò al locale, perchè?'

'Non andare questa sera se sei così stanca.  Chiama e dì che sei malata. Vieni a casa con me e domani mattina ti accompagno  a prendere le tue cose.'

Lei sorride.

'Non sono malata Cain! Sono solo stanca... non è un problema.. te l'ho detto, stasera è una serata tranquilla al locale e se dopo 2 giorni che sono sparita nel nulla chiedo a Dillon un altro giorno mi ammazza. Oggi tra l'altro vede suo nipote , ricordi? Ha spostato per farmi un favore quindi è davvero impossibile che possa chiedergli un altro giorno.'

Cain le lancia un'occhiata contrariata.

'Quindi lui  stasera al locale non c'è?'

Lei scuote la testa.

'No, ma non c'è bisogno che venga..il martedì è un vero mortorio. E poi ci sono Ross, Bob e Harvey e con Ross siamo d'accordo che mi accompagnerà fino alla porta di casa. Contento?'

Cain la guarda severo.

'Non c'è dà scherzare dopo che quella testa di cazzo si è presentato a casa tua, voglio solo essere sicuro che non ti succeda niente.'

'Lo sò. Dorian però non si è fatto più sentire, quindi significa che i tuoi avvertimenti sono andati a buon fine.'

Cain non le fà notare che sono partiti praticamente subito dopo e che sono più di 24 ore che lei non è reperibile al cellulare.. ha controllato lui la pagina Instagram di Dorian e sembra che sia tutto tranquillo, ma ora è quello che gli ha detto Jeff a tenerlo sulle spine. Si chiede se dovrebbe accennare qualcosa a Ginger, ma non vuole allarmarla senza motivo.

Sà che lei per qualche assurda ragione teme la notorietà. E' certo che la cosa riguardi Aaron e la sua vita precedente, ma non gliene ha mai parlato apertamente e non vuole forzarla se l'argomento la mette a disagio.

Decide di fidarsi di lei.  

La lascerà al locale, poi chiamerà Jeff e risolverà tutto questo casino. Sà già che gli costerà una fortuna ma non gli interessa. Ha più soldi di quanti ne userà in una vita e non vuole che questa cosa che ha con Ginger.. qualunque cosa sia, ne possa risentire. 

Domanda all'improvviso, stupendo anche se stesso.

'Ti va se domani ci vediamo?'

Il sorriso a 2000 vatt che le vede comparire sul viso di Ginger lo ricompensa di qualunque cifra.