70. Cain

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Se chiude gli occhi e finge di essere altrove, potrebbe davvero essere felice.

Con Lillith tra le sue braccia, la musica che li accompagna, il rumore del mare in sottofondo e la tiepida brezza che li accarezza mentre ballano nei loro vestiti eleganti.

Sà che ha sbagliato a venire. 

Non è più un ragazzo e per quanto lo rattristi constatare di non avere una famiglia sopravvivrà senza drammi a  questa serata, ma essere lì, oggi, è un errore. Con Ginger ad assistere  a questa Caporetto. 

Avrebbe dovuto proteggerla dallo spettacolo pietoso della sua famiglia.

La stringe tra le braccia mentre la musica accompagna i loro movimenti e lei lo avvolge in una nuvola del suo profumo dolce che adora, anche se non riesce ancora a dargli un nome. E' consapevole degli sguardi che li osservano, ma non gli interessa affatto, vuole solo godersi questo momento con lei, prima di affrontare la parte più ostica della serata: suo padre.

L'ultima volta che si sono visti ha dovuto trattenersi dal mettergli le mani addosso, era irascibile, ribelle e rancoroso . Ricorda bene la furia cieca con cui se ne è andato sbattendo la porta, giurando a se stesso che in quella casa non ci avrebbe rimesso mai più piede, ed ora eccolo di nuovo lì. Più maturo, più pacato, più consapevole dei suoi mezzi e determinato a non perdere la calma, per nessuna ragione al mondo.

Se qualcosa si può salvare del rapporto logoro che ha con la sua famiglia, vuole provare a salvarlo perchè sà che è la cosa giusta da fare e perchè non vuole ritrovarsi come Ginger, a rimpiangere di non aver dato a suo padre una seconda chance, contemplando la sua lapide. 

E' lì per quello, per dare a entrambi una seconda possibilità, ed è consapevole che se Ginger non lo avesse convinto, avrebbe continuato a rimandare all'infinito.

Le fà fare una piroetta e la riprende tra le sue braccia.

Il vestito che indossa è come una seconda pelle, mette in risalto le sue forme e con le  trasparenze provoca un conturbante effetto vedo non vedo che gli fà desiderare di strapparglielo di dosso. E' stupenda. I capelli rossi incorniciano la pelle chiara e gli occhi color giada spiccano come due gemme preziose sul  viso pulito, spruzzato di lentiggini. 

Lo affascina con la sua semplicità, è una delle prime cose che lo hanno colpito di lei. Questo non accorgersi degli sguardi della gente, non curarsi del loro parere, essere indifferente al  chiacchiericcio di sottofondo.  Vuole sapere tutto di lei, vuole conoscere tutti i suoi segreti.

La musica s'interrompe e si ritrovano uno nelle braccia dell'altra, ansanti, la bocca di lei semiaperta come un frutto maturo lo attira irrimediabilmente. Si china e la bacia, prendendole il viso tra le mani e affondando la lingua nella sua bocca calda, ha bisogno del suo calore, vuole tutto ciò che può dargli, ogni brandello di pelle, ogni goccia di sudore, ogni respiro ansante, vuole il suo corpo ma teme che non gli basterà. Mentre la bacia famelico, imponendosi di non esplorare il suo corpo con le mani, così come invece  con la lingua esplora la sua bocca, si chiede quanto ancora riuscirà a resistere.

Il tintinnio di un bicchiere lo costringe a tornare alla realtà.

Si stacca da Ginger e si accorge che suo padre è sul palco e lo fissa dall'alto con sguardo di disapprovazione mentre con un cucchiaino sbatte sul suo calice di cristallo davanti a un microfono.

'Buona sera a tutti, spero che vi stiate divertendo!'

Un coro di sì, sottolineato da applausi gli dà il benvenuto.

'Grazie a tutti per essere venuti, sapete che questa è una ricorrenza annuale... ahimè, ogni anno devo aggiungere un anno in più al già lungo elenco...'

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora