144. Cain

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Quando arrivano davanti al cancello di casa sua la situazione è come immaginava. Si volta per guardare Ginger, seduta in macchina al suo fianco. Ha sistemato il trucco e inforcato nuovamente gli occhiali, sà che è nervosa , ma sà anche che se la caverà alla grande.

'Mi raccomando, non dire niente. Guarda i fotografi e sorridi ai loro obbiettivi, saluta e non dimostrarti infastidita. Se sentono odore di sangue si incattiviscono, se gli lanci qualche osso te li fai amici e ti lasciano andare.'

Lei annuisce intimorita.

'Dobbiamo proprio fermarci?'

Lui rallenta mentre il cancello si apre e quelli si avvicinano. 

'Non voglio che ti diano la caccia per la città, forse lo faranno comunque ma tentiamo un approccio più civile.'

Abbassa il finestrino e saluta con la mano.

'Hey ragazzi... si può sapere cosa ci fate davanti a casa mia?'

Sorride, mentre quelli si avvicinano e cominciano a scattare foto o riprenderlo con i telefonini.

'Cain! Guarda qua!'

'Cain! Chi è la tua nuova ragazza?'

'Cain! E' una cosa seria?'

'Cain! Dove vi siete conosciuti?'

'Cain! Cain! Cain!'

Lo chiamano tutti e lui sorride mentre aspetta che il cancello si apra.

'Ragazzi, potete non accamparvi sotto casa? Sapete che sono disponibile a rilasciare interviste.. non c'è bisogno che passiate la notte appostati qui.. sì, è la mia ragazza. Mi sembra evidente dalle foto di Miami. Non molto rispettose, ci tengo a dirlo. Se volete che io sia disponibile con voi dovete esserlo con me ... Altrimenti niente più favori.' Sente che picchiano contro il vetro di Ginger, si volta per essere certo che vada tutto bene.  

'Non aprire il finestrino, mi raccomando.'

Le dice preoccupato, per poi girarsi di nuovo verso i paparazzi dalla sua parte.

'Contenti? Possiamo entrare adesso?'

'Cain! Come si chiama?'

'Cain! E' una cosa seria?'

'Cain! Dalle un bacio...'

'Cain! Cain!'

Li saluta con la mano mentre lentamente supera il cancello e và a parcheggiare davanti all'ingresso di casa. Sà che non possono entrare, ma i loro zoom sono puntati sulla sua macchina.

'Fino a quando non siamo dentro casa i loro zoom vedranno qualunque cosa. Ti apro io la portiera, tu stai attenta quando scendi che il vestito non ti faccia qualche scherzo.. non aspettano altro.'

Scende e và dalla sua parte, le apre la portiera e le porge la mano per aiutarla ad uscire, lei l'afferra e tira fuori un piede, poi l'altro con studiata lentezza. I tacchi vertiginosi mettono in mostra le sue gambe slanciate, la gonna le sale lungo le cosce ma non tanto da concedere più del necessario. Quando è completamente fuori dall'auto si volta salutando gli obbiettivi per poi guardare di nuovo Cain, con un'espressione maliziosa.

'Che dici gli lanciamo un boccone un po' più succoso di così?'

Lui aggrotta la fronte senza capire, mentre lei gli passa le braccia intorno al collo e lo attira verso di sè sussurrando piano. 'E' da quando ti ho visto questa mattina che avevo voglia di farlo.'

E lo bacia. 

Un bacio vero, lingua denti e la gamba alzata all'indietro. Cain assaggia quella bocca, labbra, lingua, tutto, senza farselo ripetere due volte. Se la stringe addosso facendole scendere le mani lungo la schiena per poi fermarle entrambe su quel culo perfetto. Vorrebbe tirarle su il vestito, sbatterla contro la macchina e scoparla così, senza neanche spogliarla.

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora