180. Lilith

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Ha vagolato per ore, senza meta, incredula. 

Incapace di venire a patti con quello che è accaduto ed accettarlo. Ha sempre saputo che il mondo di Cain non fosse adatto a lei, ha sempre temuto di poterne rimanere ferita,  ma lui nei mesi trascorsi le aveva fatto credere che insieme potessero essere un'eccezione, superando qualunque difficoltà.

E per un po' effettivamente così è stato.

Si è illusa. 

Illusa che la magia  tra loro potesse superare qualunque ostacolo. Che nonostante l' amnesia sarebbero riusciti a sintonizzarsi ancora su quella stessa frequenza e ritrovarsi, amandosi fino all'happy end. 

Non è stato, le sembra evidente.

Lui e Jeff oggi l'hanno fatta sentire sporca, sbagliata, viziosa. 

Eppure lei sà che non è vero: lei non è così. Sì, ha fatto degli errori di cui si vergogna , però è riuscita a perdonare se stessa ed andare avanti. 

Se c'è una cosa che ha capito negli ultimi mesi è che il passato non la definisce, è il presente a farlo.  Non è la caduta a mostrare agli altri chi sei, ma il modo in cui ti rialzi e vai avanti.

Si asciuga le lacrime mentre cammina senza meta per Kellogg Park, non vuole più piangere, vuole reagire. Vuole rimboccarsi le maniche e riprendere la sua vita da dove l'ha lasciata. 

Vuole contattare Aaron e saldare il suo debito, per farlo uscire per sempre dai suoi pensieri. E mandarlo a fare in culo perchè l'unico che poteva tirare in ballo quel video è lui.

Vuole parlare con Dillon e chiarirsi su come mandare avanti il locale, perchè è la sua attività e non vuole danneggiarla se è quello che sta facendo. 

Vuole chiamare Artur Miller.. dopo tutto è stato lui è il primo che si è presentato al locale interessato alla sua musica, prima del clamore mediatico, prima che tutto impazzisse... vuole sentire cos'ha da proporle e pensarci seriamente.

Perchè c'è un'altra cosa che ha capito nel caos degli ultimi giorni, ed è che ama la sua musica e vuole continuare a scrivere canzoni. E se c'è qualcuno interessato ad ascoltarle.. perchè no?

E' quasi buio, prende il telefono che ha messo in silenzioso da quando è scappata dalla villa e chiama Dillon per avvertirlo che non andrà al locale, ma dopo pochi squilli è lui a parlare per primo.

'Ginger! Che accidenti succede? Dove sei?'

Merda.. i giornalisti..su internet avranno pubblicato la notizia che lei e Cain si sono lasciati. Se c'è una cosa positiva di tutta questa storia è che d'ora in avanti non sarà più un target per la stampa.

'Dillon, ciao,  sto bene. Volevo solo avvertirti che stasera preferisco non venire al locale. Ho pensato a quello che mi avete detto... l'altro giorno tu e i ragazzi... sul fatto che con tutto questo clamore non sia una buona idea che io continui a farlo, probabilmente avete tutti ragione.'

'Red, ma cosa dici...non scherzare!'

'Dillon, fammi parlare ok? E' solo un'idea, niente di più. Ma voglio che ne parliamo io e te domani. Ci troviamo quando ai tempo? A pranzo magari , che dici? Analizziamo i pro e i contro della situazione e vediamo come è meglio gestire le cose, lo trovi ragionevole?'

Sente che esita, non è da lei parlare così.

'Ginger, ti senti bene?'

Ride tra le lacrime.

'Non lo sò, per questo ho bisogno di prendermi la serata libera. Ci vediamo domani a pranzo al Wave bar, ok? Và bene per te verso le 12,00 ?'

'Mi ha chiamato Cain.  Molte volte. Ti cercava: mi ha chiesto se ti sentivo di avvisarlo e  dirti di richiamarlo immediatamente.'

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora