30. Dillon

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Dillon è seduto su uno sgabello davanti al bancone, sta dando indicazione a Terry e Viky su dove sistemare le bottiglie di Cointreau, Rum Scuro, Vermouth dry e Curacao appena arrivate. Hanno deciso di aggiungere dei nuovi drinks al menù e ha appena comunicato alle ragazze che le ha iscritte ad un corso della Mixology Accademy. Era da tanto che loro volevano andarci e anche Ginger era d'accordo, pensa anche lui che ora sia arrivato il momento di fare quel passo in più che è certo darà al locale una spinta in avanti. 

Parteciperà anche Amber, tutte e tre devono essere esperte ed intercambiabili, ma oggi è il suo giorno libero quindi glielo comunicherà nei prossimi giorni.Quando sente la porta che si apre si volta sperando che sia arrivata Ginger, ma è Sam ad entrare.

'Ciao, Sam. Hai passato una domenica tranquilla?'

Sam si leva la giacchetta di jeans e l'appoggia sul bancone, sedendosi accanto a Dillon. Saluta con un sorriso triste le ragazze già al lavoro e scuote la testa.

'Non direi. Io e Jack abbiamo litigato.'

Terry e Viky in un attimo sono a consolarla.

'Hey siete insieme da poco sono cose che capitano...' Comincia la prima.

'..vedrai che fare la pace renderà tutto più divertente!'

'Cosa è successo? Racconta!'

Dillon ne approfitta per tagliare la corda. Passa la sua vita in mezzo alle donne, quindi è abituato a questi discorsi, ma non è ancora a sua agio quando si tratta di dispensare consigli sulla vita personale altrui. Và a rinchiudersi nel suo ufficio e comincia a sistemare la scrivania, oggi deve uscire presto. Voleva parlarne a Ginger, ma non crede sarà un problema.

Di solito i giorni caldi sono il mercoledì, il venerdì e il sabato. Le altre serate non c'è troppa affluenza quindi non ci sono spettacoli e l'atmosfera è abbastanza tranquilla. Bob e Ross sono già all'ingresso e si è assicurato che restino entrambi fino alla chiusura. Harvey , Amber e Melody oggi hanno il l giorno libero è incerto se chiamare Nina , ma voleva prima sentire Ginger.

Quando la porta si apre sente una folata del suo profumo, prima ancora della sua voce squillante.

'Ciao Dillon. Ho saputo della grande vittoria di domenica! Che bravo il piccolo Simon!!'

Solleva lo sguardo e non può che sorridere davanti a tanta vitalità. E' radiosa. Indossa un paio di jeans ed una maglietta borchiata, ha i capelli legati in due treccine che la fanno sembrare una ragazzina.

'Sì, è stata una giornata memorabile. Non credo di aver mai visto mio nipote più contento di così. Mia sorella mi ha anche perdonato per essere arrivato in ritardo.... a proposito. So che ti devo delle scuse per tutto, la nottata sul divano, una domenica passata a fare l'infermiera. Mi ha detto Cain dei casini che ci sono stati e che sei dovuta restare a fargli da balia fino a lunedì mattina. Pensavo che oggi mi avresti sbranato.'

Lei si siede come al solito su un angolo della scrivania e alza le spalle.

'Non è stata colpa tua.. e poi Cain non è così terribile. A dirti la verità ha dormito quasi tutto il tempo, e io sono riuscita a mettermi in pari con tutta la contabilità di giugno, siamo praticamente in pari con tutto. Tu piuttosto... raccontami della partita! Tuo nipote sarà stato al settimo cielo...'

Dillon annuisce.

'Sì, non ci poteva credere di avere giocato tutta la partita. Siamo andati a cena fuori per festeggiare e poi al cinema, si è addormentato in macchina mentre li riaccompagnavo a casa . Era stremato.'

'E Sheyla? Sta bene?'

Lui fa una faccia perplessa.

'Bene è una parola grossa. Da quando suo marito l'ha piantata fa del suo meglio... a me sembra che se la stia cavando, ma  è  stanca. Mi sono preso l'impegno di occuparmi di Simon almeno un pomeriggio la settimana, lo passo a prendere a scuola e lo riporto a casa per l'ora di cena. Non interferisce con gli orari del locale e mia sorella ha qualche ora d'aria.'

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora