37. Ginger

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Ginger mentre lui si allontana segue con lo sguardo  quella schiena che pare scolpita da Michelangelo, chiedendosi tra sé perché nascondere un tale capolavoro. Se non fosse per i tatuaggi potrebbe essere davvero scambiata per un opera d'arte del geniale artista, capace di raffigurare al meglio il corpo umano in ogni sua venatura.

Non ha mai visto una simile perfezione, ne probabilmente mai la rivedrà, quindi segue Cain con lo sguardo rapita ed ammirata dalla molto umana dedizione che sicuramente è stata necessaria per forgiare quell'opera d'arte, con ore ed ore di allenamento e sacrificio. Si chiede quale sia stata la scintilla che ha acceso la miccia di tanata determinazione, fino alla deflagrazione del successo finale.

Ha cercato delle notizie in internet su di lui, si, sa che non avrebbe dovuto ma la curiosità era troppa per riuscire a resistere. Ha scoperto che viene da una famiglia di ricercatori famosi e che suo padre è stato per anni niente di meno che il Rettore della UCSD, l'Università della California di San Diego con sede a La Jolla. E che no, non la prendeva in giro quando diceva che è primo nella classifica di Forbs tra gli sportivi più pagati al mondo.

Si chiede come mai abbia deciso di intraprendere uno sport così violento come quello delle arti marziali miste e soprattutto come mai sia diventata la sua professione nella vita. Non vuole giudicare, non conosce abbastanza né lui né questo sport, ma non può non chiedersi come una ragazzo ricco, colto ed istruito possa decidere che la sua vita lavorativa consisterà nello sfidare un avversario su un ring ottagonale in un incontro che dura al massimo cinque round da cinque minuti in cui per vincere si rischia la vita, o almeno seri traumi cerebrali .

E' curiosa di scoprire la sua storia, anche se non dovrebbe.

Dovrebbe trovare una scusa per non firmare quel maledetto contratto che ha davanti ed andarsene prima di mettersi di nuovo nei guai. Fa scorrere rapidamente lo sguardo sulle parole per dargli una rapida letta ed arrivare alla cifra pattuita come compenso, rimane interdetta : 10.000,00$ ?

Fa un rapido calcolo, anche levandoci le tasse è un compenso ben superiore ai 5.000$ che si era data come obbiettivo massimo. 10.000$ ??! Significherebbe non solo pagare i suoi debiti, ma anche riuscire a rimanere con qualcosa sul conto in caso di emergenze. Rilegge l'accordo per assicurarsi che non ci sia qualche strana clausola... niente .. sembra tutto regolare.

'Allora? Cosa ne dici, può andare?'

Sobbalza colta di sorpresa e si volta nella sua direzione.

Constata che anche con la maglietta no, non è niente male, prima di rendersi conto che lui si riferisce al contratto che ha in mano. Abbassa lo sguardo sui fogli e si costringe ad annuire , senza rendere troppo evidente il suo entusiasmo.

'Direi di sì, non mi pare manchi nulla.'

'Bene'

Cain prende due penne dal contenitore sul tavolo e gliene porge una.

'Allora firmiamo e cominciamo a buttare giù l'elenco che ci ha chiesto Roger? Vorrei che lo ricevesse entro questa sera , mi ha detto che senza quello non riesce a mandarmi le date definitive con gli scaglioni dei fine lavori. Mi servono al più presto.'

Sembra impaziente, chissà poi perché tutta questa fretta. Ginger si ritrova a firmare l'accordo senza trovare nulla da obbiettare. La cifra è astronomica e le condizioni sono eque, non sà  cosa inventarsi per ritrattare e fare marcia indietro.

Cain firma subito dopo di lei e mette la sua copia al sicuro in un cassetto. Le indica i fogli che restano sul tavolo.

'Quella è tua.'

Le porge la mano e la fissa negli occhi con la sua solita espressione imperturbabile, quasi a sfidarla.

'Allora a una lunga e proficua collaborazione.'

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