76. Cain

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E' contento di avere l'occasione di vedersi con Ginger prima di partire per la trasferta. Chiarire le cose di persona è sempre la soluzione migliore.

Può non essere sempre piacevole, ma non lascia spazio a dubbi o fraintendimenti ed è l'unico modo per guardarsi in faccia reciprocamente e capirsi, sgombrando il campo da incomprensioni e rancori futuri.

Parlare con Emily è stato utile. 

Fastidioso, come è sempre quando ti sbattono in faccia la realtà, ma utile. 

A lui piace Ginger, e gli interesserebbe avere la possibilità di frequentarla, con i suoi tempi se necessario. Ma non vuole impegnarsi in una relazione stabile, non ne ha mai avute e questo non è davvero il momento ideale della sua vita per cominciarne una.

Ha mille impegni, mille nuovi progetti, la testa piena d'idee. Non vuole avere una persona che dipenda da lui, un fardello di cui preoccuparsi.  Quello che lo ha attratto di Ginger è stata proprio la sua indipendenza, la  faccia tosta, la personalità spigolosa, il suo atteggiamento ribelle. 

Non ha capito niente di lei?

Vuole guardarla in faccia e scoprire cosa le passa per la testa. Cosa si aspetta da lui e se è qualcosa che può dargli, altrimenti meglio interrompere sul nascere il loro flirt. 

Parcheggia e scende dalla macchina. 

Ha appuntamento in centro per pranzare con Bob e Harvey, si sono scambiati i numeri alla festa di Dillon e ogni tanto si trovano per fare due chiacchiere. S'incammina verso il locale all'aperto e sente il cellulare nella tasca dei pantaloni che incomincia a vibrare.

Risponde senza guardare.

'Pronto?'

'Ciao Cain, sono Ginger!'

Ha la voce squillante e allegra, a cosa è dovuto tanto buon'umore?

'Ciao Ginger'

'Ti chiamo per oggi pomeriggio, sono desolata ma ho avuto un imprevisto e non posso proprio venire. Riusciamo a rimandare a domani?'

Stringe gli occhi ripensando alla telefonata con Emily. Indaga.

'Che genere d'imprevisto?'

'Una tubatura - risponde lei pronta - .. in casa. E' esplosa e c'è tutto il pavimento allagato, ho chiamato subito l'idraulico e chiuso l'acqua, ma verrà solo nel pomeriggio. Mi ha detto che ci vorrà un po' di tempo per sistemare il tutto.. non sà dirmi quanto.'

E' infastidito, sembra tutto molto credibile ma le parole di Emily di questa mattina gli torna in mente con estrema precisione. Ribatte caustico.

'Ci vediamo tutti i lunedì Ginger, è il nostro accordo. Preferirei davvero non rimandare.'

'Hai ragione, e ti capisco, davvero.. ma posso venire domani... o dopodomani se preferisci. Mi libero a qualunque ora possa farti comodo.'

Sospira, sconfitto. Sà che lei non può saperlo che il giorno dopo parte per una trasferta di lavoro, i suoi sospetti sono immotivati.

'Domani parto per una trasferta di lavoro, starò via un po di giorni...'

'Davvero? Oh che peccato..'

Chissà perchè gli sembra che lo stia prendendo in giro.

'.. facciamo così, tanto io questa mattina sono già stata in cantiere e ho  preso tutti gli appunti necessari. Ti mando una mail con tutto ok? Oppure provo a sentire da Roger... mi sembra che Nathan mi abbia detto che sarebbe passato da te per una novità sui lucernai, sbaglio?'

'Sì, passa stasera a farmi firmare dei documenti.'

'Bene. Allora vedo di dare a lui gli appunti, ok? Così hai tutto e non rimaniamo indietro con niente. Lunedì prossimo cosa facciamo? Sarai tornato? Spostiamo l'appuntamento o teniamo il solito orario?'

Si chiede perchè gli sembri che sia tutta una pantomima.

'Lasciamo tutto com'è. - Risponde brusco - Ci aggiorniamo se necessario per telefono.'

'Ok, perfetto allora. E buon viaggio !'

E mette giù.

Come se non fosse successo niente. Come se la sera di venerdì non fosse mai esistita. 

Gli sembra di sentire la frase di Emily parola per parola:

'L'incontro con una persona che esercita su di loro un'attrazione fisica fuori dal comune può far credere di poter superare qualunque problema, può spingerle ad osare, a forzare i propri limiti, ma difficilmente farà sparire il problema. E chi non sarebbe terribilmente in imbarazzo a dover interrompere il proprio partner sul più bello, perchè non in grado di portare a termine l'atto sessuale ? Senza magari riuscire neanche a dargli una reale spiegazione sulle reali motivazioni di questo blocco? La reazione più ovvia sarebbe quella di non volerci avere più nulla a che fare, dimenticare l'episodio ed escludere dalla propria vita la persona che ci ha provocato un tale imbarazzo. Una così dolorosa umiliazione.'

Scuote la testa e si rimette il telefono in tasca. Sicuramente si sbaglia, è solo un'assurda coincidenza. Si prenderà una pausa di qualche giorno e quando si rivedranno la settimana successiva chiariranno tutto di persona.

Non ha dubbi.

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