74 The last of us

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Camilla

Oggi mi sento un cadavere vivente, sarà che ultimamente dormo solo 5h medie e non ho mai voglia di svegliarmi ed iniziare un'altra giornata loop.
Se mi addormento in orari che vanno al di fuori della mia routine tendo a fare incubi.
Vedo la notte passare veloce, anche non facendo nulla.
Di notte non c'è mai nessuno con cui parlare, i pensieri si triplicano.
Tendo ad ascoltare canzoni del mio passato, riguardare video vecchi, ripenso a come mi sentivo prima di perdermi di nuovo.
Ero finalmente felice, dove sono finite tutte le emozioni belle?
Ansia, paranoia, nervosismo, rabbia, solitudine, nostalgia, delusione, paure per il futuro, mi state uccidendo. Probabilmente è perchè sono ancora triste per Greta anche se vorrei mi fosse passata, non è così. 
Ultimamente gioco spesso al mio videogioco preferito : The Last of Us. Ci tengo tanto e per me non è solo un gioco, sa essere così triste come io sento sia la mia vita.
Mi ritrovo nella solitudine, nella rabbia repressa, sento sempre come se mi mancasse qualcosa. Sono sempre a cercare quel qualcosa in più, poi perdo un pezzo e vedo la mia felicità allontanarsi da me per sempre.
Vedo tutto il mondo come dei veri e proprio zombie, perché per me sono tutti uguali, indifferenti, pronti a prenderti anche quel briciolo di felicità che ti rimane, ma poi mi accorgo che la vera morta sono solo io, loro continuano a vivere.
Basterebbe uscire dal teatro, dall'acquario, dall'ospedale e da tutte quelle ambientazioni abbandonate e lasciare lì tutto il dolore, ma io non ci riesco.
Non riesco a dire alla me di qualche anno fa dopo tutto il dolore che ha provato, senti 'tolgo tutte le armi e ti lancio nelle mani di un clicker', l'orgoglio lo detesto e lo ammiro, prima non era così orgogliosa, sono dovuta diventarlo.
La condizione era una sola, non soffrire più.
Ho fallito di nuovo.
Ci tengo troppo ad iniziare e finire le cose per bene, a non deludere nessuno, a mostrare che sono capace di fare le cose, a dimostrare quanto io ci tenga alle persone, ma mi sembra tutto inutile, come ogni volta che rinizio il gioco e non posso cambiare il finale.
Quante volte rivedendo la stessa scena sulla tv nei momenti in cui mi sentivo sola, mi sono detta 'tutto cambierà, sarai felice'.
Nel cercare di esserlo mi sono distrutta e ho autodistrutto.
La protagonista ha sempre perso le persone più care a lei senza che facesse nulla di male, è sempre andata avanti finché aveva qualcuno da proteggere. Ad un certo punto non ha più retto, ha rovinato tutto, per poi rendersi conto che avendo fatto questo, non troverà più nessuno che ha davvero bisogno di lei. Ora mi sento di dire che tutte le cose belle, le distruggo e le perdo.
Si, se una persona entra a far parte della mia vita, deve sapere che non sono la ragazza spienserata, sono quella che ha bisogno di tanto amore, perché la solitudine non la colmi con le belle parole. I piccoli gesti, le abitudini, la complicità, il voler a tutti i costi restare accanto, per me valgono molto. Per la mia autodeterminazione questo gioco l'ho riniziato varie volte, solo per vedere tutte queste scene, per riviverle ancora, sia la felicità sia il dolore, per rivedere personaggi e salutarli ancora una volta, rileggere le stesse frasi, credere che tutto si possa ricominciare da capo anche dopo che un ponte crolla, trovando nuovi modi per superarlo insieme e arrivare dall'altra parte, cercando tra tutte le rovine un sentiero.
Io volevo solo vedere Ellie, la protagonista, felice e volevo esserlo anche io, ma da quando ho giocato la parte 2, credo che la felicità non sia fatta per lei come per me.
'Puoi giocare a giochi più allegri'.
No, nessuno mi prende come questo.
'Puoi cercare altre persone per essere più felice.'
No, nessuno mi prenderà più come  aveva lei.
Io non mi accontento di chiunque o qualunque cosa e non voglio farlo mai.

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