Camilla
Corro in bagno, ma aprendo la porta noto che lei non c'è.
Forse si è chiusa dentro a qualche bagno e provo a bussare alla prima porta, ma non ricevo risposta. Allora busso alla seconda porta e mi sorprendo a dire "hey, non aver paura, vorrei solo fare amicizia, mi sembri una ragazza timida e mi dispiace se i miei compagni ti hanno spaventato, volevo solo dirti che mi chiamo Camilla ed essendo la tua compagna di banco se hai bisogno di aiuto io ci sono, cioè non sono bravissima nelle materie, ma se vuoi parlare di qualcosa o cazzeggiare nelle ore sono contenta di ascoltarti e sopportarti, secondo me sei una ragazza simpatica e ti vorrei conoscere e scusa per prima dal preside se me ne sono andata, sono un po' ritardata, ma magari mi hai trovata buffa o forse solo stupida, sono convintissima che hai pensato che io sia una stupida, cioè insomma vedi io faccio tanto casino, faccio ridere tutti, ma alla fine mi sento sempre un po' sola e sono felice tu sia arrivata a riempire quel banco vuoto vicino a me, spero tu non abbia mai provato la solitudine, fa proprio schifo sentirsi soli e poi perché te ne sto parlando? Non lo so, forse volevo parlarne con qualcuno di reale e non un peluche tipo quello che ho in camera mia.. Che incontro stupido seriamente, mi sento patetica, scusa. Almeno sono riuscita a farti smettere di avere paura di me?"
Ad un certo punto si apre la porta contro cui stavo parlando "Guarda che io non avevo paura, stavo cagando" e non so se essere più cretina per il fatto di aver appena detto un sacco di cose personali ad una ragazza che un mese fa avevo visto piangere, ma che non voleva il mio aiuto e mi aveva trattato male oppure della faccia che faccio alla sua risposta così schietta.
"Ah okey scusa se ti ho disturbata" ed esco dal bagno.
Mentre torno in classe noto la nuova alle macchinette e mi avvicino.
"Ah eri qua?"
Lei sorpresa "Perché? Mi stavi cercando?"
"Nulla e che te ne eri andata dalla classe"
"Avevo fame"
Aveva fame.. Non ho parole.
"Vuoi un biscotto?"
"Spero non sia un biscotto della fortuna, perché oggi sono talmente sfigata che pure lui me lo direbbe"
"Perché che è successo? Ah, vero eri dal preside"
"Si, propio per quello" dico evitando di dire la figura di 'M' che avevo appena fatto.
"Beh, torniamo in classe" dico dopo aver finito di mangiare.
Torniamo in classe e lei socializza con tutti, ma io questa volta me ne sto in disparte.
Chissà quella ragazza cosa avrà pensato di me. Chissà perché piangeva quella volta. E perché ogni volta che ci incontriamo per caso mi risponde così fredda anche senza conoscermi, e perché ogni volta non riesco a dirle nulla?
"Ciao Camilla" si avvicina la nuova.
"Come fai a sapere il mio nome?"
"Mi sono fatta dire dai nostri compagni di classe come si chiamasse la mia compagna di banco, comuque piacere io sono Chloe"
"Piacere, hai già fatto qualche amicizia?"
"Mi sembrano tutti simpatici"
A me invece stanno tutti sul culo, ma questo non glielo dirò mai se la pensa così.
"Menomale sono contenta che ti trovi bene"
"Chloe, do you speak English?" chiede la prof stroncando la nostra conversazione.
"Yes"
"Che alunna brillante mi è arrivata" ride la prof.
Beh l'unica cosa positiva di oggi e che ora so da chi copiare durante le verifiche.
Già mi manca Stella, dopo aver portato Chloe in classe, è dovuta uscire dall'istituto per un problema di famiglia e ora non so con chi sfogarmi di tutte queste emozioni negative che mi stanno sopraffando.
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Fidati di me
Teen Fiction[STORIA COMPLETATA] {Lesbian Story - broken heart} Camilla è la casinista della classe, ma dentro di lei nasconde tutte le sue insicurezze. Chloe è la ragazza delle feste, solare e una grossa novità nella vita della protagonista. Ma sarà in grado di...