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Camilla

"Prof non mi sento tanto bene, posso andare in bagno?"
Ultimamente è la frase che uso più spesso in classe.
Una volta ero la casinista, quella sempre pronta a far ridere tutti, ora nessuno mi chiede più neanche perché sto zitta tutto il tempo.
Apro la porta del bagno e mi becco 3 primine pronte al trucco e restauro dopo 1 ora di scuola molto faticosa, la cerco e a meno che non si sia nascosta nei muri, non è qui.
Basta, sono stufa di non vederla.
Mi chiudo in un bagno mentre attendo che le primine se ne vadano, sento il loro schiamazzo scemare e la porta chiudersi.
Ok, ora sono sola nel bagno e il silenzio mi tranquillizza.
Si, per quanto odio il silenzio, lo preferisco a certe parole, urli, risate.
Sento la porta aprirsi e spero con tutto il cuore sia lei.
Apro la porta con tutta la speranza di trovarmela di fronte ed invece vedo solo Chloe.
Aspetta, in che senso solo Chloe?
Cosa ci fa qui?
Si è preoccupata forse che ero da troppo tempo in bagno?
"Il prof ti cerca, ciao"
E fa per andarsene aprendo la porta.
Come non detto.
"Aspetta Chloe", mi sento dire. Cosa cazzo mi salta in mente?
"Cosa vuoi?"
Sempre gentile.
"In realtà niente, è la prima volta che ti sento parlare con me da tanto tempo"
"Non posso farci nulla il prof ha mandato me"
Grazie per l'importanza che mi dai.
"Ma tu mi odi?" le chiedo.
"No"
"E perché non mi hai più parlata?"
"Succede"
"No, sei tu che hai deciso di non parlarmi"
"Vuoi risposte? Non le avrai"
Lei richiude la porta alle sue spalle, mi sorpassa e va verso i lavandini.
Io mi giro dando le spalle alla porta e mi volto verso di lei.
"Perché? Perché non merito neanche una risposta solo perché ti ho baciata?"
Sento la porta del bagno aprirsi dietro di me, ma non mi interessa niente, voglio solo non vivere più nell'insicurezza di essere sbagliata.
"Non dovevi farlo"
"Ho sbagliato, non puoi perdonarmi?"
"Mi sono sentita ridicola ad essere baciata da te"
"Non ti piaccio e va bene, ma perché dovresti sentirti ridicola?"
"Perché ti ho fatto credere che mi piacevi, seriamente come hai potuto innamorarti di me?"
"Sono una stupida, può capitare di innamorarsi delle persone"
"Ma perché proprio di me?"
"Ho visto qualcosa di speciale in te, scusami"
"Patetica"
"Grazie. Quindi non ne vuoi proprio sapere di parlarmi?"
"Te per me non esisti, né in classe né fuori scuola"
"Allora la prossima volta rifiutati quando il prof ti chiederà di venirmi a cercare"
"Lo farò sicuramente"
Chloe mi sorpassa con disprezzo ed esce dal bagno, la sento dire "e te che vuoi? Se vuoi andare al cesso non ascoltare i cazzi degli altri restando lì impalata", nel frattempo io mi ritrovo sul pavimento in una crisi di pianto.
Questo dialogo è stato veramente orribile, non ho ottenuto risposte, Chloe mi ha solo lanciata dei coltelli addosso.
All'improvviso vedo una figura sfocata, per via del pianto, che si china su di me e mi abbraccia.
Ci metto qualche secondo per metterla a fuoco e sentire la sua voce.
"Hey hey calmati" mi dice Greta.
"Non posso"
Guardo verso il basso, per non farmi vedere in quelle condizioni da lei.
Mi prende il viso tra le mani per farmi alzare la testa e mi asciuga le lacrime con le dita, in un modo così dolce.
Non capisco più niente, il mio cuore inizia a battere più forte, il suo dito si posa sul mio labbro dopo aver rincorso l'ennesima lacrima che mi scorreva sulla guancia.
Sento un calore sul labbro, mi sta baciando.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora